Art.55        Prescrizioni per BT1

La sottocategoria BT1, di cui all'art. 13 delle presenti norme, riguarda parti del territorio per le quali sono previsti interventi di completamento e di ristrutturazione urbanistica, con strumenti urbanistici esecutivi. Viene altresì individuata l’area urbanistica BT1 n. 786 caratterizzata da specifica normativa per la rilevanza della trasformazione urbanistica che il Piano intende ad essa imprimere.

All'interno di dette parti possono essere indicate dal piano regolatore aree specifiche, destinate a servizi o a nuove sedi viarie, che rappresentano almeno una quota dei fabbisogni derivanti dagli insediamenti previsti dal piano regolatore stesso.

Le aree urbanistiche BT1 si attuano ognuna mediante un PEC unitario esteso alla totalità dell’area urbanistica interessata dall’intervento, fatta eccezione per l’area urbanistica n° 502 che può essere attuata anche mediante più SUE.

In fase di attuazione dell’area 017 lo strumento urbanistico esecutivo, può indicare le unità minime di intervento (comprensive anche delle porzioni di aree destinate a servizi), in cui può essere frazionato l’intervento complessivo previsto dal SUE ed il suo perimetro potrà subire eventuali limitate modificazioni al solo fine di adeguarlo allo stato di fatto e di compromissione fondiaria esistente. L'estensione delle aree oggetto di S.U.E. non potrà in ogni caso subire variazioni al contorno superiori al 10% di quello perimetrato dal P.R.G.C.

Il SUE può essere anche di iniziativa privata, in conformità a quanto previsto dall'art. 43 della L.R. 56/77 e successive modificazioni.

Le eventuali aree di risulta, ove non sottoposte ad altri vincoli o prescrizioni, ovvero non rientranti in aree urbanizzate od urbanizzande limitrofe, sono edificabili con intervento diretto, applicandosi alla superficie fondiaria i parametri di utilizzazione territoriali stabiliti per lo Strumento urbanistico esecutivo.

Prescrizioni per le BT1, ad esclusione della BT1 n. 786:

 

a)         Indice territoriale di superficie da applicare all'intera parte (o alle singole unita di intervento) non superiore a 0,3 mq/mq.

            Le quantità edificabili così determinate (superficie lorda di solaio comprensiva delle quantità esistenti eventualmente riconfermate) sono concentrate sulle aree (non vincolate o non destinabili a servizi e viabilità), destinate dal piano urbanistico esecutivo a superficie fondiaria, non potendosi superare su queste superfici l'indice max di 1,7 mq/mq.

            La differenza fra la parte complessiva, oggetto di intervento e la superficie fondiaria edificabile, è destinata a servizi, al netto delle aree eventualmente già vincolate dal piano regolatore.

            Queste ultime possono subire variazioni di forma o di ubicazione se lo strumento urbanistico esecutivo ne motiva ed argomenta l'opportunità.

            La quantità complessiva di aree destinata ai servizi sono da reperire in conformità a quanto previsto dall'art. 21 sub 3) della L.R. 56/77 e successive modificazioni e alle determinazioni programmatiche regionali in ambito commerciale in attuazione delle leggi di settore vigenti.

 

b)                 gli interventi convenzionati in piani urbanistici esecutivi sono realizzati mediante tipi, attività, usi e vincoli come precisato in tabella; in particolare l'uso residenziale è consentito limitatamente all'abitazione del personale di custodia degli impianti.

 

c)                  in caso di trasformazione dell’area 017 il SUE dovrà tenere in debito conto, sotto l’aspetto architettonico e ambientale, l’edificio attualmente destinato a sede della Società Ippica Torinese, da integrare e valorizzare nell’ambito della progettazione urbanistica ed architettonica; in particolare si consiglia la valutazione di insediare destinazioni d’uso complementari al commercio quali attività ludico-sportive ed attività compatibili con il manufatto. A titolo esemplificativo costituiscono attività ludico-sportive compatibili le attività culturali e ricreative, il commercio al dettaglio di beni connessi alle attività culturali ed al tempo libero (libri, incisioni e supporti audio-video, software e hardware per la riproduzione e la trasmissione di segnali e fonti audio e video, software e hardware per l’informatica individuale, altri tipi di prodotti mediatici in genere.

