1. Definizione
L'area normativa comprende i nuclei
antichi dell'insediamento: Baraggioni, Borgomanero, Motto Florio, Santa
Cristina (due ambiti separati), Santa Croce, Santo Stefano, Vergano Novarese.
L'area normativa è classificata "zona
A" (parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano
carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni
di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte
integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi) ai sensi del D.M.
1444/68 e "zona di recupero" ai sensi dell'articolo 27 L. 457/78.
L'area normativa deve essere
considerata come a rischio archeologico e pertanto gli interventi sono
soggetti ai disposti di cui all'art. 13 "Tutela archeologica" delle
N.T.A..
2. Obiettivi
Obiettivi sono:
–
Tutela e valorizzazione dell'impianto
storico dei Nuclei di antico impianto;
–
Tutela e valorizzazione degli edifici
di interesse storico/ testimoniale;
–
Recupero ed adeguamento degli spazi
alle esigenze degli abitanti e delle attività con modalità compatibili;
–
Tutela e valorizzazione degli elementi
minori di interesse storico/testimoniale;
–
Valorizzazione dello spazio pubblico dei
Nuclei di antico impianto;
–
Valorizzazione dello spazio scoperto dei
Nuclei di antico impianto.
3. Indirizzi di intervento
territoriali
L'indirizzo per l'area normativa è
Tutela e Valorizzazione.
Regole per l'area normativa sono le
seguenti:
Sono subordinati alla cessione gratuita
all'Amministrazione Comunale delle aree per parcheggi nella misura minima così
come stabilita dall'articolo 21 L.R. 56/77 e s.m.e i. gli interventi di:
–
ristrutturazione edilizia;
–
demolizione e ricostruzione;
–
ricostruzione;
–
le variazioni d'uso, anche senza opere,
se comportanti un incremento del fabbisogno.
Su giudizio dell'Amministrazione
Comunale è ammessa la monetizzazione sostitutiva alla concessione o
asservimento di aree per servizi con esplicito richiamo a quanto indicato
all’art. 7.
4.Documenti del piano
Il Piano indica gli effetti
planimetrici delle proprie direttive e prescrizioni per l'area normativa:
–
le destinazioni d'uso nella tavola P.3
"Planimetria delle regole del nucleo cittadino di antico impianto";
–
le destinazioni d'uso nella tavola
P.5 "Planimetria delle regole dei
nuclei antichi frazionali";
–
le modificazioni dell'assetto fisico
nella tavola P.2 "Planimetria delle modificazioni edilizie del nucleo
cittadino di antico impianto";
–
le modificazioni dell'assetto fisico
nella tavola P.4 "Planimetria delle modificazioni edilizie dei nuclei
antichi frazionali".
5. Destinazioni d'uso
L'indicazione delle destinazioni d'uso urbanistiche per ogni
area è riportata nella tavola P.3 "Planimetria delle regole del
nucleo cittadino di antico impianto" in scala 1:1.000 e nella tavola P.5 "Planimetria delle regole dei nuclei
antichi frazionali" in scala 1:1.000.
5.1
Nelle aree Residenza ed attività
compatibili la residenza è l'attività principale; sono ammesse le attività per
la ristorazione e pubblici esercizi, gli esercizi commerciali di vicinato, le
attività ricettive, le attività artigianali di servizio (attività artigianali
di ridotte dimensioni e non moleste) le attività di sportello, agenzie
(turistiche, immobiliari, bancarie, assicurative, ecc…), attività d'ufficio e
direzionali, studi professionali, attività per lo spettacolo, il tempo libero,
l'istruzione, la cultura, la pratica sportiva e la cura personale ai piani
interrati, terra e primi.
5.2
Le aree Attrezzature sono destinate ad
Attività di servizi - attrezzature (a, i, is, r, s, t), così come definite
dagli artt. 21 e 22 della L.R. 56/77 e s. m. e i. e, nel dettaglio così
riportate:
a)
istruzione;
a)
attrezzature
di interesse comune (attività culturali, sociali, assistenziali, sanitarie,
amministrative, per pubblici servizi – uffici P.T., protezione civile – ed altre);
r) attrezzature di interesse comune
(attrezzature religiose, oratori);
t) attrezzature di interesse comune
(impianti tecnologici);
s) attrezzature sportive (aree per
attrezzature edificate).
5.3
Le aree Verde pubblico sono destinate ad
Attività di servizi - parco, gioco e giardini, spazi pubblici alberati (ambiti
a verde).(v).
5.4
Le aree Parcheggi pubblici sono destinate
ad Attività di servizi - parcheggi pubblici e di uso pubblico.(p).
