Art. II.c.II.6 - Tutela e sviluppo del verde

 

A) Arredo verde

1 - Il Comune opera per l’arredo verde delle aree urbanizzate e urbanizzande. A questo fine il Comune potrà approvare uno specifico Normativa Tecnica di disciplina del verde pubblico e privato.

2 - Fino all’approvazione di detto Normativa Tecnica si applicano i seguenti criteri:

 

A1) Alberature stradali e dei parcheggi

2.1 - Le alberature stradali e dei parcheggi, da porre in essere almeno nelle nuove strade di quartiere e di scorrimento e nelle aree di parcheggio a più file, saranno di basso fusto o di terza grandezza (fino a m. 15) con aiuole per messa a dimora di larghezza idonea (m. 1/1,50) .

2.2 - La misura del sesto di impianto, confacente all’essenza prescelta, dovrà garantire l’ordinato sviluppo del ciclo vegetativo.

2.3 - Nella allegata tabella 1 (allegata) è esposta la sinossi delle essenze ammissibili e delle loro caratteristiche.

2.4 - L’impianto degli alberi avviene nel rispetto dei limiti di distanza da opere di sopra e sottosuolo in ragione della grandezza; orientativamente devono essere rispettate le distanze:

·       distanza del tronco dal fronte di fabbricati                                                        m. 6,00

·       distanza del tronco dal cordolo del marciapiede                                              m. 1,00

·       distanza del tronco da servizi tecnologici di sottosuolo (art. 892 C.c.)         m. 1,50

2.5 - Si richiamano i disposti dell’art. 892 del C.c. nonché gli artt. 16, 18 e 19 del Nuovo codice della strada e l’art. 25, c. 3° e 4°, del dpr. 495/92.

 

A2) Barriere antirumore

2.6 - Il Comune potrà richiedere, in sede di SUE in aree di nuovo impianto, la formazione di barriere antirumore lungo la viabilità di arroccamento, costituite da rilevati di terra con le seguenti caratteristiche:

·       l’altezza del rilevato dovrà essere comunque tale da superare la retta congiungente la fonte sonora e l’intradosso dell’ultimo solaio abitabile degli edifici;

·       la barriera dovrà essere di tipo continuo (non a dossi).

2.7 - Al fine di ridurre l’ingombro al suolo la barriera potrà essere costruita con sistema misto (muro + rilevato). Le barriere potranno altresì essere costituite da fasce di vegetazione arborea ed arbustiva delle specie indicate nella tabella 2, per una congrua profondità.

2.8 - Tali opere costituiscono opere di urbanizzazione primaria.

2.9 - Per gli stessi fini si potrà provvedere alla formazione di barriere, o all’abbassamento della piattaforma stradale, in sede di progettazione o realizzazione delle strade.

 

Tab. 2 - Specie vegetali indicate per la formazione di schermi antirumore

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Arboree                                                                                  Hamamelis vernalis

Artabuts unedo                                                                    Hypericum calycinum

Carpinus betulus                                                                  Kerria japonica

Supressus spp.                                                                      Ligustrum spp.

Eleagnus ebbingei                                                                Lonicera coerulea

Gliditschia triacanthos                                                       Lonicera nigra

Laurus nobilis                                                                       Lonicera nitida

Magnolia grandiflora                                                          Lonicera pileata

Pinus nigra                                                                            Lonicera xylosteum

Quercus ilex                                                                          Nerium oleander

Quercus pubescens                                                             Philadelphus microphyllus

Quercus robur                                                                      Pittosporum tobira

Taxus baccata                                                                      Prunus laurocerasus

Tilia tomentosa                                                                   Pyracantha spp.

                                                                                                Rhamnus frangula

Arbustive                                                                               Ribes alpinum

Amelanchier alnifolia                                                         Ribes aureum

Amelanchier x spicata                                                        Rosa “Max Graf”

Berberis buxifolia                                                               Rosa x paulii

Berberis x stenophylla                                                       Rosa wichuraiana

Buxus sempervirens                                                            Symphoricarpos albus

Colutea arborescens                                                            Symphoricarpos x chenaultii

Cotoneaster dammeri                                                         Symphoricarpos x chenaultii

Cotoneaster divaricatus                                                     “Hancock”

Cotoneaster microphyllus                                                  Viburnum dentatum

Daphne mezereum                                                              Viburnun grandiflorum

Daphne pontica

 

Fonte: F.Agostoni, C.Marinoni, Manuale degli spazi verdi, Zanichelli, 1987.