d)        agli interventi previsti sull’area n. 952 compete dismettere la quantità di aree graficamente indicata sulla cartografia di progetto e comunque nella quantità minima indicata nell’allegato A della relazione Illustrativa. Al SUE è demandato il compito di progettare gli spazi tenuto conto dell’insediamento di una struttura RSA;

e)         per interventi ricadenti all’intero dei fili fissi di fabbricazione si rimanda al successivo Art. 60, lettera C).

f)         in assenza degli interventi sull'intera parte BT1 (o su unità minime di intervento):

-      interventi su interi edifici esistenti o su singole unità immobiliari ammessi senza incrementi di quantità (di superficie lorda di solaio), senza convenzione, secondo tipi, attività e vincoli precisati in tabella.

In particolare non è consentito incrementare l'uso residenziale esistente se non in relazione alle esigenze del personale di custodia.

Per i lotti inedificati posti all’interno dell’area urbanistica 502 si esclude la localizzazione di funzioni a supporto delle attività economiche ammesse, quali residenza e attività di vendita nelle sue varie forme.


Prescrizioni per la sola BT1 n. 786:

L’area BT1 n. 786 è puntualmente individuata in cartografia di PRG (Tavv. 3.5, 3.7; scala 1:2000, 1:5000) con appositi perimetro, retino e sigla.

Il PRG intende consentire la trasformazione urbanistica dell’area dell’ippodromo del galoppo per la realizzazione di un parco commerciale ed attività collaterali come più avanti specificato.

Nell’area BT1 n.786 si intendono proprie le destinazioni di tipo commerciale al dettaglio di qualunque tipo (fatte salve le eventuali restrizioni dovute all’applicazione delle leggi e dei regolamenti di settore), terziario (uffici, aree per esposizioni, convegni, ecc.), ricettivo, divertimento e spettacolo, per lo sport e le manifestazioni sportive; si intendono proprie anche tutte le destinazioni complementari alle suddette attività.

Per strutture complementari si intendono:

-            magazzini, esposizione merce, depositi, attività collegate ai trasporti;

-            uffici amministrativi, laboratori, ecc.;

-            unità abitative del servizio di custodia;

-            pubblici esercizi;

-            artigianato di servizio alla persona;

-            attrezzature, impianti e locali destinati al tempo libero;

-            servizi sociali;

-            strutture sanitarie al servizio dell’attività sportiva;

-            attrezzature pubbliche

-            impianti di distribuzione di carburanti.

 

Tali strutture complementari dovranno risultare organicamente relazionate con gli impianti commerciali.

Sarà compito dello strumento urbanistico attuativo dimensionare le superfici utili attribuite alle strutture complementari, considerando sin da ora che le attrezzature pubbliche ed i servizi sociali non dovranno eccedere il 2% della SLP consentita.

In assenza dell’attuazione degli interventi di cui al precedente comma 3, è ammesso il mantenimento delle attività esistenti nel rispetto delle prescrizioni attribuite alle aree FGP.

 

L’attuazione dell’area è subordinata alle seguenti prescrizioni:

 

Modalità di intervento

Gli interventi previsti si attuano mediante Strumento Urbanistico Esecutivo Unitario di dettaglio (S.U.E.), esteso all’intera area urbanistica BT1 n. 786.

La progettazione del S.U.E. dovrà necessariamente essere coordinata con l’analogo S.U.E. da attuare sull’area urbanistica A.C.S.P (limitata alla sola A.C.S.P./b o estesa anche ad A.C.S.P./a) del P.R.G.C. di Vinovo che risulta essere parte integrante ed inscindibile per l’attuazione del progetto nel rispetto dello Studio Unitario.