5.5
Nelle aree Uffici, gli uffici (attività di
sportello, agenzie turistiche, immobiliari, bancarie, assicurative ecc,
attività d'ufficio e direzionali, studi professionali) sono l'attività
principale; sono ammesse:
-
residenze;
-
le attività per la ristorazione e pubblici
esercizi, gli esercizi commerciali di vicinato, le attività ricettive, le
attività artigianali di servizio, (attività artigianali di ridotte dimensioni e
non moleste), le attività per lo spettacolo, il tempo libero, l'istruzione, la
cultura, la pratica sportiva e la cura personale ai piani interrati, terra e primi;
5.6
Le aree Verde privato sono destinate a
verde privato con funzioni di supporto all'attività principale.
5.7
Gli Assi urbani sono così definiti:
a
Borgomanero:
-
da Piazza XXV Aprile, Corso Garibaldi,
Piazza Martiri della Libertà, Corso Roma a Piazza XX Settembre;
-
da Piazza Mazzini, Corso Mazzini, Piazza
Martiri della Libertà, Corso Cavour, fino a Viale Marazza;
-
da Viale Don Minzoni fino a Piazza Mora e
Gibin;
-
da via Gramsci, via De Amicis, via Rosmini
fino a Piazza XX Settembre;
-
da via S.S. Trinità, via Montegrappa fino a
via San Francesco.
Negli assi urbani sono
ammesse le seguenti destinazioni:
Residenza, Attività di
servizi con rif. all'agli artt. 21 e 22 della L.R. 56/77 e succ. m. e i.
Le attività di
ristorazione e pubblici esercizi, gli esercizi commerciali di vicinato, le
attività ricettive, le attività artigianali di servizio (attività artigianali
di ridotte dimensioni e non moleste) le attività di sportello, agenzie
(turistiche, immobiliari, bancarie, assicurative, ecc…), attività d'ufficio e
direzionali, studi professionali, attività per lo spettacolo, il tempo libero,
l'istruzione, la cultura, la pratica sportiva e la cura personale ai piani
interrati terra e primi.
le attività
commerciali, ai piani interrati, terra e primi, con le seguenti tipologie:
M-SAM 1 (media struttura di vendita con offerta alimentare e/o mista) – con
superficie di vendita da 251 a 400 mq.; M-SE 1 (media struttura di vendita con
offerta extra alimentare) con superficie di vendita da 251 a 400 mq.; M –CC
(Medie strutture di vendita in Centri commerciali)con superficie di vendita da
251 a 2500 mq..
5.8
Le Corti passanti individuate nel nucleo
cittadino di antico impianto, sono corti per cui è obiettivo istituire il
pubblico passaggio; una volta regolamentato l'uso pubblico le corti passanti
assumono le destinazioni possibili per gli assi urbani.
6. Interventi sugli spazi
scoperti
6.1 Le
regole generali sullo spazio urbano di interesse storico sono descritte
nell'articolo "40 –
Configurazione e materiali per gli interventi sugli edifici dei nuclei di
antico impianto ed in ambiti di interesse Storico/Testimoniale" delle
N.T.A. .
Le
tavole P.2 "Planimetria delle modificazioni edilizie dei
nucleo cittadino di antico impianto" in scala 1:1.000 e P.4
"Planimetria delle modificazioni edilizie dei nuclei antichi
frazionali", in scala 1:1.000, individuano le categorie degli spazi
scoperti, da cui derivano gli interventi ammessi.
giardini storici
Aree
di verde urbano con presenza di essenze pregiate e spesso frutto di un preciso
disegno da tutelare e valorizzare.
Gli
interventi debbono prestare particolare attenzione alla valorizzazione della
configurazione storica dello spazio dei giardini. È vietata la realizzazione di
manufatti, edifici di supporto, tettoie e recinzioni.
corti da qualificare
Spazi
privati di supporto degli edifici, da qualificare.
Gli
spazi possono essere pavimentati e non possono essere suddivisi con alcun tipo
di recinzione.
Particolare
attenzione va tenuta nel caso di rimodellazioni del suolo: sono vietati muri di
contenimento.
Gli
interventi debbono prestare particolare attenzione alla valorizzazione della
configurazione storica dello spazio delle corti e del verde.
Esclusivamente
nel sottosuolo è possibile procedere alla realizzazione di ricoveri per
autovetture. La richiesta di tali interventi deve essere corredata da una
specifica indagine di tipo archeologico finalizzata a verificare la non
esistenza di tracce testimoniali dell'antico insediamento romano e del borgo
franco.
cortili
Spazi
privati di supporto degli edifici, da qualificare.
Gli
spazi possono essere pavimentati e non possono essere suddivisi con alcun tipo
di recinzione.
È
possibile procedere alla ricostruzione o realizzazione di ricoveri per
autovetture in superficie, nel sottosuolo, nonché di quanto indicato
all'articolo "39 – Classificazione degli edifici di interesse
Storico/Testimoniale dei nuclei di antico impianto" comma 5, ultimo
capoverso, e comma 6, ultimo capoverso.
