Art. 28 Prescrizioni per le aree residenziali ad
edificazione consolidata - Capoluogo - B1 r.1, B1 r.2, B1 r.3 e B1 r.4
1.
Il P.R.G.C.
individua cartograficamente, sugli elaborati di progetto P2.3, le zone
costituenti il tessuto consolidato dell’abitato, definendone però
differenti tipologie in relazione alle densità edilizie presenti ed alle
differenti caratteristiche formali riconoscibili e ad essi attribuibili. Con riferimento
alla seguente tabella si individuano le seguenti zone:
2.
Ogni zona rappresenta differenti caratteristiche e
obiettivi del P.R.G.C. così riassumibili:
B1 r.1 Aree di
recente formazione, consolidatesi nel tempo i n assenza di un impianto unitario,
caratterizzate da edifici pluripiano, così da rappresentare porzioni di
territorio consolidate sia dal punto di vista urbanistico che edilizio. Per i
valori immobiliari consolidati i l P.R.G.C. non ritiene di i n-dicare specifica trasformazioni urbane. Gli
obiettivi del P.R.G.C. sono quindi volti al mantenimento
dell’esistente.
B1 r.2 Aree di
recente formazione, consolidatesi nel tempo i n assenza di un impianto
unitario, caratterizzate i n prevalenza da tipologia isolate a destinazione
residenziale di minor dimensione di quelle classificate come B 1 r.1. Per
queste aree consolidate urbanisticamente, ma suscettibili di completamento
edilizio, sia per la densità edilizia più bassa delle precedenti sia per la
presenza di potenziali lotti liberi, il P.R.G.C. prescrive sia il mantenimento
dell’esistente che il completamento edilizio;
B1 r.3 Aree
analoghe per densità alle precedenti B1 r1.2 ma caratterizzate da una
edificazione prevalentemente a cortina lungo le viabilità pubbliche, che dà
forma a “isolati” nelle parti più strutturate dell’abitato.
Anche in questo caso il P.R.G.C. prescrive sia il mantenimento dell’esistente
che il completamento edilizio, mantenendo le differenze tipologiche;
B1 r.4 Aree di
recente formazione a destinazione residenziale, i n questo caso realizzate
attraverso piani esecutivi convenzionati, quindi caratterizzate localmente da
impianto unitario. In tali aree confluiscono
strumenti urbanistici di iniziativa pubblica e privata completamente attuati
per le quali i l P.R.G. C. non riconosce più la necessità di interventi
edilizi, ma di riqualificazione degli spazi liberi, privati e pubblici.
3.
Destinazioni d’uso. Sono considerate “Principali”
la destinazione residenziale (r) e “Compatibili” le destinazioni: p5, c2, d1, d2,
tr1, tr2, tr4, tr5, tr6.
L’insediamento
di attività d1, tr1 e tr6 in edifici esistenti è consentita purchè sia verificata
la compatibilità delle stesse con i caratteri tipologici, formali e
strutturali dell’edificio interessato e la congruenza con i
caratteri ambientali del circostante tessuto edificato; le nuove destinazioni d’uso
non devono modificare
l’identità
e la fisionomia dell’ambiente e dell’edificio stesso e
dovranno garantire il rispetto di tutte le norme di settore (rumore,
emissioni, ecc.).
Per quanto concerne le attività di
vendita al dettaglio i n sede fissa si rimanda alle disposizioni di cui all’art. 6, lettera B delle N.T.A.
Per gl edifici esistenti e destinati
ad usi diversi da quelli specificati per ogni singola zona urbanistica, alla data di adozione della
Variante di Revisione, è ammesso in fase transitoria il mantenimento dell’attività, limitando gli interventi
edilizi alla sola manutenzione ordinaria e straordinaria indipendentemente da
quanto stabilito per ogni singola zona.
3.
Tipi di
intervento. I tipi di
intervento attuabili sono quelli ammessi dalle “prescrizioni particolari”
definite per ogni singola zona, con riferimento alle definizioni contenute ai
precedenti artt. 14-22.