Per Studio Unitario si intende un elaborato planimetrico, in scala non inferiore a 1:2000, inerente l’intera area di trasformazione dell’ippodromo (BT1 n.786 e aree A.C.S.P./a e /b del PRGC del Comune di Vinovo) i cui contenuti dovranno:

-    dimostrare che le soluzioni progettuali inerenti le reti di urbanizzazione ed il sistema di smaltimento delle acque meteoriche nonché il tracciato, esistente o modificato, del Rio Grivassola siano compatibili con la realizzazione del Centro di Allenamento sull’area A.C.S.P./a;

-    definire criteri progettuali e tipologie coordinate per la realizzazione dei fabbricati e delle strutture pubbliche o private sulle aree BT1 n.786 e A.C.S.P./b;

-    garantire che il parametro relativo alle aree permeabili (si vedano le definizioni alla lettera e) del punto 3 dei “Parametri urbanistici ed edilizi” del presente articolo), verificato rispetto all’intervento complessivo (BT1 n.786 e aree A.C.S.P./a e /b del PRGC del Comune di Vinovo) non sia inferiore al 50 % della superficie territoriale decurtata delle aree indicate a viabilità pubblica all’interno delle citate aree urbanistiche.

Lo Studio Unitario è parte integrante della convenzione attuativa del SUE per l’attuazione degli interventi previsti sull’area BT1 n.786, approvato dal Consiglio Comunale di Nichelino contestualmente alla convenzione stessa datane preliminarmente comunicazione al Comune di Vinovo, ed è elemento vincolante per la progettazione del SUE sulle aree ACSP/a e ACSP/b del Comune di Vinovo.

Qualora, preliminarmente alla redazione del SUE sull’area BT1 n.786, sia già stato redatto uno Studio Unitario approvato dal Consiglio Comunale di Vinovo datane preliminarmente comunicazione al Comune di Nichelino, questo è vincolante per la progettazione del SUE sull’area in oggetto.

Il S.U.E. ha facoltà di programmare temporalmente gli interventi strutturali ed infrastrutturali ricadenti nel suo perimetro. Le opere infrastrutturali (viabilità, sottoservizi etc.) poste all’esterno del perimetro dell’area BT1 n. 786 di cui al successivo punto “Prescrizioni Particolari”, sono definite pubbliche e la loro realizzazione è considerata indispensabile all’attuazione delle previsioni di trasformazione urbanistica.

Le opere di viabilità elencate al successivo art. 78, dovranno essere realizzate tra l’apertura del primo esercizio commerciale e quella dell’ultimo ammesso dal SUE e comunque non oltre 12 mesi dall’apertura del primo esercizio commerciale, in conformità alle prescrizioni temporali costituenti il cronoprogramma stabilito dalla convenzione del SUE.

La progettazione e la programmazione della fase attuativa (cronoprogramma) delle OO.UU. pubbliche, entro i termini stabiliti, vedrà il coinvolgimento, per quanto di competenza a titolo indicativo e non esaustivo di: Regione, Provincia, Ordine Mauriziano, Comuni di Vinovo e Nichelino, Ente Parco di Stupinigi, FF.SS., ANAS, ATIVA, Enti erogatori di servizi, vari Ministeri concedenti, attraverso le procedure della L. 241/1990 come modificata dalla L. 340/2000) riguardante la apposita Conferenza dei Servizi.

 

Tipi di intervento

L’intervento preordinato dalle previsioni di P.R.G.C. è riconoscibile come intervento di ristrutturazione urbanistica, così come definito dall’art. 13, comma 3, lettera e) della L.R. 56/77.

Sugli edifici realizzati in base alle previsioni di Piano sono sempre ammessi interventi edilizi, purché non in variante al S.U.E. approvato.

 

Parametri urbanistici ed edilizi

Per l’area in questione si riconoscono i seguenti parametri urbanistici ed edilizi di carattere generale:

1)    It = max 0,29 mq/mq:      con il limite di 39.000 mq di SLP, pari alla capacità edificatoria attribuita al Parco Commerciale nel territorio di Nichelino;

 

2)    servizi pubblici:               la quantità complessiva di aree destinate a servizi è da reperire in conformità a quanto prescritto dall’art. 21, sub 3) della L.R. 56/77 e s.m.i., come modificato ed integrato dalla vigente normativa in materia di commercio, tenuto conto delle prescrizioni contenute all’art. 7 delle NTA. Si precisa che ai fini del calcolo dello standard urbanistico si calcola il 100% della SLP in progetto.

