ART. 14 bis NORME
GENERALI SUI COMPARTI PEREQUATIVI
Il Piano Regolatore Generale, al fine di:
- acquisire gli spazi
pubblici previsti dallo strumento urbanistico vigente e, in particolare, il
parco del castello, necessari per garantire una dotazione adeguata di aree per
servizi sociali;
- completare il Parco
fluviale del torrente Sangone e realizzare il
progetto di rete ecologica comunale, finalizzati a valorizzare gli aspetti
ecologici e il paesaggio urbano, anche grazie al collegamento garantito con una
rete di piste ciclabili;
- perequare i vantaggi e gli
svantaggi economici fra i proprietari degli immobili e gli operatori degli
interventi;
individua due macrocomparti perequativi
residenziali (Nord e Sud), riguardanti parti del territorio anche non contigue,
suddivisi in sette sottocomparti, comprendenti parti
del territorio interessate da nuovi insediamenti, nei quali il rilascio dei
permessi di costruire è subordinato alla preventiva formazione di strumento
urbanistico esecutivo di iniziativa privata esteso all’intero sottocomparto.
Il P.R.G. prevede, altresì, un comparto perequativo industriale
denominato ZI4 disciplinato dalla scheda specifica allegata alle presenti norme.
Il Piano Esecutivo Convenzionato (P.E.C.) è soggetto alle seguenti
condizioni:
-
l’attuazione è disciplinata dagli artt. 43, 44 e 45 della L.R. n. 56/77
per quanto attiene alle procedure di formazione ed ai contenuti convenzionali e
dall’art. 39 per quanto riguarda gli elaborati;
-
i proprietari, singoli o associati, che, in base al reddito imponibile
catastale, rappresentino almeno i due terzi del valore degli immobili
interessati dal piano esecutivo, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 56/1977 e s.m.i., possono presentare al Comune progetti di piani
esecutivi, con l’impegno di attuarli, anche per parti;
-
per la formazione della capacità edificatoria fondiaria prevista dal PRG
per ciascun sottocomparto perequativo residenziale e
per il comparto industriale, il richiedente, oltre alla titolarità dell’area di
intervento, dovrà dimostrare la titolarità delle aree (o della relativa
capacità edificatoria) destinate a servizi pubblici o ad aree speciali, esterne
all’area di S.U.E. e comprese nel comparto in cui ricade l’intervento, nel
rispetto dei parametri di fabbricabilità stabiliti nella tabella dei comparti
perequativi;
-
l’area edificabile interessata dal P.E.C. deve avere l’indice fondiario,
dato dalla somma dell’indice perequativo delle aree cedenti i diritti
edificatori (aree per servizi e speciali) e dell’indice perequativo dell’area
ricevente i diritti edificatori (superficie fondiaria), indicato nelle schede
specifiche dei sottocomparti residenziali e del comparto
industriale;
-
il trasferimento della capacità edificatoria di spazi pubblici comporta
la cessione gratuita al Comune delle relative aree di sedime; il trasferimento
viene disciplinato da convenzione o con atto d’obbligo unilaterale;
-
le aree di sedime degli spazi pubblici (aree per servizi e speciali),
cartograficamente definite dal PRG, cedute al Comune, a titolo gratuito, prima
della definizione del P.E.C. e finalizzate alla realizzazione di opere
pubbliche, conservano la capacità edificatoria territoriale (indice perequativo
x area) stabilita nella tabella dei comparti perequativi. Detta capacità
edificatoria territoriale può essere ceduta a terzi indipendentemente dai
suoli, per tutto il periodo di vigenza del PRG;
-
deve prevedere, obbligatoriamente, la sistemazione delle aree per servizi ricadenti nel
P.E.C. e, se richiesto specificatamente dall’Amministrazione Comunale,
la sistemazione delle aree a servizi pubblici e speciali cedenti i
diritti edificatori, a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria e
secondaria, qualora il Comune non intenda provvedere direttamente alle opere
relative con iscrizione nel Programma triennale dei lavori pubblici. Nel caso
in cui non si possa provvedere alla sistemazione di alcune delle suddette aree
in tempi ragionevolmente brevi, il Comune dovrà, compatibilmente con la
dimensione delle stesse, darle in locazione o in manutenzione, per il tempo
necessario affinché il Comune reperisca i soldi per la loro sistemazione, ad un
imprenditore agricolo che dovrà coltivare le aree esclusivamente a prato,
previa eventuale creazione di nuclei vegetazionali a cura del Comune;
-
la cessione gratuita delle aree necessarie per il rispetto degli standard
di cui all’art. 21 della L.R. 56/77 e per la realizzazione del parco del castello,
del completamento del parco fluviale del torrente Sangone
e del corridoio ecologico a ridosso del torrente Sangonetto,
ma soprattutto per garantire il raggiungimento dell’indice fondiario necessario
per poter edificare in ogni sottocomparto perequativo,
riguarderà i sedimi e gli spazi delimitati nella cartografia della variante n.
