Art.28 Tipo di
intervento: restauro e risanamento conservativo
In
conformità ed a maggiore specificazione di quanto definito al punto 1.3. della
Circolare Regionale n. 5 del 27 aprile 1984, costituiscono restauro e
risanamento conservativo gli interventi volti a conservare l'organismo edilizio
e ad assicurarne la funzionalità, mediante un insieme sistematico di opere che,
nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo
stesso, ne consentano destinazioni d'uso con esso compatibili. Tali interventi
comprendono il consolidamento, il ripristino ed il rinnovo degli elementi costitutivi
dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti
richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei
all'organismo edilizio. Più in particolare:
a) gli
interventi di restauro riguardano gli edifici da conservare integralmente o da
modificare solo con metodi rigorosamente scientifici. Pur provvedendo in ordine
alle esigenze igieniche e tecnologiche, lo scopo di tali interventi e' quello della conservazione o del ripristino dei
caratteri tipologici originali degli immobili, recuperandone l'unita' formale e strutturale. Tale tipo di intervento
pertanto, nei suoi aspetti sia di valorizzazione dei caratteri architettonici
che del consolidamento strutturale, con sostituzione delle sole parti non
recuperabili, senza modifica delle posizioni e delle quote, deve riferirsi:
- all'aspetto
architettonico esterno, con particolare riguardo alle aperture, agli infissi,
alle decorazioni, agli intonaci;
- all'organizzazione
tipologico-distributiva;
- alla
struttura portante verticale ed orizzontale;
- alle
volte, ai solai e alle scale interne, che costituiscono parte integrante dell'impianto tipologico
dell'edificio;
- al tetto
ed alle coperture.
Parti
eventualmente perdute o assolutamente non recuperabili, possono essere
sostituite facendo ricorso a criteri filologici; devono essere inoltre
eliminati gli elementi estranei all'edificio, che ne alterano l'unitarietà e
non rivestono interesse nella sua storia.
b) Gli
interventi di risanamento conservativo pur provvedendo a finalità analoghe a
quelle del restauro, sono principalmente volti all'adeguamento igienico e
tecnologico attraverso un insieme di opere che tendono al recupero complessivo
dell'edificio.
Sono altresì
finalizzati al raggiungimento di livelli di funzionalità, adeguati alle necessita' degli usi ammessi.
Tali
interventi, coerenti con la conservazione dell'aspetto architettonico di
insieme e dell'impianto complessivo della struttura portante, possono
configurare modifiche distributive che consentano di ottenere unita' immobiliari organiche, mediante il loro accorpamento
o scorporo; è altresì consentito l'impiego di materiali e tecniche diverse da
quelle originarie.