ART. 04 – DEFINIZIONI

 

1.     Ai fini dell’applicazione delle norme che seguono, si fa riferimento alle seguenti definizioni, rinviando, per quanto non specificatamente definito, al Regolamento edilizio.

01)  Stanza o vano utile

Per stanza o vano utile si intendono: le camere da letto, le camere da pranzo, da studio, da soggiorno, le cucine e gli altri spazi destinati all’abitazione separati da pareti che vadano di norma da pavimento a soffitto, che abbiano luce ed aria diretta ed un’ampiezza sufficiente a contenere un letto da adulto, lasciando lo spazio utile per il movimento di una persona con superficie utile netta (Sun) non inferiore a mq. 9,00, ed il cui soffitto si trovi ad un’altezza minima di mt. 2,70 o ad altezza media di mt. 2,70 con minimo di mt. 1,80 per le soffitte abitabili.

 

02)  Superficie abitabile

E’ la superficie totale delle stanze o vani utili.

 

03) – Vani accessori

Per vani accessori si intendono i vani, compresi nelle abitazioni, destinati ai servizi, ai disimpegni, etc., nonché le piccole cucine che non abbiano i requisiti per essere  considerate stanze e che ospitino attività che comportino una continua permanenza.

 

04) – Vano

Per vano si intende lo spazio coperto delimitato da ogni lato da pareti (in muratura, legno, vetro, etc.) anche se qualcuna non raggiunge il soffitto. La parete interrotta da notevole apertura (arco o simili) deve considerarsi come divisoria di due vani, salvo che uno di questi, per le sue piccole dimensioni, non risulti in modo indubbio, parte integrante dell’altro.

 

05) – Area

Quando non diversamente specificato, si intende per area una parte del territorio comunale topograficamente individuata nelle tavole, per la quale il Piano prescrive norme operative che precisano le destinazioni d’uso ammesse, i tipi d’intervento con i relativi parametri e le modalità d’attuazione.

 

06) – Area edificabile

E’ la porzione di lotto che, a norma dello strumento urbanistico è suscettibile di utilizzazione edilizia.

Essa si ottiene deducendo dall’area totale del lotto:

a)    – le porzioni che, per vincoli di legge o dello strumento urbanistico sono sottratte all’uso edilizio privato in quanto destinate ad uso (strade, attrezzature, servizi, verde pubblico, etc.) o funzioni (verde privato) di pubblico interesse;

b)    – le porzioni pertinenti ad altri edifici esistenti sul lotto e che si intendono mantenere.

 

07)  Ciglio stradale

Si intende la linea di limite della sede stradale o piattaforma stradale, comprendente tutte le sedi viabili, sia veicolari che pedonali, ivi incluse le banchine od altre strutture laterali delle predette sedi quando queste siano transitabili, nonché le strutture di delimitazione non transitabili (parapetti, argini e simili).

 

08)  Edificio

Per edificio si intende qualsiasi costruzione coperta, isolata da vie o da spazi vuoti, oppure (nell’edificazione a cortina) separata da altre costruzioni mediante muri che si elevano, senza soluzione di continuità, dalle fondamenta al tetto, e che:

-       disponga di uno o più liberi accessi sulla via;

-       abbia almeno una scala autonoma interna od esterna se con più di un piano fuori terra.

Il Piano individua gli edifici come entità architettonicamente definite e li classifica in relazione alle caratteristiche tipologico-strutturali e formali possedute.

 

09)  Edifici accessori

Sono edifici accessori, o di servizio, le tettoie e le costruzioni in genere destinate a svolgere, per mancanza dei requisiti sopra esposti, le funzioni secondarie.

 

10)  Edificio unifamiliare

Per edifici unifamiliari si intendono quelli liberi da ogni lato destinati ad ospitare una sola famiglia.

 

11)  Piani fuori terra

E’ il numero dei piani interamente fuori terra. Si contano sul prospetto più alto dell’edificio. Negli edifici su pilotis non si computa il primo piano fuori terra purché la quota di calpestio del primo piano abitabile non superi i mt. 2,60 nel punto più alto della linea di spiccato.

 

12)  Piano abitabile

Si considera piano abitabile il piano la cui utilizzazione parziale o totale non sia esclusivamente destinata a servizi accessori dell’edificio, autorimesse, ripostiglio e locali per servizi tecnologici.

 

 

 

 

13) – Unità minima d’intervento

E’ un ambito fisico e territoriale determinato in funzione del tipo d’intervento, costituente il campo minimo di applicazione dell’attività edilizia auspicabile per Permesso di costruire (restauro, ristrutturazione edilizia, ricostruzione, ampliamento, nuova costruzione).

 

14) – Inizio lavori

Per inizio dei lavori si intende la realizzazione di consistenti opere, che non si riducono all’impianto di cantiere, all’esecuzione di scavi o di sistemazioni del terreno o di singole opere di fondazione.

 

15) – Ultimazione dell’opera

Per ultimazione dell’opera si intende il completamento di ogni parte del progetto, confermata con la presentazione della domanda per l’autorizzazione di agibilità.