4.
Modalità di
attuazione. “L’intervento diretto” q la
modalità ordinaria per l’attuazione delle previsioni del P.R.G.C..
Le “Prescrizioni
particolari” di ogni singola zona definiranno puntualmente il
ricorso a differenti modalità.
In ogni caso, qualora le “Prescrizioni
particolari” prevedano il ricorso al permesso convenzionato, ai sensi del 5° comma art. 49, L R
56/77, i l rilascio del permesso di costruire sarà subordinato alla stipula di una convenzione o di atto d’impegno
unilaterale da parte del richiedente, che disciplini modalità, requisiti e tempi di realizzazione degli interventi; qualora
le stesse prevedano i l ricorso a P.d. R. di iniziativa privata, questo può essere presentato dai proprietari di immobili e di
aree rappresentanti, in base all’imponibile catastale, almeno
i tre quarti del valore degli immobili interessati.
5.
Sottotetti. E’ sempre ammessa l’applicazione
della L.R. 21/98 per il riuso dei sottotetti esistenti se dotati delle
condizioni geometriche richieste dalla soprari chiamata legge con le
precisazioni del successivo art. 48.
6.
Parcheggi
privati ed edifici accessori. Il
reperimento di parcheggi privati è obbligatoriamente richiesto nei casi e nelle
quantità indicate dal successivo art. 47, 1° comma.
La realizzazione di parcheggi
pertinenziali qualora assenti o presenti in misura inferiore a quanto stabilito dalla L. 122/89 è sempre ammessa con i criteri
previsti dal successivo art. 47.
7.
Ogni intervento
edilizio oltre che attenersi al rispetto delle specifiche norme di zona o
sotto-zona deve verificare la compatibilità
alle indicazioni geologico-tecniche contenute all'art. 58 delle N.T.A.,
corrispondenti alla documentazione geologica, parte integrante del presente
Piano, che possono limitare gli interventi ammissibili dalla norma di
riferimento.
8.
Le disposizioni di carattere generale contenute nei precedenti commi e
valide per la zona I.U.A., si
integrano con le seguenti prescrizioni particolari di ogni singola zona
con valore prevalente rispetto a quelle di carattere generale.
1) B1
r.1– Aree residenziali ad edificazione consolidata –
Capoluogo – edifici alti Gli
interventi devono rispettare le seguenti disposizioni:
- tipi d’intervento:
MO, MS, RS, RE.I, RE. II, RE. III, SE, DE, RU;
- modalità di intervento: intervento
diretto per MO, MS, RS, RE.I, RE.II, RE.III; l’intervento di D E è ammesso solo per edifici che non costituiscono
cortina su spazio pubblico e per edifici accessori;
Permesso convenzionato per gl i interventi di RE.I I I con incremento di carico
urbanistico e per SE; P.E.C. per interventi di SE eccedenti i 3.000 mc,
per cambi di destinazione d’uso di lotti con edifici produttivi superiori a
1.000 mq e per RU;
- parametri:
volumetria esistente; per intervento SE e RU: Rc = 0 40%, I p = 20%; - altezza massima: H = esistente; per
interventi di SE e RU: 4 p.f.t. (m. 13,5).
Ulteriori
prescrizioni:
* reperimento degli standard: i permessi convenzionati
monetizzano gli standard relativi agli incrementi
di carico urbanistico; i P. E.C. reperiscono i n loco almeno una quota da
destinare a parcheggi pubblici nelle quantità concordate con i l Comune
e monetizzano le parte restante;
*l e aree fondiarie permeabili debbono
essere prevalentemente sistemate a verde.
