Art. 19 – Area normativa

Nuclei di antico impianto.

1. Definizione

L'area normativa comprende i nuclei antichi dell'insediamento: Baraggioni, Borgomanero, Motto Florio, Santa Cristina (due ambiti separati), Santa Croce, Santo Stefano, Vergano Novarese.

L'area normativa è classificata "zona A" (parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestano carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi) ai sensi del D.M. 1444/68 e "zona di recupero" ai sensi dell'articolo 27 L. 457/78.

L'area normativa deve essere considerata come a rischio archeologico e pertanto gli interventi sono soggetti ai disposti di cui all'art. 13 "Tutela archeologica" delle N.T.A..

2. Obiettivi

Obiettivi sono:

      Tutela e valorizzazione dell'impianto storico dei Nuclei di antico impianto;

      Tutela e valorizzazione degli edifici di interesse storico/ testimoniale;

      Recupero ed adeguamento degli spazi alle esigenze degli abitanti e delle attività con modalità compatibili;

      Tutela e valorizzazione degli elementi minori di interesse storico/testimoniale;

      Valorizzazione dello spazio pubblico dei Nuclei di antico impianto;

      Valorizzazione dello spazio scoperto dei Nuclei di antico impianto.

3. Indirizzi di intervento territoriali

L'indirizzo per l'area normativa è Tutela e Valorizzazione.

Regole per l'area normativa sono le seguenti:

Sono subordinati alla cessione gratuita all'Amministrazione Comunale delle aree per parcheggi nella misura minima così come stabilita dall'articolo 21 L.R. 56/77 e s.m.e i. gli interventi di:

        ristrutturazione edilizia;

        demolizione e ricostruzione;

        ricostruzione;

        le variazioni d'uso, anche senza opere, se comportanti un incremento del fabbisogno.

Su giudizio dell'Amministrazione Comunale è ammessa la monetizzazione sostitutiva alla concessione o asservimento di aree per servizi con esplicito richiamo a quanto indicato all’art. 7.


4.Documenti del piano

Il Piano indica gli effetti planimetrici delle proprie direttive e prescrizioni per l'area normativa:

        le destinazioni d'uso nella tavola P.3 "Planimetria delle regole del nucleo cittadino di antico impianto";

        le destinazioni d'uso nella tavola P.5  "Planimetria delle regole dei nuclei antichi frazionali";

        le modificazioni dell'assetto fisico nella tavola P.2 "Planimetria delle modificazioni edilizie del nucleo cittadino di antico impianto";

        le modificazioni dell'assetto fisico nella tavola P.4 "Planimetria delle modificazioni edilizie dei nuclei antichi frazionali".

5. Destinazioni d'uso

L'indicazione delle destinazioni d'uso urbanistiche per ogni area è riportata nella tavola P.3 "Planimetria delle regole del nucleo cittadino di antico impianto" in scala 1:1.000 e nella tavola P.5  "Planimetria delle regole dei nuclei antichi frazionali" in scala 1:1.000.

5.1        Nelle aree Residenza ed attività compatibili la residenza è l'attività principale; sono ammesse le attività per la ristorazione e pubblici esercizi, gli esercizi commerciali di vicinato, le attività ricettive, le attività artigianali di servizio (attività artigianali di ridotte dimensioni e non moleste) le attività di sportello, agenzie (turistiche, immobiliari, bancarie, assicurative, ecc…), attività d'ufficio e direzionali, studi professionali, attività per lo spettacolo, il tempo libero, l'istruzione, la cultura, la pratica sportiva e la cura personale ai piani interrati, terra e primi.

5.2        Le aree Attrezzature sono destinate ad Attività di servizi - attrezzature (a, i, is, r, s, t), così come definite dagli artt. 21 e 22 della L.R. 56/77 e s. m. e i. e, nel dettaglio così riportate:

a)               istruzione;

a)               attrezzature di interesse comune (attività culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, per pubblici servizi – uffici P.T., protezione civile – ed altre);

r)            attrezzature di interesse comune (attrezzature religiose, oratori);

t)            attrezzature di interesse comune (impianti tecnologici);

s)            attrezzature sportive (aree per attrezzature edificate).

5.3        Le aree Verde pubblico sono destinate ad Attività di servizi - parco, gioco e giardini, spazi pubblici alberati (ambiti a verde).(v).

