Art. 53      Il sistema della viabilità

1. Le tavole di progetto P2 indicano i sedi mi destinati a viabilità pubblica, distinguendoli nelle seguenti categorie:

a)         viabilità esistenti, indicate i n bianco, costituiscono parte della base cartografica. Sono comprese i n tale categoria le strade appartenenti alla rete viaria carrabile di interesse pubblico, i n cui confluisco­no quindi quelle di proprietà o di uso pubblico;

b)        viabilità i n progetto con tracciato prescrittivo, delle quali è prevista la realizzazione secondo lo spe­cifico tracciato indicato i n cartografia con apposita simbologia grafica, sia che esse si trovino al l'i n-terno o all'esterno di strumenti urbanistici esecutivi;

c)      viabilità i n progetto con tracciato proposto, delle quali la dimensione ed i l tracciato sono ipotizzati, ma la loro definizione è demandata a successivi approfondimenti da effettuare in sede di redazione di S.U.E. o in sede di sviluppo progettuale dellopera pubblica, fermo restando gli indirizzi funziona- li previsti dal P.R.G.C. (punti di innesto);

d)      percorsi da razionalizzare e sistemare per la fruizione ciclopedonale, dove sullintero territorio co­munale si individuano i tracciati viari per i quali si ipotizza la formazione di ciclopiste. Anche i n questo caso la definizione dei tracciati e delle soluzioni progettuali è demandata ad approfondimenti successivi i n analogia al precedente punto c);

e)         aree agricole con limitazioni alledificabilità, con le quali i l P. R.G.C. intende evidenziare porzioni di territorio potenzialmente interessate da future viabilità utili ad un ulteriore rafforzamento e razionalizzazione della rete infrastrutturale. Si rimanda al precedente art. 45.

2. Le strade pubbliche in progetto assumono dimensioni differenti della sezione al variare dellimportanza assunta dalla viabilità in progetto.

Nel caso di strade o di tratti di strada esistenti, per le quali, nella cartografia d i Piano, non sono indicate con apposita simbologia modifiche del tracciato o di allineamento, si deve far riferimento ad una dimen­sione della sezione stradale pari a quella effettivamente esistente.

Nel caso di nuovi tracciati o allineamenti i n progetto prescritti e proposti dovranno invece essere ritenute prescrittive la dimensione minima indicata i n cartografia. In ogni caso per le viabilità pubbliche comunali

e  per quelle pubbliche poste allinterno dei S.U.E. le dimensioni delle sezioni stradali sono, di norma, così stabilite:

- sezione minima di 10,50 m per la viabilità a servizio degli insediamenti residenziali nel caso di viabilità a doppio senso, e 7,00 m nel caso di viabilità a senso unico con almeno un lato sistemato con marciapiede avente dimensione minima di 1,5 m;

-       sezione minima di 12,00 m per strade al servizio degli insediamenti produttivi;

-       sezione minima di 6,00 m per le viabilità vicinali e per le strade a servizio dellattività agricola;

- tutte le strade a fondo cieco dovranno terminare con una piazzola che consenta linversione di mar­cia dei mezzi i n transito. Per i tracciati con lunghezza superiore a 60 m si dovranno prevedere oppor­tuni slarghi.

3.      Per le viabilità private esistenti o di nuova costruzione da parte dei privati, si fa riferimento allart. 57 del Regolamento Edilizio comunale.

4.      I n sede di progetto esecutivo i tracciati e gli allineamenti delle sedi stradali possono subire ragionevoli variazioni, purché contenute allinterno della loro fascia di rispetto, conseguenti alla cono­scenza dettagliata dei suoli propria di tale livello progettuale. La progettazione esecutiva dei tracciati stradali deve prevedere opere di servizio atte a limitare i l degrado funzionale dei lotti interessati. In parti­colare per quanto concerne la realizzazione di viabilità in aree agricole sarà indispensabile garantire il ripristino della rete idrica superficiale (canali e fossi irrigui), nonché laccessibilità dei fondi in relazione alla aggregazione delle aziende agricole attive. Conseguentemente alla modificazione del tracciato stra­dale di cui sopra le aree urbanistiche adiacenti possono subire ampliamenti o riduzioni formali e dimen­sionali, fino al ciglio stradale. Tutte le restanti prescrizioni urbanistiche (distanze, indici, fasce di rispet­to) dovranno fare riferimento alla reale situazione determinatasi.

5.      In corrispondenza delle viabilità i n progetto con tracciato prescrittivo e dei percorsi da razionalizzare e sistemare per la fruizione ciclopedonale, non q ammessa la realizzazione di manufatti edilizi di alcun tipo: la realizzazione di recinzioni a confine del tracciato i n progetto è subordinata alla autorizzazione degli uffici comunali competenti ed alla stipula di un atto di impegno da parte del richiedente allo smantellamento gratuito e a propria cura e spese delle parti di recinzione che eventualmente risultassero interferire con i l tracciato stradale.

6.      Le soluzioni progettuali da utilizzare per la realizzazione delle piste ciclabili dovranno ricon­dursi allapplicazione delle disposizioni in atto, con riferimento al Decreto 30 novembre 1999, n. 557 (Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili). Per i tracciati posti allesterno del centro abitato si ammette in sede di progetto esecutivo la realizzazione di aree di sosta ombreggiate con alberature di specie autoctona opportunamente intervallate.

7.      Le tavole di progetto P2 indicano con apposita simbologia i viali alberati da mantenere e i viali alberati i n progetto, posti in fregio alle viabilità esistenti e in progetto. Lindicazione di “viali alberati da mantenere indica la presenza, alla data di adozione del Progetto Preliminare della Variante di Revisione di alberature: esse dovranno essere mantenute o completate o eventualmente sostituite, secon­do gli indirizzi contenuti nellelaborato P1.2 Relazione Ambientale. In presenza di indicazione di “viali alberati in progetto, contestualmente alla realizzazione dellinfrastruttura viaria o degli interventi previ­sti per le singole zone urbanistiche poste in fregio allindicazione stessa, dovranno essere messi a dimora alberature secondo le indicazioni dellelaborato P 1.2 Relazione Ambientale. Il segno grafico sulle pre­dette tavole di progetto P2 non risulta indicativo dellesatta ubicazione delle alberature rispetto al sedime stradale, ubicazione che dovrà, ove possibile, coincidere con sedi me pubblico e dovrà essere concordata con il Comune in relazione allessenza utilizzata nonché alle caratteristiche della viabilità e dei lotti pri­vati con essa confinante.