Nel
caso di realizzazioni nel sottosuolo la richiesta deve essere corredata da una
specifica indagine di tipo archeologico finalizzata a verificare la non
esistenza di tracce testimoniali dell'antico insediamento romano e del borgo
franco.
orti e giardini
Aree
a verde da tutelare e valorizzare; da mantenere in linea di massima permeabili
per orti, giardini, prati.
Possono
essere suddivisi con siepi e con recinzioni costituite da rete metallica
interposta a siepe di altezza massima di mt. 1,50.
In
coerenza con l'uso principale, il 10% di ogni lotto può essere
impermeabilizzato ed utilizzato per il parcheggio e la sosta di autovetture;
per tale quota sono ammessi altresì manufatti per il ricovero di autovetture.
spazi per la mobilità
Aree
confermate per la mobilità; si tratta delle uniche aree dove è ammesso l'uso
dell'asfalto.
6.2 Interventi sugli edifici esistenti
Il
P.R.G.C. classifica gli edifici secondo la permanenza dell'impianto originario
ed il valore testimoniale. Gli interventi ammessi sono attribuiti per categorie
e parti di edifici, definite per classi di "Modificazione edilizia".
Le
tavole P.2 "Planimetria delle modificazioni edilizie del
nucleo cittadino di antico impianto” e P.4 "Planimetria delle
modificazioni edilizie dei nuclei antichi frazionali", individuano,
le categorie di Modificazioni edilizia, da cui derivano gli interventi ammessi.
I
manufatti non rappresentati nella citata planimetria o senza propria
individuazione di "Modificazione edilizia" poiché coperti dalla sola
indicazione di "Spazio scoperto" sono equiparati, se regolarmente
assentiti, agli "Edifici di supporto" di cui all'articolo "39 –
Classificazione degli edifici di interesse Storico/Testimoniale dei nuclei di
antico impianto" delle N.T.A. e "Manufatti per il ricovero di
autovetture" di cui all'articolo "40 – Configurazione e materiali per
gli interventi sugli edifici dei nuclei di antico impianto ed in ambiti di
interesse Storico/Testimoniale" delle N.T.A..
I
manufatti segnalati come "superfetazioni edilizie" sono passibili dei
soli interventi di manutenzione ordinaria e demolizione.
6.3 Interventi edificatori pubblici di
ricomposizione dello spazio urbano
Il P.R.G.C.
ha individuato quale spazio pubblico per interventi edificatori di
ricomposizione della continuità della cortina edilizia, l'area di proprietà
comunale contigua al Municipio.
La
destinazione è Servizi – attrezzature di interesse comune.
L'edificazione
dovrà creare una cortina edilizia continua e rispettare, per quanto riguarda l'altezza,
gli allineamenti con gli edifici contigui tenendo come altezza massima il
Municipio.
La
superficie coperta dovrà essere pari al 50% della superficie destinata alla
ricomposizione dello spazio urbano e l'indice massimo edificabile è pari a 1,7 mq./mq..
6.4 Procedura abilitativa degli interventi
nel nucleo cittadino di antico impianto
Gli
interventi sono assentiti mediante titolo abilitativo singolo come disposto
dalle norme vigenti in materia.
Su
edifici classificati con la Modificazione edilizia 7, che ammette interventi di
ristrutturazione edilizia B su tutte le componenti dell'edificio, è possibile,
mediante piano attuativo (P.d.R.) di iniziativa privata, ai sensi degli artt.
39, 41 bis e 43 della L.R. 56/77 e s.m.i., promuovere un intervento complessivo
di "riplasmazione dei volumi", con quantità pari al volume esistente,
a condizione che non producano edifici che contrastano con la connotazione
tipologica del Borgofranco e non modifichino le percezioni visive dell'insieme,
demandando la valutazione di detti interventi alla Commissione del Paesaggio
prevista dalla normativa vigente.
Il
nuovo P.R.G.C. conferma le previsioni
dei piani attuativi vigenti sino alla data della loro scadenza. Dopo tale data
troverà applicazione la disciplina normativa in cui ricadono i singoli lotti.
6.5 Procedura abilitativa degli interventi
nei nuclei antichi frazionali
Gli
interventi sono assentiti mediante titolo abilitativo singolo come disposto
dalle norme vigenti in materia.
Su
edifici classificati con la Modificazione edilizia 7, che ammette interventi di
ristrutturazione edilizia B su tutte le componenti dell'edificio, è possibile,
mediante piano attuativo (P.d.R.) di iniziativa privata, ai sensi degli artt.
39, 41 bis e 43 della L.R. 56/77 e s.m.i., promuovere un intervento complessivo
di "riplasmazione dei volumi", con quantità pari al volume esistente,
a condizione che non modifichino le percezioni visive dell'insieme demandando
la valutazione di detti interventi alla Commissione per il Paesaggio prevista
dalla normativa vigente.
Il
nuovo P.R.G.C. conferma le previsioni
dei piani attuativi vigenti sino alla data della loro scadenza. Dopo tale data
troverà applicazione la disciplina normativa in cui ricadono i singoli lotti