Oltre alle aree dismesse sono conteggiabili, ai fini del soddisfacimento dello standard, le aree private assoggettate ad uso pubblico , fino ad un massimo del 30% dello standard reperito dal SUE. Le aree assoggettate all’uso pubblico conteggiate per servizi, così come quelle dismesse, dovranno risultare fruibili senza limitazioni temporali

Gli spazi pubblici da realizzare ai sensi dell’art. 27, comma 6 del DCR 563-13414/99 dovranno costituire una trama di percorsi pedonali ed attrezzati per il tempo libero dalla quale sia possibile accedere alle attività insediate.

La convenzione di attuazione del SUE stabilirà le modalità di gestione delle aree a servizi.

 

3)    parametri edilizi:              in relazione alle distanze minime tra edifici, dai confini, dalle strade e relativamente all’altezza degli edifici, vale quanto segue:

a)      distanza minima tra fabbricati:

in applicazione dell’ultimo comma dell’art. 9 del D.M. 2/4/1968 n. 1444, la distanza tra fabbricati è demandata alle previsioni planivolumetriche del SUE, fermo restando un minimo di 10 metri o in aderenza, nel rispetto dell’art. 46 delle NTA;

b)      distanza dai confini di proprietà:

vale quanto indicato all’art. 46 delle NTA;

c)      distanza minima dalle strade:

-          via Debouché: distanza minima di 40 mt dal ciglio stradale in progetto;

-          via Scarrone: distanza minima di 20 mt dal ciglio stradale in progetto;

-          viabilità pubbliche indicate sulle tavole di progetto del PRGC: distanza minima di metri 10, ferma restando la dismissione del sedime stradale e che questo non risulti conteggiabile ai fini del soddisfacimento degli standard urbanistici di cui all’art. 21 della L.R. 56/77;

-          altra viabilità in progetto: viabilità pubbliche, di uso pubblico o private non indicate dal PRGC, ma previste dal SUE, la definizione degli arretramenti e delle fasce di rispetto è demandata allo strumento attuativo.

d)     altezza massima dei fabbricati:

-          ento una fascia di 80 m da via Debouchè: H max 8 mt.

-          edifici posti sul lato opposto di via Debouchè : H max 16 mt.

e)    area permeabile:

si definisce area permeabile il terreno naturale e le superfici realizzate con materiali drenanti.

Si demanda allo Studio Unitario garantire:

-      una superficie permeabile del 50% della superficie territoriale complessiva (BTI n.786 e A.C.S.P./a, A.C.S.P./b nel Comune di Vinovo) decurtata delle aree a viabilità pubblica indicate dal PRGC. E’ ammessa una variazione del valore percentuale di +/- 2,5;

-      una superficie permeabile pari ad almeno l’80% della superficie territoriale di ACSP/a decurtata delle aree a viabilità pubblica indicate dal PRGC.

f)    rapporto fondiario di copertura:

è il quoziente espresso in percentuale tra la superficie coperta (da corpi di fabbrica o da solai esterni ai medesimi) e la superficie fondiaria di pertinenza.

Per l’area BT1 n.786: max 55%;

g)    i parcheggi privati:

ai sensi della L. 122/89 sono determinati sulla base della determinazione di un volume virtuale dei fabbricati assumendo un’altezza convenzionale di ogni singolo piano di m. 4 ove l’altezza effettiva di ogni piano fuori terra superi tale limite.

h)    altri parametri edilizi:

ogni altro parametro edilizio non espressamente richiamato ai precedenti punti (altezza dei locali tecnici, sovrastrutture in genere, insegne pubblicitarie, ecc.), sarà indicato in sede di SUE e non comporta variante urbanistica; tale prescrizione prevale su quelle di carattere generale previste in altri articoli della presente normativa.

 

Prescrizioni particolari

Gli allegati A1, A2, B e C della Relazione Illustrativa di Controdeduzione hanno contribuito alla determinazione delle procedure e delle prescrizioni particolari costituenti il corpo normativo. I contenuti degli allegati A1, A2, B e C costituiscono altresì base di conoscenza per l’orientamento delle successive elaborazioni di maggior dettaglio, così come tutte le ulteriori valutazioni e cautele eventualmente ritenute utili in conseguenza degli approfondimenti valutativi effettuati nelle successive fasi progettuali.

