1. Principi delle
regole per interventi sugli edifici esistenti
Gli
interventi sugli edifici dei nuclei di antico impianto sono regolati in modo
puntuale, per categorie e parti di edifici.
2. Categorie degli
edifici e Modificazioni edilizie
Le
categorie degli edifici sono:
–
Edifici vincolati per il particolare
interesse pubblico, con Modificazione edilizia 1; edifici vincolati per il
particolare valore testimoniale e l'interesse pubblico alla tutela;
–
Edifici di particolare rilevanza storica,
con Modificazione edilizia 2; palazzi e ville da tutelare e valorizzare per i
caratteri ancora visibili;
–
Edifici di valore storico – documentario,
con Modificazione edilizia 3; edifici segnalati per collocazione urbana e
caratteri propri;
–
Edifici di valore storico – documentario da
adeguare, con Modificazione edilizia 4; edifici segnalati per collocazione
urbana e caratteri propri da adeguare;
–
Edifici di interesse documentario da
adeguare, con Modificazione edilizia 5;edifici che, per collocazione urbana,
sono passibili di interventi finalizzati al recupero del piano terra per
attività commerciali ed al servizio della città;
–
Edifici recenti o privi di interesse
documentario, con Modificazione edilizia 6; edifici storici che per le
successive modificazioni hanno perso i caratteri di interesse documentario;
edifici recenti in ambiente storico;
–
Edifici recenti con configurazione estranea
all'ambiente urbano con Modificazione edilizia 7; edifici recenti con
proporzioni estranee all'ambiente storico; edifici storici pesantemente modificati;
–
Chiese, con Modificazione edilizia 1;
edifici di particolare valore testimoniale e di interesse pubblico da tutelare;
–
Edifici con destinazione propria, di
particolare rilevanza storica, con Modificazione edilizia 2; edifici, palazzi e
ville da tutelare e valorizzare per i caratteri ancora visibili;
3. Parti degli edifici
Le
parti degli edifici sono così definite:
Fronte
degli edifici verso spazi pubblici, comprende le fronti e le coperture
(orditura, falde, abbaini, camini e altri elementi accessori) prospettanti su
spazio pubblico ad eccezione del piano terra;
Piano
terra del fronte degli edifici verso spazi pubblici; comprende anche gli
androni di collegamento con spazi di cortile e di giardino privato;
Fronte
degli edifici verso spazi privati comprende le fronti interne, i risvolti, i
raccordi e le coperture (orditura, falde, abbaini);
Interno
dei corpi di fabbrica; comprende gli ambienti delimitati dalle fronti interne
ed esterne.
4. Contenuti delle Modificazioni edilizie
|
Fronte verso spazi pubblici |
Fronte (P.Terra) verso spazi pubblici |
Fronti interni |
Corpo di fabbrica |
Modificazione
edilizia 1 |
Restauro |
Restauro |
Restauro |
Restauro |
Modificazione
edilizia 2 |
Restauro |
Restauro |
Risanamento
conservativo |
Risanamento
conservativo |
Modificazione
edilizia 3 |
Risanamento
conservativo |
Risanamento
conservativo |
Ristrutturazione
edilizia A |
Ristrutturazione
edilizia A |
Modificazione
edilizia 4 |
Risanamento
conservativo |
Risanamento
conservativo |
Ristrutturazione
edilizia A |
Ristrutturazione
edilizia B |
Modificazione
edilizia 5 |
Risanamento
conservativo |
Ristrutturazione
edilizia A |
Ristrutturazione
edilizia A |
Ristrutturazione
edilizia B |
Modificazione
edilizia 6 |
Ristrutturazione
edilizia A |
Ristrutturazione
edilizia A |
Ristrutturazione
edilizia B |
Ristrutturazione
edilizia B |
Modificazione
edilizia 7 |
Ristrutturazione
edilizia B |
Ristrutturazione
edilizia B |
Ristrutturazione
edilizia B |
Ristrutturazione
edilizia B |
5. Definizione
dettagliata degli interventi
Le
definizioni dettagliate degli interventi edilizi di base sono quelle riportate
nella Circolare del Presidente della Giunta Regionale n.5/SG/URB del 27/04/1984.
Per
quanto riguarda gli interventi di "Ristrutturazione edilizia A", e "Ristrutturazione
edilizia B", si prescrive un accurato rilievo anche fotografico, delle
caratteristiche costruttive presenti, con individuazione degli elementi
testimoniali, quali le tipologie delle murature (pietrame, ciottoli, mattoni a
vista, tipo di intonaci ecc.), la presenza di solai di legno, di elementi
lapidei (davanzali, soglie, cornici ecc.), di elementi decorativi (stucchi,
cornici, affreschi, fasce decorative, ferri battuti ecc.) che costituiscono
testimonianza dell'originaria tipologia, anche se manomessa. Gli interventi
dovranno essere valutati ed adattati al mantenimento di tali elementi
testimoniali.
