Art. 33 – Area normativa Mobilità: viabilità e fasce di rispetto.

  1.          Definizione

L'area normativa comprende la viabilità e le infrastrutture per la mobilità principale esistenti e di progetto e le relative fasce di rispetto indicate nelle Tavole Planimetria delle regole in scala 1:2000, nonché nella Tav. P.6 "Viabilità".

Per le fasce di rispetto a protezione dei nastri stradali, qualora non individuati in cartografia di Piano, si applica la normativa prevista all'articolo 27 della Legge Regionale 56/77 e s.m.i. e dal D.Lgs n. 285 del 30/04/1992 e s.m.i. "Nuovo Codice della Strada" e relativo Regolamento approvato con D.P.R. n. 495 del 16/12/1992 e s.m.i.

  2.          Obiettivi

Obiettivi del Piano sono:

– Realizzazione del sistema principale di circolazione esterna;

– Miglioramento degli scambi tra rete viaria principale e rete locale;

La realizzazione del sistema principale di circolazione è propedeutica agli interventi di riqualificazione degli assi, entro i centri abitati, con flussi diminuiti.

  3.          Prescrizioni generali 

Le carreggiate della nuova viabilità urbana, extraurbana e/o interna alle aree di nuovo impianto (residenziali, a servizi pubblici, turistico-ricettivi, produttivi o commerciali) dovranno essere adeguate alle caratteristiche dimensionali definite dal D.M. delle Infrastrutture e  dei Trasporti del 5/11/2001 e s.m. ed i.

Le tavole di Piano Planimetrie delle regole e nella Tav. P.6 "Viabilità" indicano:

        le aree per la viabilità;

        i percorsi ciclopedonali di maggiore interesse territoriale;

        la viabilità minore di progetto;

        la fascia di rispetto a tutela della viabilità principale esistenti e di progetto.

Le aree per la viabilità comprendono gli spazi da dedicare alla circolazione veicolare.

In sede di progettazione tali aree possono subire, per motivate esigenze, lievi modificazioni finalizzate agli obiettivi dell'infrastruttura. Tali modificazioni non costituiscono variante al P.R.G.C..

I percorsi pedonali e ciclabili individuati indicano la rete principale; il percorso definitivo dovrà essere definito in sede di progettazione.

Le opere di urbanizzazione dovranno essere concordate con gli Uffici competenti in maniera preliminare, tenendo conto dei fabbisogni documentati.

Per quanto riguarda le recinzioni:

        se localizzate lungo il limite delle fasce di rispetto, devono essere realizzate con le caratteristiche previste dalle singole aree normative;

 


        se localizzate all’interno delle fasce di rispetto, lungo strade esistenti, devono essere posizionate ad almeno 1,50 mt dalla strada esistente, devono essere costituite da cordolo avente altezza massima 0,20 mt di e soprastante cancellata a giorno/rete metallica con altezza massima 1,30 mt o rete metallica e pali infissi nel terreno avente altezza massima 1,50 mt, e devono essere realizzate a titolo precario con un atto nella quale il proprietario si impegna alla completa rimozione a propria cura e spese entro 30 giorni dalla semplice richiesta dell’Amministrazione Comunale;

        se localizzate all’interno delle fasce di rispetto, lungo strade non esistenti ma previste nel P.R.G.C., devono essere costituite da cordolo avente altezza massima 0,20 mt di e soprastante cancellata a giorno/rete metallica con altezza massima 1,30 mt o rete metallica e pali infissi nel terreno avente altezza massima 1,50 mt, e devono essere realizzate a titolo precario con un atto nella quale il proprietario si impegna alla completa rimozione a propria cura e spese entro 30 giorni dalla semplice richiesta dell’Amministrazione Comunale.

La formazione di qualsiasi tipologia di recinzione, è consentita previo parere degli organi competenti secondo le prescrizioni previste per l'AN di riferimento.

  4.          Fascia di rispetto

Il “Regolamento del nuovo Codice della Strada” approvato con D.P.R. n. 495 del 16/12/1992 e s.m.i. stabilisce le fasce di rispetto minime da rispettare in funzione  della classificazione delle strade e del perimetro del centro abitato.

All’interno del centro abitato l’arretramento minimo per l’edificazione è pari a mt. 5,00.