 

Tutto ciò premesso le progettazioni di maggior dettaglio (SUE e Concessioni Edilizie) richiedono il rispetto delle seguenti procedure e prescrizioni particolari:

 

Prescrizioni di verifica da effettuare in forza della L.R. 40/98:

      Nella fase di redazione dello Strumento urbanistico esecutivo, definito un progetto, dovranno essere effettuate le necessarie verifiche, considerando che l’attività programmata è riconducibile ai progetti di cui all’allegato B1 della L.R. 40/98, “costruzione di centri commerciali – p.to 17” (così come integrato con DCR del 27/12/2001, n. 217 – 41038) anche al fine di subordinare la progettazione alle procedure previste dalla normativa in vigore.

 

Aspetti ambientali e paesaggio:

      In relazione alle componenti Aria, Rifiuti, Rumore, Ecosistemi, Acqua si impongono le seguenti prescrizioni:

 

Caratteri degli insediamenti:

      In relazione agli edifici si invita a prestare attenzione, fin dalla stesura del Studio Unitario alle tipologie edilizie utilizzate, adottando un linguaggio architettonico valutato in rapporto alle specificità del contesto territoriale. La progettazione deve escludere le interferenze con le visuali individuate sulla “Carta delle criticità” esemplificativa contenuta nell’Allegato A2, garantendo la fruibilità visiva da e per la Palazzina di Caccia; analogamente sono impedite lungo il confine del Parco opere stradali in elevazione oltre le quote dell’attuale viabilità.

La realizzazione di costruzioni lungo la via Debouchè deve essere caratterizzata da ampi spazi liberi in grado di estendere la visuale oltre il primo fronte costruito.

In relazione alla sistemazione degli spazi pubblici o privati di uso pubblico, posti all’interno dell’area BT1 n.786, è disposto il rispetto dei seguenti indirizzi volti alla qualificazione dell’intervento:

1.      reperire per quanto possibile parcheggi al di sotto dei fabbricati in progetto utilizzando anche strutture pluripiano specializzate;

2.      piantumare e rendere permeabili i parcheggi posti all’aperto su terrapieno. Progettare i parcheggi all’aperto affinché risultino debitamente intervallati da adeguati spazi pubblici, o privati asserviti all’uso pubblico, attrezzati e fruibili da parte del pubblico al fine di limitare l’impatto visivo della piastra a parcheggio e dare riconoscibilità ai diversi settori;

3.      dotare per quanto possibile di spazi pubblici attrezzati e fruibili da parte del pubblico, similmente a quanto indicato per le  aree a parcheggio, le connessioni fra i differenti edifici che legano le attività commerciali indipendenti e compatibili con la programmazione commerciale regionale.

 

Viabilità in progetto - accessibilità:

Le opere di urbanizzazione necessarie ad integrare e potenziare il sistema infrastrutturale esistente viario e dei sottoservizi, sono parte integrante ed imprescindibile dell’intervento previsto nell’area urbanistica BT1 n.786 (di concerto con quanto previsto nelle aree A.C.S.P. del Comune di Vinovo).

     Le opere viarie previste dal PRGC per l’opportuno potenziamento del sistema metropolitano sono quelle indicate al successivo art. 78 – Viabilità esistente ed in progetto.

Il dimensionamento delle infrastrutture deve avvenire tenendo conto dei carichi di traffico generati dall’iniziativa pianificata dalla presente variante, dai flussi di traffico preesistenti sulla via Debouchè e di quelli indotti dalla chiusura del tracciato storico della S.S.23. Le infrastrutture viarie devono essere valutate e verificate in applicazione degli art. 26 e 27 della DCR 563-13414/99; di conseguenza sono ammesse le necessarie variazioni di giacitura e sezione che risultassero necessarie.

