Art. 63 - CASE SPARSE
ED EDIFICI ESISTENTI CON DESTINAZIONI D'USO IN CONTRASTO CON LE DESTINAZIONI DI
ZONA.
Sugli
edifici esistenti con destinazione d'uso in contrasto con le destinazioni di zona
sono ammessi i seguenti interventi, oltre a quanto stabilito in altri articoli
e ferme restando le altre prescrizioni di carattere normativo o topograficamente
definite:
a) su edifici a prevalente
destinazione residenziale ricadenti in zone a destinazione non residenziale:
sono ammessi aumenti non superiori al 20% riferito alla sola superficie utile abitativa che dovranno essere
finalizzati al solo miglioramento igienico e funzionale del volume esistente
alla data di adozione delle presenti norme;
b) su impianti
ed attrezzature al servizio dell'agricoltura ricadenti in aree a destinazione residenziale:
bl)
nelle aree di interesse ambientale: esaurita, di completamento e nuovo impianto: manutenzione ordinaria e
straordinaria;
b2)
nelle aree a capacità insediativa esaurita, di completamento e nuovo impianto: manutenzione ordinaria e
straordinaria;
c) su edifici,
impianti ed attrezzature, a qualsiasi destinazione d'uso, ricadenti in aree destinate ad
impianti pubblici e di uso pubblico, o destinate alla viabilità e
accessibilità, sempreché in contrasto con tale destinazione: manutenzione ordinaria.
In ogni caso gli impianti produttivi esistenti,
agricoli, industriali o artigianali in contrasto con le previsioni del P.R.G.C.
dovranno nel tempo provvedere alla rilocalizzazione in aree destinate
all'esercizio di tali attività. Le modalità operative per il trasferimento e
per il conseguente riuso degli immobili dismessi sono soggetti a convenzione a norma dell'articolo 53 della L.R. n.
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