2) B1 r.2– Aree residenziali ad edificazione
consolidata – Capoluogo – edifici bassi Gli interventi devono rispettare le seguenti disposizioni:
- tipi d’intervento: MO,
MS, RS, RE. I, RE. II, RE. III, AE, SE, DE, CO;
- modalità di intervento: intervento diretto
per MO, M S, RS, RE. I, RE. I I, RE.I II, DE; Permesso convenzionato per gli interventi di RE.I I I con incremento di carico
urbanistico, A E, SE e CO; P.E.C. per interventi di SE eccedenti i 3.000
mc e per cambi di destinazione d’uso di lotti con edifici produttivi
superiori a 1.000 mq;
- parametri:
If = 2 mc/mq; Rc = 30%; per intervento SE, CO: Ip = 20%;
- altezza massima: H = esistente; per interventi di AE, CO, SE: 2 p.f.t. + sottotetto (7,5 m
+ 3 m in caso di sottotetto abitabile).
Ulteriori
prescrizioni:
* reperimento degli standard: i permessi convenzionati
monetizzano gli standard relativi agli incrementi di carico urbanistico; i
P.E.C. reperiscono in loco almeno una quota da destinare a parcheggi pubblici
nelle quantità concordate con i l Comune e monetizzano le parte restante;
*l e aree fondiarie permeabili debbono
essere prevalentemente sistemate a verde;
* ai fini del recupero del sottotetto q ammessa la
modifica dell’imposta e della sagoma del tetto nei limiti indicati
all’art. 4, 2° comma, lettera h);
* area urbanistica n° 182: per interventi diretti unica
destinazione ammessa: tr5 e tr6; con P. E.C. tutte quelle elencate al
precedente 2° comma ad esclusione della residenza.
3) B1 r.3– Aree residenziali ad edificazione
consolidata – Capoluogo – edifici a cortina
Gli interventi devono rispettare le
seguenti disposizioni:
- tipi d’intervento: si
rimanda alle disposizioni della zona B 1 r.2;
- modalità di intervento: si rimanda
alle disposizioni della zona B 1 r.2;
- parametri:
si rimanda alle disposizioni della zona B 1 r.2;
- altezza
massima: H = esistente; per interventi di A E, CO, SE: 3 p.f.t. +
sottotetto (10,5 m + 3 m in caso di sottotetto abitabile).
Ulteriori
prescrizioni:
* reperimento degli standard: i permessi convenzionati
monetizzano gli standard relativi agli incrementi di carico urbanistico; i
P.E.C. reperiscono in loco almeno una quota da destinare a parcheggi pubblici
nelle quantità concordate con i l Comune e monetizzano le parte restante;
*l e aree fondiarie permeabili debbono
essere prevalentemente sistemate a verde;
* ai fini del recupero del sottotetto q ammessa la
modifica dell’imposta e della sagoma del tetto nei limiti indicati
all’art. 4, 2° comma, lettera h);
* sugli edifici a cortina non q
ammesso l’intervento di SE. Sono consentite sopraelevazioni (intervento AE) purchè:
-
l’altezza
massima sia pari a quella di edifici confinanti più alti con il limite di un
piano aggiuntivo, nel limite dell’altezza massima;
-
innalzamento
dell’imposta della falda del tetto tale da consentire i l recupero
del sottotetto fino ad un massimo di un piano aggiuntivo all’esistente;
-
allineamento
del fronte principale lungo viabilità pubblica;
- i l citato innalzamento della cortina dovrà limitarsi
alla sola manica di fabbricato che si attesta direttamente sulla strada
pubblica, e potrà essere autorizzato solamente qualora l’intervento
realizzi, su almeno uno dei due lati, l’allineamento con i
fabbricati adiacenti, sia in altezza sia in sporto, del filo di gronda.
4) B1
r.4 – Aree residenziali ad edificazione consolidata attuate con
S.U.E. completato
Gli
interventi devono rispettare le seguenti disposizioni:
- tipi d’intervento: MO,
MS, RS, RE. I, RE. II;
- modalità di intervento: intervento
diretto per MO, M S, RS, RE. I , RE.I I;
- parametri: esistenti;
- altezza massima: esistente. Ulteriori
prescrizioni:
* non presenti.