2 al P.R.G. all’interno dei macrocomparti
perequativi; pertanto il PEC sarà esteso alla parte da dismettere, anche se non
contigua fisicamente, determinandosi così la possibilità di un perimetro anche
non unitario del PEC stesso (“arcipelago”). La cessione potrà riguardare
ulteriori spazi di arredo urbano qualora definiti dallo strumento urbanistico;
-
per la cessione degli spazi pubblici esterni all’area di PEC bisognerà tener
conto delle priorità stabilite dal cronoprogramma degli interventi relativi ai
due macrocomparti perequativi residenziali (Nord e
Sud);
-
ciascuno dei sottocomparti preordinati da PEC
dovrà essere comunque dotato almeno di uno standard minimo funzionale per i
parcheggi pubblici nella misura stabilita dall’art. 21 della L.R. n. 56/77 e s.m.i.;
-
la superficie dismessa ai sensi dei punti precedenti deve concorrere alla
realizzazione dell’impianto urbanistico degli spazi pubblici e d’uso pubblico,
previsti dal P.R.G. nei macrocomparti perequativi,
per parti funzionalmente fruibili e prioritariamente pertinenti all’intervento
oggetto dei PEC del macrocomparto;
-
per le superfici destinate a verde pubblico poste all’interno dei sottocomparti preordinati a PEC, in sede di convenzione, la
manutenzione verrà posta a carico dei privati per tutta la durata della
convenzione stessa;
-
nelle aree ove è prevista la composizione di diverse classi di
destinazione, alla formazione degli spazi pubblici concorrerà ciascuna di esse
secondo i rapporti stabiliti dal già citato art. 21 della L.R. 56/77.
Il PRGC inoltre prevede all’interno dell’ambito 5 i seguenti comparti
attuabili mediante SUE: due comparti
denominati ZI2 e ZI3, un comparto ZRU e due comparti ZT1 e ZT2.