5.4        Le aree Parcheggi pubblici sono destinate ad Attività di servizi - parcheggi pubblici e di uso pubblico.(p).

5.5        Nelle aree Uffici, gli uffici (attività di sportello, agenzie turistiche, immobiliari, bancarie, assicurative ecc, attività d'ufficio e direzionali, studi professionali) sono l'attività principale; sono ammesse:

-          residenze;

-          le attività per la ristorazione e pubblici esercizi, gli esercizi commerciali di vicinato, le attività ricettive, le attività artigianali di servizio, (attività artigianali di ridotte dimensioni e non moleste), le attività per lo spettacolo, il tempo libero, l'istruzione, la cultura, la pratica sportiva e la cura personale ai piani interrati, terra e primi;

5.6        Le aree Verde privato sono destinate a verde privato con funzioni di supporto all'attività principale.


5.7        Gli Assi urbani sono così definiti:

      a Borgomanero:

-          da Piazza XXV Aprile, Corso Garibaldi, Piazza Martiri della Libertà, Corso Roma a Piazza XX Settembre;

-          da Piazza Mazzini, Corso Mazzini, Piazza Martiri della Libertà, Corso Cavour, fino a Viale Marazza;

-          da Viale Don Minzoni fino a Piazza Mora e Gibin;

-          da via Gramsci, via De Amicis, via Rosmini fino a Piazza XX Settembre;

-          da via S.S. Trinità, via Montegrappa fino a via San Francesco.

Negli assi urbani sono ammesse le seguenti destinazioni:

Residenza, Attività di servizi con rif. all'agli artt. 21 e 22 della L.R. 56/77 e succ. m. e i.

Le attività di ristorazione e pubblici esercizi, gli esercizi commerciali di vicinato, le attività ricettive, le attività artigianali di servizio (attività artigianali di ridotte dimensioni e non moleste) le attività di sportello, agenzie (turistiche, immobiliari, bancarie, assicurative, ecc…), attività d'ufficio e direzionali, studi professionali, attività per lo spettacolo, il tempo libero, l'istruzione, la cultura, la pratica sportiva e la cura personale ai piani interrati terra e primi.

le attività commerciali, ai piani interrati, terra e primi, con le seguenti tipologie: M-SAM 1 (media struttura di vendita con offerta alimentare e/o mista) – con superficie di vendita da 251 a 400 mq.; M-SE 1 (media struttura di vendita con offerta extra alimentare) con superficie di vendita da 251 a 400 mq.; M –CC (Medie strutture di vendita in Centri commerciali)con superficie di vendita da 251 a 2500 mq..

5.8        Le Corti passanti individuate nel nucleo cittadino di antico impianto, sono corti per cui è obiettivo istituire il pubblico passaggio; una volta regolamentato l'uso pubblico le corti passanti assumono le destinazioni possibili per gli assi urbani.

6. Interventi sugli spazi scoperti 

6.1    Le regole generali sullo spazio urbano di interesse storico sono descritte nell'articolo "40 – Configurazione e materiali per gli interventi sugli edifici dei nuclei di antico impianto ed in ambiti di interesse Storico/Testimoniale" delle N.T.A. .

Le tavole P.2 "Planimetria delle modificazioni edilizie dei nucleo cittadino di antico impianto" in scala 1:1.000 e P.4 "Planimetria delle modificazioni edilizie dei nuclei antichi frazionali", in scala 1:1.000, individuano le categorie degli spazi scoperti, da cui derivano gli interventi ammessi.

giardini storici

Aree di verde urbano con presenza di essenze pregiate e spesso frutto di un preciso disegno da tutelare e valorizzare.

Gli interventi debbono prestare particolare attenzione alla valorizzazione della configurazione storica dello spazio dei giardini. È vietata la realizzazione di manufatti, edifici di supporto, tettoie e recinzioni.

corti da qualificare   

Spazi privati di supporto degli edifici, da qualificare.

Gli spazi possono essere pavimentati e non possono essere suddivisi con alcun tipo di recinzione.

Particolare attenzione va tenuta nel caso di rimodellazioni del suolo: sono vietati muri di contenimento.

Gli interventi debbono prestare particolare attenzione alla valorizzazione della configurazione storica dello spazio delle corti e del verde.

Esclusivamente nel sottosuolo è possibile procedere alla realizzazione di ricoveri per autovetture. La richiesta di tali interventi deve essere corredata da una specifica indagine di tipo archeologico finalizzata a verificare la non esistenza di tracce testimoniali dell'antico insediamento romano e del borgo franco.

cortili

Spazi privati di supporto degli edifici, da qualificare.

Gli spazi possono essere pavimentati e non possono essere suddivisi con alcun tipo di recinzione.

È possibile procedere alla ricostruzione o realizzazione di ricoveri per autovetture in superficie, nel sottosuolo, nonché di quanto indicato all'articolo "39 – Classificazione degli edifici di interesse Storico/Testimoniale dei nuclei di antico impianto" comma 5, ultimo capoverso, e comma 6, ultimo capoverso.