Le simulazioni di impatto sulla viabilità devono essere effettuate sulla base di un grafo locale che tenga conto delle diverse condizioni di deflusso che verranno a crearsi sovrapponendo i flussi esistenti con quelli generati dalla presente iniziativa. La simulazione deve considerare quale imput di progetto la “rifunzionalizzazione” della SP140 nel tratto compreso tra la rotatoria in progetto all’incrocio con via Scarrone ed il confine cominale con Vinovo.

Per “rifunzionalizzazione” della SP 140 si intende un’insieme di opere volte alla riqualificazione del tratto indicato con specifiche soluzioni volte alla riduzione degli attuali flussi di traffico, con particolare riferimento al traffico pesante, alla moderazione della velocità e con la predisposizione di adeguata segnaletica stradale di indicazione dei percorsi alternativi compatibili con il Piano Urbano del Traffico.

I livelli di servizio atteso si misurano sulla rete stradale esterna all’area di intervento e sono classificati secondo le indicazioni del manuale della capacità delle strade AASMO.

In particolare, tenedo conto del contesto in cui si trovano le infrastrutture da realizzare, si ritiene accettabile per le vibilità di scorrimento e per quelle a carattere sovraccomunale, il livello di servizio “E” nelle ore di punta annuali determinate da eventi particolari come i periodi pre-natalizi e di particolare richiamo.

Si dovranno inoltre adottare idonee soluzioni alla canalizzazione del traffico da e per il parco commerciale, rispetto a quello con O-D di più lunga percorrenza. Qualora le valutazioni lo richiedano, in corrispondenza delle rotatorie 1N e 2N (cfr. Tav. 3.7), sono da privilegiare soluzioni tecniche volte alla separazione dei flussi veicolari: in tal caso al fine di limitare l’intrusione delle opere stradali nel paesaggio del parco di Stupinigi, saranno ammesse esclusivamente intersezioni a raso e/o sottopassi tali da garantire il mantenimento dei “cannocchiali visivi di interesse storico-paesaggistico indicati sulla Carta delle Criticità. Sono sempre esclusi i sovrappassi.

Qualora esistano vincoli idrogeologici, quali la soggiacenza superficiale della falda, che ostacolano la formazione dei sottopassi, si potranno prevedere questi ultimi con sagoma ridotta e porre limitazioni in base alla sagoma dei veicoli.

 

 

 

Prescrizioni di carattere idrogeologico:

Con riferimento ai temi trattati nell’Allegato C della Relazione Illustrativa di controdeduzione si impongono alcuni indirizzi progettuali riconducibili alle seguenti azioni:

-    intercettare con una rete di raccolta tutti i volumi idrici provenienti dalle superfici impermeabili poste all’interno del SUE quali piazzali, aree di sosta, assi viari e coperture degli edifici;

-    convogliare le acque raccolte in uno o più bacini artificiali e serbatoi di accumulo interrati posti lungo il perimetro degli edifici e/o delle aree di sosta e parcheggio;

-    interconnettere il sistema dei bacini e dei sebatoi di cui sopra realizzando un dispositivo che trattenga i volumi idrici raccolti nell’area in progetto e li rilasci successivamente, in modo controllato nel Rio Grivassola.

Per quanto attiene le cautele da riservare ai corsi d’acqua superficiali eventualmente presenti:

1)    è vietata la copertura, le opere di attraversamento non “a rive piene” e le occlusioni anche parziali mediante riporti (cfr Circolare n.7/LAP);

2)    è prescritta la percorribilità delle sponde, possibilmente di tipo veicolare;

3)    le eventuali rilocalizzazioni di corsi d’acqua dovranno rispettare le attuali caratteristiche dell’alveo-tipo;

4)    le eventuali curvature derivanti dalla rilocalizzazione dei corsi d’acqua dovranno essere attentamente dimensionate e valutate;

5)    è disposto quanto previsto all’art.29 della L.R. 56/77 e s.m.i..

Per quanto riguarda le questioni manutentive delle acque superficiali, in sede stipula della convenzione si dovrà chiarire e definire in maniera univoca gli aspetti legati alla manutenzione e quindi i soggetti ai quali essa sarà in capo in termini di pertinenza, di quantità, di qualità e di periodicità degli interventi.