1. Ai
fini dell’applicazione delle norme che seguono, si fa riferimento alle seguenti
definizioni, rinviando, per quanto non specificatamente definito, al
Regolamento edilizio.
01) – Stanza
o vano utile
Per
stanza o vano utile si intendono: le camere da letto, le camere da pranzo, da
studio, da soggiorno, le cucine e gli altri spazi destinati all’abitazione
separati da pareti che vadano di norma da pavimento a soffitto, che abbiano
luce ed aria diretta ed un’ampiezza sufficiente a contenere un letto da adulto,
lasciando lo spazio utile per il movimento di una persona con superficie utile netta
(Sun) non inferiore a mq. 9,00, ed il cui soffitto si
trovi ad un’altezza minima di mt. 2,70 o ad altezza
media di mt. 2,70 con minimo di mt.
1,80 per le soffitte abitabili.
02) – Superficie
abitabile
E’
la superficie totale delle stanze o vani utili.
03)
– Vani accessori
Per
vani accessori si intendono i vani, compresi nelle abitazioni, destinati ai
servizi, ai disimpegni, etc., nonché le piccole cucine che non abbiano i
requisiti per essere considerate stanze
e che ospitino attività che comportino una continua permanenza.
04)
– Vano
Per
vano si intende lo spazio coperto delimitato da ogni lato da pareti (in
muratura, legno, vetro, etc.) anche se qualcuna non raggiunge il soffitto. La
parete interrotta da notevole apertura (arco o simili) deve considerarsi come
divisoria di due vani, salvo che uno di questi, per le sue piccole dimensioni,
non risulti in modo indubbio, parte integrante dell’altro.
05)
– Area
Quando
non diversamente specificato, si intende per area una parte del territorio
comunale topograficamente individuata nelle tavole, per la quale il Piano
prescrive norme operative che precisano le destinazioni d’uso ammesse, i tipi
d’intervento con i relativi parametri e le modalità d’attuazione.
06)
– Area edificabile
E’
la porzione di lotto che, a norma dello strumento urbanistico è suscettibile di
utilizzazione edilizia.
Essa
si ottiene deducendo dall’area totale del lotto:
a) – le
porzioni che, per vincoli di legge o dello strumento urbanistico sono sottratte
all’uso edilizio privato in quanto destinate ad uso (strade, attrezzature,
servizi, verde pubblico, etc.) o funzioni (verde privato) di pubblico
interesse;
b) – le
porzioni pertinenti ad altri edifici esistenti sul lotto e che si intendono
mantenere.
07) – Ciglio
stradale
Si
intende la linea di limite della sede stradale o piattaforma stradale,
comprendente tutte le sedi viabili, sia veicolari che pedonali, ivi incluse le
banchine od altre strutture laterali delle predette sedi quando queste siano
transitabili, nonché le strutture di delimitazione non transitabili (parapetti,
argini e simili).
08) – Edificio
Per
edificio si intende qualsiasi costruzione coperta, isolata da vie o da spazi
vuoti, oppure (nell’edificazione a cortina) separata da altre costruzioni
mediante muri che si elevano, senza soluzione di continuità, dalle fondamenta
al tetto, e che:
- disponga
di uno o più liberi accessi sulla via;
- abbia
almeno una scala autonoma interna od esterna se con più di un piano fuori
terra.
Il
Piano individua gli edifici come entità architettonicamente definite e li
classifica in relazione alle caratteristiche tipologico-strutturali
e formali possedute.
09) – Edifici
accessori
Sono
edifici accessori, o di servizio, le tettoie e le costruzioni in genere
destinate a svolgere, per mancanza dei requisiti sopra esposti, le funzioni
secondarie.
10) – Edificio
unifamiliare
Per
edifici unifamiliari si intendono quelli liberi da ogni lato destinati ad
ospitare una sola famiglia.
11) – Piani
fuori terra
E’
il numero dei piani interamente fuori terra. Si contano sul prospetto più alto
dell’edificio. Negli edifici su pilotis non si computa il primo piano fuori
terra purché la quota di calpestio del primo piano abitabile non superi i mt. 2,60 nel punto più alto della linea di spiccato.
12) – Piano
abitabile
Si
considera piano abitabile il piano la cui utilizzazione parziale o totale non
sia esclusivamente destinata a servizi accessori dell’edificio, autorimesse,
ripostiglio e locali per servizi tecnologici.
13)
– Unità minima d’intervento
E’
un ambito fisico e territoriale determinato in funzione del tipo d’intervento,
costituente il campo minimo di applicazione dell’attività edilizia auspicabile
per Permesso di costruire (restauro, ristrutturazione edilizia, ricostruzione,
ampliamento, nuova costruzione).
14)
– Inizio lavori
Per
inizio dei lavori si intende la realizzazione di consistenti opere, che non si
riducono all’impianto di cantiere, all’esecuzione di scavi o di sistemazioni
del terreno o di singole opere di fondazione.
15)
– Ultimazione dell’opera
Per
ultimazione dell’opera si intende il completamento di ogni parte del progetto,
confermata con la presentazione della domanda per l’autorizzazione di agibilità.