Nel caso di realizzazioni nel sottosuolo la richiesta deve essere corredata da una specifica indagine di tipo archeologico finalizzata a verificare la non esistenza di tracce testimoniali dell'antico insediamento romano e del borgo franco.

orti e giardini

Aree a verde da tutelare e valorizzare; da mantenere in linea di massima permeabili per orti, giardini, prati.

Possono essere suddivisi con siepi e con recinzioni costituite da rete metallica interposta a siepe di altezza massima di mt. 1,50.

In coerenza con l'uso principale, il 10% di ogni lotto può essere impermeabilizzato ed utilizzato per il parcheggio e la sosta di autovetture; per tale quota sono ammessi altresì manufatti per il ricovero di autovetture.

spazi per la mobilità

Aree confermate per la mobilità; si tratta delle uniche aree dove è ammesso l'uso dell'asfalto.

 

6.2 Interventi sugli edifici esistenti

Il P.R.G.C. classifica gli edifici secondo la permanenza dell'impianto originario ed il valore testimoniale. Gli interventi ammessi sono attribuiti per categorie e parti di edifici, definite per classi di "Modificazione edilizia".

Le tavole P.2 "Planimetria delle modificazioni edilizie del nucleo cittadino di antico impianto” e P.4 "Planimetria delle modificazioni edilizie dei nuclei antichi frazionali", individuano, le categorie di Modificazioni edilizia, da cui derivano gli interventi ammessi.

I manufatti non rappresentati nella citata planimetria o senza propria individuazione di "Modificazione edilizia" poiché coperti dalla sola indicazione di "Spazio scoperto" sono equiparati, se regolarmente assentiti, agli "Edifici di supporto" di cui all'articolo "39 – Classificazione degli edifici di interesse Storico/Testimoniale dei nuclei di antico impianto" delle N.T.A. e "Manufatti per il ricovero di autovetture" di cui all'articolo "40 – Configurazione e materiali per gli interventi sugli edifici dei nuclei di antico impianto ed in ambiti di interesse Storico/Testimoniale" delle N.T.A..

I manufatti segnalati come "superfetazioni edilizie" sono passibili dei soli interventi di manutenzione ordinaria e demolizione.


6.3 Interventi edificatori pubblici di ricomposizione dello spazio urbano

Il P.R.G.C. ha individuato quale spazio pubblico per interventi edificatori di ricomposizione della continuità della cortina edilizia, l'area di proprietà comunale contigua al Municipio.

La destinazione è Servizi – attrezzature di interesse comune.

L'edificazione dovrà creare una cortina edilizia continua e rispettare, per quanto riguarda l'altezza, gli allineamenti con gli edifici contigui tenendo come altezza massima il Municipio.

La superficie coperta dovrà essere pari al 50% della superficie destinata alla ricomposizione dello spazio urbano e l'indice massimo edificabile è pari a 1,7 mq./mq..

6.4 Procedura abilitativa degli interventi nel nucleo cittadino di antico impianto

Gli interventi sono assentiti mediante titolo abilitativo singolo come disposto dalle norme vigenti in materia.

Su edifici classificati con la Modificazione edilizia 7, che ammette interventi di ristrutturazione edilizia B su tutte le componenti dell'edificio, è possibile, mediante piano attuativo (P.d.R.) di iniziativa privata, ai sensi degli artt. 39, 41 bis e 43 della L.R. 56/77 e s.m.i., promuovere un intervento complessivo di "riplasmazione dei volumi", con quantità pari al volume esistente, a condizione che non producano edifici che contrastano con la connotazione tipologica del Borgofranco e non modifichino le percezioni visive dell'insieme, demandando la valutazione di detti interventi alla Commissione del Paesaggio prevista dalla normativa vigente.

Il nuovo P.R.G.C. conferma le previsioni dei piani attuativi vigenti sino alla data della loro scadenza. Dopo tale data troverà applicazione la disciplina normativa in cui ricadono i singoli lotti.

6.5 Procedura abilitativa degli interventi nei nuclei antichi frazionali

Gli interventi sono assentiti mediante titolo abilitativo singolo come disposto dalle norme vigenti in materia.

Su edifici classificati con la Modificazione edilizia 7, che ammette interventi di ristrutturazione edilizia B su tutte le componenti dell'edificio, è possibile, mediante piano attuativo (P.d.R.) di iniziativa privata, ai sensi degli artt. 39, 41 bis e 43 della L.R. 56/77 e s.m.i., promuovere un intervento complessivo di "riplasmazione dei volumi", con quantità pari al volume esistente, a condizione che non modifichino le percezioni visive dell'insieme demandando la valutazione di detti interventi alla Commissione per il Paesaggio prevista dalla normativa vigente.

Il nuovo P.R.G.C. conferma le previsioni dei piani attuativi vigenti sino alla data della loro scadenza. Dopo tale data troverà applicazione la disciplina normativa in cui ricadono i singoli lotti