a) all’esterno del
territorio comunale urbanizzato: per quanto riguarda il Torrente Stura, ci si è ricondotti a
quanto indicato dal Piano di Gestione dei
Rischi di Alluvione (PGRA) con i conseguenti limiti di inedificabilità ribaditi
nel precedente articolo IV.III.1.1 e nella Relazione geologica ed individuabili
nella Tavola 6. P.S.F.F. PAI, con i conseguenti limiti di inedificabilità ribaditi nell’Allegato A-DEF “Relazione geologica” ed individuabili sulle tavole 6.1-DEF e
6.2-DEF dalla classe di pericolosità geomorfologica IIIa. Per quanto concerne il reticolo
idrografico minore a cielo libero o intubato, le fasce
di rispetto si collocano in classe IIIa, IIIb2 e IIIb3 secondo quanto specificato
nella Relazione Geologica, nella Tavola 6 e sulle tavole di progetto del
P.R.G.C. (tav. 1.2/1 in scala 1:5000, tav. 1.3a/b, tav. 1.4, tav. 1.3.1.a/b , tav. 1.4.1 in scala 2.000)
. il limite
di inedificabilità è stato determinato sulla base di criteri
morfologici-idraulici. In particolare per quanto concerne il Rio Mottone, è stata individuata una fascia di rispetto
assoluta di estensione pari a
b) classe di pericolosità
geomorfologica IIIb2, come indicato sulla tavola 6.1-DEF e 6.2-DEF),
come meglio specificato nell’Allegato A-DEF; per gli altri corsi d’acqua
secondari ritenuti significativi per la pericolosità geomorfologica (Gora dei
Mulini, Bealera Sturetta,
Fosso Calorio, Gora Giapper),
nonché le restanti porzioni del Rio Mottone, vista
l’assenza di elementi di rischio morfologico-idraulico, si prescrive una fascia pari a
c)
in coerenza con quanto prescritto nell’Allegato A-DEF “Relazione
geologica”, al reticolo idrografico secondario, a cielo libero o incubato, così
come individuato negli allegati 6.1/6-DEF sono vietate le opere che possono
alterare le caratteristiche idrauliche esistenti. Al reticolo minore ritenuto significativo ai fini della pericolosità
geomorfologica, si impone una fascia di inedificabilità
pari a
Lungo
l’alveo del corso d’acqua denominato Torrente Stura, riconosciuto corso d’acqua
pubblico, il P.R.G.C. individua per una profondità di
Le
fasce indicate sulle tavole di progetto sono da intendersi illustrative e
dovranno essere debitamente interpretate all’atto di puntuali provvedimenti
sulla base di misurazioni dello stato dei luoghi da effettuare da parte del
proponente.
All'interno
di tali fasce possono essere ammessi interventi per la realizzazione di opere
di urbanizzazione primaria e secondaria previste dal Piano e di quelle
finalizzate all'uso pubblico del bene (opere di protezione idrogeologica,
percorsi pedonali, opere relative alla realizzazione di servizi pubblici o di
uso pubblico, attrezzature sportive pubbliche o di uso pubblico, ecc.).
Sui
manufatti edilizi eventualmente esistenti in tali fasce sono ammessi interventi
previsti dalle rispettive zone urbanistiche di appartenenza, ottenuto il
benestare regionale (se non subdelegato) vincolante ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 42 del 22/01/04.
La
realizzazione di nuovi manufatti edilizi, nel rispetto delle indicazioni del
P.R.G.C., è subordinata al rilascio dell'autorizzazione ai sensi dell’art 149
del D.Lgs. 42 del 22/01/04.
Non
è richiesta la predetta autorizzazione per gli interventi di manutenzione
ordinaria, straordinaria, di consolidamento statico e di restauro conservativo
che non alterino lo stato dei luoghi e l'aspetto esteriore degli edifici, così
come previsto all’art. 149 del D.Lgs.
42 del 22/01/04.
Tutti
gli interventi ammessi, anche quelli subordinati alla formazione di strumenti
urbanistici esecutivi, devono garantire l’accessibilità delle sponde garantendo
la loro tutela e manutenzione.
Il
Lago di cava Isola del Pescatore ai sensi dell’art.15 del Piano Paesaggistico
Regionale è classificato lago e pertanto sottoposto alle prescrizioni,
direttive ed indirizzi del suddetto articolo del PPR. Sulle tavole di Progetto
del PRGC è riportata il perimetro del lago.