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ARTICOLO 26/10                   DENOMINAZIONE                    CODICE AREA

                                                   PRODUTTIVA                                Pb

                                                       esistente

Caratteri dell’area                    Area con impianti industriali consolidati

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Beni paesaggistici ex D. Lgs 42/2004 e s.m.i.  

                                                 Parte di Pb1 interessata da Provvedimenti di tutela indiretta ex  art. 45 D.lgs 42/2004 e s.m.i. di cui ai Decreti Ministeriali del 18/01/1969 e 16/05/1969

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Componenti paesaggistiche riconosciute dal Piano Paesaggistico Regionale  

Morfologico-insediativa:

Insediamenti specializzati organizzati m.i.5

Aree rurali di pianura o collina m.i.10

Altre componenti:

Pb1 e Pb2 sono in Zona fluviale allargata

Presenza di elementi paesaggisticamente critici in Pb1

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Classificazione “Carta di Sintesi” ex circ. 7/LAP     

Pb1 è in Classe II

Pb2 è parte in Classe II e parte in Classe IIIa

Pb3 è in Classe II

Pb4 è in Classe I

Pb5 è in Classe I

Pb6 è in Classe II

Pb7 è in Classe I

Pb8 è in Classe II

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Obiettivi del Piano                    Conferma degli impianti esistenti nella loro ubicazione

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Destinazioni d’uso                    P1,  P2,  P3,  P4,  C3, T5,  S5

(Art. 9)                                      Salvo le successive prescrizioni particolari

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Tipi di intervento                      a),  b),  c),  d),  e),  f),  g),  h)

(Art. 8)                                      

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Modalità di attuazione              Diretta per a),  b),  c),  d),  e),  g),  h)

(Art. 3)                                      S.U.E. per f)

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Indici urbanistici ed edilizi       IF = 0,8 mq./mq.                IC = 50%

H max minore o uguale alla massima altezza degli edifici esistenti nella singola area Pb                                      

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PRESCRIZIONI PARTICOLARI

 

a)     Per gli interventi di ristrutturazione d) con ampliamento della superficie lorda, nuova costruzione e), e sostituzione edilizia g) sono prescritte:

1.    la dotazione di aree a parcheggio privato in misura non inferiore al 10% della superficie fondiaria di pertinenza dell’ampliamento o dell’intervento nel rispetto del Regolamento di Polizia Rurale;

2.    il posizionamento di quinte verdi atte al contenimento dell’impatto visivo delle sagome degli edifici industriali emergenti nei confronti della viabilità pubblica e delle aree a diversa destinazione;

 

b)     In caso di attuazione di interventi di ristrutturazione urbanistica, subordinati a S.U.E., dovrà inoltre essere garantita la dismissione del 20% della sup. territoriale oltre alle aree per Urbanizzazione Primaria oltre alle prescrizioni della precedente lett. a).

 

c) Nell’area Pb1 è ammessa esclusivamente la destinazione P1. In caso di cessazione di attività industriale P1, è consentito esclusivamente l’intervento di totale demolizione di tutti i fabbricati presenti ed il ripristino dei luoghi, in modo da riqualificare l’ambito in relazione alla presenza del sito di elevato valore storico-architettonico e paesaggistico della Villa Carpeneto.

 

d) Per quanto riguarda l’area Pb2, nelle Tavole P2 e P3a è individuata la parte dell’area inedificabile posta in Classe IIIa: la sua capacità edificatoria può essere realizzata nella restante parte dell’area in Classe II. Nella parte edificabile è ammesso il trasferimento dall’area “A ex Pb2” della superficie totale ST in essa demolita, nel rispetto delle condizioni precisate nella scheda d’area “A ex Pb2”. L’indice di copertura IC dell’intera area Pb2 può giungere al 60%.

Non è ammessa la destinazione P3.

Particolare attenzione dovrà essere riposta alla cura dei prospetti degli edifici e dei manufatti che si affacciano verso la Via Nizza. La concentrazione della capacità edificatoria della parte inedificabile nella parte edificabile dovrà essere accompagnata da interventi di rinaturalizzazione dell’area in Classe IIIa lungo il Torrente Chisola.

 

e) Per le aree Pb3, Pb4 e Pb5 negli edifici esistenti vuoti o sottoutilizzati almeno per il 50% della superficie totale STot e, quindi, non più utilizzati per le destinazioni d’uso di cui alla classe “P”, così come definita all’art. 9, è ammesso inoltre:

- insediare attività di vendita (esclusivamente esercizi di vicinato, ciascuno fino ad un massimo di m. 150 di superficie di vendita) di prodotti e materiali ingombranti, materiali che richiedono ampi spazi espositivi e di movimentazione di mezzi (materiali per l’edilizia, pietre e legnami, mobilifici, concessionari auto etc.)

- insediare attività ed attrezzature per il tempo libero, lo sport e lo spettacolo (attività T3 di cui all’art. 9) e attività di servizio alle imprese (attività T1 di cui all’art. 9).

L’insediamento delle attività riconducibili alle sopra richiamate destinazioni è condizionato alla dimostrazione dell’adeguatezza delle condizioni di accessibilità del sito e della idoneità delle urbanizzazioni primarie e di quelle secondarie esistenti nell’area industriale, in relazione alla specifica attività.

Sia il cambio di destinazione d’uso sia gli interventi edilizi connessi saranno subordinati a convenzione con il Comune:

- che regoli modalità di accesso alla nuova attività nell’area industriale

- che individui le aree per servizi pubblici (parcheggi e verde) o private di uso pubblico ai sensi dell’art. 21 della LR 56/77 e s.m.i., fatto salvo quanto previsto all’art. 26/15 lettera f).

 

f) Gli alloggi esistenti realizzati quali abitazione del custode e/o titolare e non più utilizzati a tale fine, possono essere destinati a C3 ed a servizi privati di carattere sociale, sportivo, culturale, sanitario (quali, ad esempio, nidi o asili aziendali, palestre, scuole di ballo, laboratori analisi ecc.).

 

g) Nell’area Pb3 l’indice di copertura IC è elevato al 56%. Nella stessa area, limitatamente agli edifici artigianali (P2) fronteggianti le vie Boves e Nizza, è ammessa esposizione e commercializzazione (c1) dei prodotti aziendali.

 

h) Nell’area Pb6 sono esclusivamente ammesse le destinazioni P1, P2, P4 e C3

 

i) Nelle parti confinanti con le aree agricole A, si dovranno realizzare fasce verdi con alberi e arbusti di specie autoctona.

 

l) Le pavimentazioni filtranti dovranno essere utilizzate unicamente nelle aree non adibite a parcheggi per mezzi pesanti o a piazzali dedicati alle attività lavorative e alle operazioni di carico e scarico, prevedendo sistemi di prevenzione e controllo di possibili sversamenti.