 

 

A3) Copertura verde

2.10 - I frontespizi ciechi delle costruzioni, i muri controterra e comunque i paramenti pieni visibili dagli spazi pubblici e privi di caratteristiche ambientali apprezzabili potranno essere oggetto di copertura verde con arbusti rampicanti, anche disposti con ordinanza del Sindaco a norma del 13° c. dell’art. 14 della lr. 56/77.

 

B) Verde privato

3.1 - L’esecuzione di interventi edilizi di nuova costruzione, di ristrutturazione totale e sostanziale di edifici a carattere principale ed ampliamenti eccedenti il 30% dell’esistente SUL è subordinata alle seguenti dotazioni minime di aree effettivamente sistemate a verde privato condominiale su terrapieno, o su soletta qualora sovrastante parcheggi nella quantità minima prevista dalla L.122/89 e/o di arredo urbano su terrapieno:

a) per ogni abitante insediato, calcolato a norma di  NdA del PRG                                                    mq. 5,00

b) per ogni mq. di SUL destinata ad attività terziarie e a servizi pubblici e privati                          mq. 0,10

c) per ogni mq. di SUL destinata ad attività produttiva                                                                        mq. 0,20

d) per ogni addetto, calcolato a norma delle citate NdA, in aggiunta alle dotazioni

    di cui alle lett. b) e c)                                                                                                                               mq. 3,00

3.2 - Le superfici sopraindicate devono essere reperite nelle aree di pertinenza degli edifici o i aree destinate a verde di arredo di PRG ove l’avente titolo non disponga delle aree necessarie, con particolare riferimento agli interventi nelle aree di insediamenti esistenti, le predette dotazioni sono assicurate dal Comune nelle aree di arredo urbano, dovendosi in questo caso provvedere alla monetizzazione secondo modalità definite con deliberazione consiliare.

3.3 - Le recinzioni a giorno possono essere schermate con siepi. Tale schermatura è obbligatoria in caso di recinzioni in rete o simili, per le quali l’autorizzazione non abbia carattere temporaneo.

3.4 - Si richiamano in quanto applicabili le limitazioni di cui al capoverso 2.4 e 2.5 del precedente paragrafo A).

3.5 - Le essenze delle alberature, siepi ed arbusti di arredo delle aree verdi private saranno quelle tipiche del fitoclima.

3.6 - Si richiama quanto stabilito al seguente art. II.c.II.19.

 

C) Orti urbani

4.1 - L’impianto e la gestione di orti urbani, nei luoghi consentiti dal PRG, è disciplinato da convenzione con il Comune.

4.2 - Gli orti urbani dovranno essere realizzati sulla base di un progetto che preveda:

a) idonee aree di attestamento degli autoveicoli degli utenti;

b) la suddivisione in lotti di superficie unitaria non superiore a mq. 300 (ottimale mq. 100);

c) la realizzazione organizzata di percorsi pedonali comuni di accesso ai singoli lotti, in terra stabilizzata e di larghezza non inferiore a m. 2,00;

d) nessun lotto dovrà distare, di norma e nel punto più vicino, più di 40 m. da percorsi idonei, per dimensione, al transito di mezzi di soccorso (almeno m. 3,50);

e) idonea rete idrica interrata, con l’utilizzazione di acque sotterranee o di superficie, con pozzetti per le utenze di innaffiamento.

4.3 - I campi dovranno essere recintati con rete o siepi. È in ogni caso prescritta la formazione di idonee cortine verdi di schermatura alla vista. Gli ingressi dovranno essere controllabili.

4.4 - I campi con più di 40 orti potranno essere corredati da spazi comuni, coperti e non, attrezzati per l’incontro e la riunione, ivi compresi piccoli edifici prefabbricati ove trovino posto i servizi igienici e un posto di ristoro elementare, ricoveri comuni degli attrezzi. Ogni campo dovrà essere dotato di almeno un servizio igienico.

4.5 - I singoli orti potranno essere dotati di recinzione con elementi in legno, in rete o siepe.

4.6 - Tutte le opere emergenti dovranno avere carattere temporaneo. Esse saranno rimosse allo scadere della convenzione ed i luoghi andranno restituiti allo stato di natura, fatte salve le opere di cui il Comune richieda la conservazione per finalità di pubblico interesse.

4.7 - Si richiamano in quanto applicabili le limitazioni di cui ai capoversi 2.4 e 2.5 del precedente paragrafo A).