Art. II.I.5 – Studio Unitario d’Ambito

 

Ove il PRGC riconosce condizioni di particolare complessità attuativa delle previsioni urbanistiche, anche in presenza di accordi e protocolli d’intesa tra Enti territoriali, le trasformazioni territoriali sono subordinate all’approvazione,  mediante deliberazione del Consiglio Comunale, di uno Studio Unitario d’Ambito esteso all’intero ambito territoriale individuato in cartografia di progetto.

Allo Studio Unitario d’Ambito, da redigere preliminarmente o contestualmente alla richiesta di attuazione di una delle aree urbanistiche ricomprese in esso, è demandato il compito di:

 

1)   approfondire e puntualizzare il disegno di impianto urbanistico indicato dal PRGC, al fine di:

-          classificare i tracciati veicolari distinguendo quelli di interesse comunale da quelli locali e per i primi fissarne compiutamente il tracciato;

-          ridelimitare, se necessario, il perimetro dei SUE e delle aree in dismissione ricompresi nello Studio Unitario d’Ambito. Tali ridelimitazioni non avranno effetto sulle capacità edificatorie, previste da ogni singola scheda normativa, che rimarrà invariata nonché nelle quantità minime di aree a servizi da reperire o dismettere;

-          assegnare le funzioni principali alle singole aree urbanistiche, ivi comprese quelle per servizi, nel rispetto e nei limiti di quelle ammesse dal PRGC;

2) verificare globalmente il rispetto delle quantità edificabili, delle dismissioni di standard pubblici e dei parametri urbanistici territoriali, nel rispetto delle indicazioni di PRGC e degli accordi assunti;

3)   in coerenza con quanto eventualmente già stabilito dal PRGC definire le aree di concentrazione delle capacità edificatorie e le linee guida per la progettazione degli edifici, con particolare riferimento alle tipologie edilizie ed alla conformazione urbana proposta;

 

4)  precisare le opere di urbanizzazione primaria e indotte, demandando ai SUE lo sviluppo progettuale di quelle funzionali ai singoli interventi coordinandole, se necessario con quelle realizzate o in fase di realizzazione da Enti pubblici (piste ciclabili, ecc). Tra le opere di urbanizzazione indotte particolare attenzione va alle soluzioni connesse al trasporto pubblico;

 

5)    costituire una “convenzione-programma”, in accordo con il Comune, nella quale siano individuati i criteri generali cui attenersi nell’attuazione degli interventi finalizzata alla individuazione di un preciso cronoprogramma in grado di coordinare nel tempo interventi privati, cessione di aree e opere pubbliche, nel rispetto delle prescrizioni del PRGC e delle finalità pubbliche espresse dal Comune.  

 

Alle scelte espresse dallo Studio Unitario D’Ambito dovranno uniformarsi i SUE da predisporre, contestualmente o successivamente allo Studio Unitario, per l’attuazione degli interventi.

La cessione di aree per servizi  e opere di urbanizzazione, dovrà essere effettuata all’interno di ciascun SUE o entro l’ambito per quanto richiesto dal PRGC a mezzo delle proprie Schede Normative.

 

Il Comune, ricorrendo le condizioni, potrà procedere, per assicurare la completa trasformazione programmata dell’ambito, ai comparti di intervento di cui all’art. 46 delle L.R. 56/77.