All’esterno del centro abitato per le tipologie di strada:

        “A – Autostrada” le relative fasce di rispetto minime, così come individuate nella Tav. P.6 "Viabilità", sono pari a mt. 60,00;

        “C – Strada Extraurbane secondarie: strada ad un’unica carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia e banchine” le relative fasce di rispetto minime, così come individuate nella Tav. P.6 "Viabilità", sono pari a mt. 30,00 per le zone non edificabili e mt. 10,00 per le zone edificabili o trasformabili; ad eccezione per l’ambito ricadente nel P.I.P.–Piano per gli Insediamenti Produttivi- ubicato in Località Cascina Beatrice ove le fasce di rispetto sono pari a mt. 30,00 per le zone non edificabili e mt. 20,00 per le zone edificabili o trasformabili.

        “F – Strada Extraurbane locale” nelle quali ricadono tutte le rimanenti strade presenti nel territorio comunale esterne al centro abitato, le relative fasce di rispetto (alcune delle quali a titolo esemplificativo cartografate) sono pari a mt. 20,00 per le zone non edificabili e mt. 10,00 per le zone edificabili o trasformabili.

Nelle fasce di rispetto stradale è vietata ogni nuova edificazione ad uso residenziale, produttivo, industriale, artigianale e commerciale.

All'interno della fascia di rispetto sono ammesse le stazioni di servizio, e le attrezzature connesse alla mobilità quali le pensiline per la fermata degli autobus, percorsi pedonali e ciclabili, piantumazioni e sistemazioni a verde, conservazione dello stato di natura o delle coltivazioni agricole, parcheggi pubblici e di uso pubblico, nonché gli interventi ammessi dall'articolo 27 e dall'articolo 29 della L.R. 56/77 e s.m.i., ed infine impianti ed infrastrutture per la trasformazione ed il trasporto dell'energia, nonché le attrezzature di rete per la erogazione di pubblici servizi.

 

 

 


Nelle fasce di rispetto delle strade sono ammessi anche la realizzazione di corsie di servizio e attrezzature stradali.

Il progetto preliminare dell'infrastruttura precisa gli assetti per le aree della fascia di rispetto non occupati dalla viabilità.

Le aree comprese nelle fasce o aree di rispetto e di protezione dei nastri stradali possono essere computate, ai fini della edificabilità nelle aree limitrofe.

  5.          Edifici esistenti

Sugli edifici rurali, ad uso residenziale esistenti regolarmente assentiti di proprietà privata nelle fasce di rispetto stradale,  sono ammessi i seguenti interventi  come descritti all'articolo "6 – Tipi di intervento" delle N.T.A.:

manutenzione ordinaria e manutenzione straordinaria e demolizione ed aumenti di volume non superiori al 20% del volume preesistente, per sistemazioni igieniche o tecniche; gli ampliamenti dovranno avvenire sul lato opposto a quello dell'infrastruttura viaria da salvaguardare.

  6.          Distributori carburante

All'interno delle fasce di rispetto stradali possono essere installati impianti stradali di distribuzione carburanti per autotrazione riconducibili a stazioni di rifornimento e stazioni di servizio nel rispetto della specifica normativa vigente in materia e precisamente : D.Lgs. 11/02/1998 n. 32, D.Lgs. 08/09/1999 n. 346, D.G.R. 01/03/2000 n. 46-29536, D.G.R. 31/01/2000 n. 48-29266, L.R. n. 14 del 31/05/2004, D.G.R. 07/07/2008 n. 35-9132, D.G.R. 16/11/2009 n. 46-12577e D.G.R. 06/06/2011 n. 21-2138.

Ogni impianto può realizzare edifici per un massimo di 300 mq. SUL per attività connesse, officine di lavaggio o riparazione. Attività commerciali e pubblici esercizi non possono superare la quota del 30% della SUL totale.

Ogni intervento di edificazione e di adeguamento degli edifici esistenti è subordinato a convenzione.

  7.          Modalità di attuazione

Gli interventi infrastrutturali si attuano con progetti comprendenti anche più stralci attuativi, per definire l'assetto dell'insieme dell'infrastruttura e le connessioni e gli elementi di continuità con le aree circostanti.