Questi comparti, disciplinati dalle specifiche schede
normative delle aree industriali e artigianali allegate alle presenti norme, perequati
internamente, sono soggetti alle seguenti condizioni:
-
l’attuazione è disciplinata dagli artt. 43, 44 e 45 della L.R. n. 56/77
per quanto attiene alle procedure di formazione ed ai contenuti convenzionali e
dall’art. 39 per quanto riguarda gli elaborati;
-
l’attuazione dei SUE avviene mediante rapporto di copertura applicato alla
fondiaria;
-
i proprietari, singoli o associati, che, in base al reddito imponibile
catastale, rappresentino almeno i due terzi del valore degli immobili
interessati dal piano esecutivo, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 56/1977 e s.m.i., possono presentare al Comune progetti di piani
esecutivi, con l’impegno di attuarli, anche per parti;
-
per la formazione della capacità edificatoria prevista dal PRG per
ciascun comparto, il richiedente, oltre alla titolarità dell’area di
intervento, dovrà dimostrare la titolarità delle aree destinate a servizi
pubblici previsti nel comparto in cui ricade l’intervento, nel rispetto dei
parametri di fabbricabilità stabiliti nella tabella dei comparti perequativi;
-
l’area edificabile interessata dal SUE ha un rapporto di copertura che si
applica sulla superficie fondiaria, indicato nelle schede specifiche del
comparto;
-
deve prevedere, obbligatoriamente, la sistemazione delle aree per servizi ricadenti nel
P.E.C. rappresentate in cartografia, nel rispetto di quanto indicato nelle
rispettive schede normative;
-
ciascuno dei comparti preordinati da PEC dovrà essere comunque dotato
almeno di uno standard minimo funzionale per i parcheggi pubblici nella misura
stabilita dall’art. 21 della L.R. n. 56/77 e s.m.i.;
-
per le superfici destinate a verde pubblico poste all’interno dei
comparti preordinati a PEC, in sede di convenzione, la manutenzione verrà posta
a carico dei privati per tutta la durata della convenzione stessa;
Perequazione interna all’ambito industriale 5. si è ricavata una
capacità edificatoria pari a circa 4.000 mq di Superficie Coperta che può
essere utilizzata come premialità dai proprietari delle aree ZIC secondo le
seguenti modalità:
-
In aggiunta a quanto previsto nella Scheda Normativa delle aree ZIC, in
deroga al parametro del Rapporto di Copertura previsto dalla Scheda ma nel
rispetto delle distanze minime previste dal Piano, fino ad esaurimento della
premialità sopra indicata, è ammesso un ampliamento una tantum così
calcolabile:
ü 10% della superficie
coperta del fabbricato esistente, in caso di realizzazione di filare alberato
interno all’area urbanistica: il requisito viene soddisfatto se il filare è
realizzato seguendo le disposizioni di cui all’Allegato 5 “disposizioni per la
gestione del verde” delle presenti NTA;
ü 15% della superficie
coperta del fabbricato esistente, in caso di aumento della riflettanza (secondo
la definizione di seguito riportata del “Parametro di Riflettanza”): il
requisito viene soddisfatto se il progetto migliora almeno del 15% il Parametro
di Riflettanza esistente.
ü 15% della superficie
coperta del fabbricato esistente in caso il progetto preveda la realizzazione
del 15% di facciate verdi.
“Parametro di Riflettanza” è il rapporto tra le
superfici con caratteristiche di elevata riflettanza e la superficie fondiaria
del lotto.
Le superfici considerate ad elevata riflettanza, che
generalmente sono composte da materiali bianchi o permeabili, devono avere almeno
una delle seguenti caratteristiche:
ü ombreggiare utilizzando la
vegetazione esistente o piantando elementi vegetali che forniscano ombra su superfici
esterne pavimentate (includendo strade, marciapiedi, cortili, parcheggi e campi
da gioco) all’interno del sito;
ü ombreggiare con pannelli
solari e/o fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile o con altri
elementi architettonici con elevato valore riflettante
tipo porticati, pensiline, elementi architettonici di differenti materiali,
fioriere verticali o elementi e strutture vegetali;
ü utilizzare un sistema di
pavimentazione a griglia aperta con percentuale di foratura almeno pari al 50%
e con vegetazione alloggiata all’interno delle celle aperte;
ü utilizzare sistemi di
pavimentazione che abbiano un elevato valore di riflettanza;
ü tetti verdi.
In ogni caso le superfici che verranno previste
impermeabili dovranno essere dotate di un elevato valore di riflettanza,
secondo le caratteristiche descritte nel presente articolo.
Gli interventi previsti nelle aree ZI, ZRU e ZT
dovranno comunque prevedere elevati valori di riflettanza, secondo le
caratteristiche descritte nel presente articolo.