Art. 37 Prescrizioni per le aree di riqualificazione
per attività economiche di tipo produttivo – B3p
1.
L’area
classificata come B3p costituisce una porzione di territorio completamente e
densamente edificata, di fatto dismessa dalle originarie attività produttive.
L’edificio esistente realizzato per l’attività di fonderia
inutilizzata da tempo, costituisce per il Piano un elemento di riqualificazione
ambientale e funzionale.
2.
L’ubicazione
dell’area determina quindi, anche a seguito del completo recupero e
riordino dell’area, il
mantenimento della destinazione prevalentemente produttiva da rivolgere verso
un mercato di attività più articolate
e frammentate. Gli interventi sono finalizzati alla bonifica dei siti ed all’insediamento
di natura prevalentemente produttiva, senza escludere l’artigianato
di produzione e di servizio, nonché tutte le
funzioni ad esse correlate. L’intervento deve inoltre reperire
sufficienti aree libere fondiarie ed a servizi necessarie ad un utilizzo
dell’area sostanzialmente differente.
3.
L’area si
trasforma mediante la formazione di uno Strumento Urbanistico Esecutivo di iniziativa
privata o pubblica esteso all’intera area urbanistica così come
delimitata sulle tavole di progetto (Tavv.
P2.3). All’interno di tale area il P.R.G.C. indica l’ubicazione
delle aree a servizio e demanda ad una specifica “Scheda d’Area”
(Elab. P3.2) le prescrizioni di dettaglio per la redazione del S.U.E..
4.
L’intervento di “RU” dell’area è attuato
mediante uno strumento urbanistico (attuabile anche per parti), ai sensi degli artt. 43 e 44
della L.R. 56/77, che prevede la stipula di una convenzione fra i l Comune ed i privati proprietari, eventualmente riuniti
in Consorzio, in conformità a quanto previsto dagli artt. 45 e 46 della L.R.
56/77 e successive modificazioni; è data altresì facoltà di predisporre un
Piano Particolareggiato di cui all’art. 40 delle L.R. 56/77 qualora
la mancata iniziativa privata costituisca impedimento al raggiungimento delle
finalità di interesse pubblico connessa alla previsione del P.R.G.C..
5.
Per la zona
B3p si prescrive quanto segue:
A) attuazione degli interventi mediante S.U.E.:
1) devono essere rispettati i parametri urbanistici, le quantità
edificabili, le superfici destinate a servizi da
reperire e i vincoli previsti nelle "Schede di Area" e quelli più
generali richiesti i n presenza di attività commerciali di vendita al dettaglio
(art. 6, lettera B);
2)
devono
essere rispettate le indicazioni progettuali prescritte nelle “Schede
d'Area” e potranno essere variate, i n caso di mutate
esigenze, mediante variante urbanistica ai sensi dell'art. 17, 7° comma L R
56/77;
3)
deve essere
garantito i l soddisfacimento di quanto previsto dalla L. 122/89 per quanto
attiene la superficie da destinare a parcheggio privato nelle quantità
richieste all’art. 5, comma 5;
4)
le convenzioni dei S.U.E. di iniziativa privata dovranno prevedere la
realizzazione diretta da parte dei
concessionari della viabilità pubblica indicata i n cartografia e delle opere
di urbanizzazione primaria (parcheggi, fognature, illuminazione pubblica,
verde pubblico). I l relativo costo è
scomputabile dagli oneri di urbanizzazione relativi all'intervento nel caso
questi ultimi siano superiori. Nel caso contrario nulla è dovuto
dall'Amministrazione Comunale. Nell’ambito della convenzione saranno stabilite
le destinazioni pubbliche delle aree a servizi dimesse o assoggettate ad uso
pubblico;
5)
i documenti
che compongono il S.U.E. devono essere integrati da un elaborato illustrativo
dei temi compositivi e dei principali
elementi tipologici che la progettazione edilizia dei nuovi ed i - fi ci
dovrà rispettare, al fine di valutarne i l corretto inserimento nel contesto;
B) fase
transitoria, ovvero in assenza di S.U.E.:
i n assenza degli interventi previsti dal P. R.G.C. sugli edifici esistenti
si ammettono interventi di MO e M S.
6.
Ogni
intervento edilizio oltre che attenersi al rispetto delle specifiche norme di
zona o sotto-zona deve verificare la
compatibilità alle indicazioni geologico-tecniche contenute all'art. 58 delle N.T.A.,
corrispondenti alla documentazione geologica, parte integrante del presente
Piano, che possono limitare gli interventi ammissibili dalla norma di
riferimento.
7.
Nella Tabella
normativa sottoriportata sono indicate ulteriori precisazioni relative alle
destinazioni d’uso ammesse, alle modalità di intervento, ai
parametri edilizi ed urbanistici nonché alle Prescrizioni particolari.