Art. 68 BIS – ASSETTO IDROGEOLOGICO E VINCOLI TERRITORIALI

1. Vincoli derivanti da strumenti sovraordinati

Il P.T.R. include il Rio di Valle Maggiore nell'elenco dei corsi d'acqua di rilevanza regionale (ad. 20);per effetto delle norme in esso contenute, il rilascio delle autorizzazioni per gli interventi da effettuare nelle fasce di rispetto di cui al D.L. 490/99 (Rio di Valle Maggiore) compete alla Regione Piemonte, in conformità al disposto dell'ad. 10 della L.20/89.

 

E' prescritta l'autorizzazione di cui all'art. 151 del DI. 490/99 per gli interventi modificatori dello stato dei luoghi nelle aree sottoposte al vincolo di cui ai D.M. 1 agosto 1985, emanati ai sensi dell'art. 2 del D.M. 21.09.1984, denominati "Galassini",che interessano la parte sud-occidentale del territorio comunale.

L'intero territorio comunale ricade all'interno del Piano Paesaggistico della Collina Torinese ed è pertanto soggetto alla normativa di cui alla L.R. 3 aprile 1989 n°20 e s.m.i..

 

2. Limiti all'edificabilità su tutto il territorio comunale

Si richiamano per l'attuazione di ogni intervento urbanistic–edilizio ammesso dal piano i limiti disposti dalla cartografia e dalla legenda dell'elaborato D8 "Carta di sintesi" così come modificati ed integrati d'ufficio in sede di. approvazione regionale del presente strumento urbanistico.

 

3.Fasce di rispetto dei corsi d'acqua

Per eventuali interventi ammessi in prossimità del Rio di Valle Maggiore si richiamano i limiti derivanti dalle zone in classe Illa riportate sulla Carta di Sintesi (elab. D8) secondo i disposti e gli stralci planimetrici del parere A.R.P.A. n°3900/20.4 del 11.03.2003. Per tutti i corsi d'acqua minori costituenti il reticolo idrografico comunale deve essere osservata per qualunque intervento una fascia di rispetto fluviale di ampiezza non inferiore a 15 metri a partire dal ciglio superiore di entrambe le sponde, ovvero dal ciglio di scarpata, all'interno della quale il territorio si intende incluso in classe di pericolosità geomorfologica Illa dove inedificato e in classe lllb dove edificato, comprendendo in quest'ultima tutti i mappali direttamente interessati dagli edifici esistenti. Il tracciato di tali fasce è individuabile nella Carta di Sintesi (elab. D8). Fermo restando che tali fasce di rispetto devono essere comunque osservate, nel caso che il corso d'acqua presenti morfologia non incisa, eventuali interventi edificabili ammessi dal Piano in prossimità di dette fasce dovranno anche essere subordinati a specifiche valutazioni idrauliche, estese ad ambiti significativi, sulla capacità di smaltimento delle sezioni di deflusso del toso d'acqua medesimo.