Per
quanto riguarda gli interventi di "Ristrutturazione edilizia A", e "Ristrutturazione
edilizia B" nella "Modificazione edilizia 6" è altresì
consentita, nei casi di documentate condizioni di degrado strutturale, funzionale
o igienico/ambientale, debitamente asseverate da parte del tecnico incaricato,
la "demolizione e ricostruzione" come da allineamenti, sagoma e
sedime preesistenti ai sensi del D.P.R. 380 del 06/06/2001, nell'ambito delle
proprie aree pertinenziali, se classificate quali "cortili", la
formazione di porticati o volumi a un solo piano destinati esclusivamente ai
collegamenti esterni ed agli accessi ai negozi fino ad un massimo del 35% degli
spazi scoperti dei "cortili" esistenti così come individuati in
colore grigio nella Tav. P.2 "Planimetria delle
modificazioni edilizie dei nucleo cittadino di antico impianto" e
nella tavola P.4 "Planimetria delle modificazioni edilizie
dei nuclei antichi frazionali" mentre per le corti da riqualificare
individuate in colore azzurro sulla stessa tavola sono ammessi unicamente gli
interventi previsti al punto 6.1 dell'articolo "19 – Area Normativa Nuclei
di Antico Impianto" punto n. 6 delle N.T.A.. Tali manufatti devono per le
caratteristiche costruttive ed i materiali previsti, salvaguardare i caratteri
edilizi esistenti ed armonizzarsi con i medesimi.
6. Contenuti specifici
delle Modificazioni edilizie
Al
piano terreno dei fronti verso spazi pubblici e corti passanti ove è consentita
la Ristrutturazione edilizia, la realizzazione di tamponamenti o nuove aperture
potranno essere attuati solo qualora non comportino modifiche ai rapporti
pieni/vuoti dei prospetti ed è ammessa esclusivamente con un progetto di
insieme per il riordino dell'intero fronte, con il confronto degli allineamenti
e delle proporzioni con i fronti contigui.
Verso
spazi pubblici è vietata la realizzazione di aperture per locali dedicati al
ricovero di autovetture.
Negli
interventi di Ristrutturazione edilizia è ammessa la realizzazione di soppalchi
e l'incremento della SUL esistente solo all'interno della sagoma volumetrica
esistente.
Al
fine del riuso residenziale degli edifici di supporto un tempo relativi alle
attività agricole (stalle, fienili, casseri), purché in muratura, individuati
dal Piano con apposito perimetro di edificio ma sprovvisti di una propria
classificazione di Modificazione edilizia sono modificabili con interventi di
Ristrutturazione edilizia B nella quale è da ricomprendersi la
"demolizione e ricostruzione" ai sensi del D.P.R. 380 del
06/06/2001 come da allineamenti, sagoma
e sedime preesistenti; è altresì ammesso l'incremento della SUL attraverso la
realizzazione di nuove solette o soppalchi esclusivamente entro la sagoma
dell'edificio esistente a condizione che non producano un manufatto in parte o
del tutto diverso; contestualmente ad interventi sulla copertura, ove è ammessa
la Ristrutturazione edilizia di tipo B, è possibile spostare la quota della
gronda di cm. 20 unicamente per la realizzazione di consolidamenti statici che
si rendessero necessari per la sicurezza del fabbricato. Non sono comunque
ammessi interventi finalizzati all'allineamento delle quote di gronda con gli
edifici contigui.
Nelle
aree pertinenziali degli edifici classificati con "Modificazione edilizia
7", se classificati quali "cortili" è consentita la formazione
di porticati o volumi a un solo piano destinati esclusivamente ai collegamenti
esterni ed agli accessi ai negozi fino ad un massimo del 35% degli spazi
scoperti dei "cortili" esistenti. Tali manufatti devono, per le
caratteristiche costruttive ed i materiali previsti, salvaguardare i caratteri
edilizi esistenti ed armonizzarsi con i medesimi.
Per
gli edifici classificati con "Modificazione edilizia 7" è possibile
procedere ad interventi di "ricostruzione edilizia"; in tal caso il
sedime dell'edificio demolito può essere modificato anche con l'eventuale
occupazione delle proprie aree pertinenziali, se classificate quali
"cortili" nel rispetto delle confrontanze e delle distanze dai
confini di proprietà.
Gli
interventi di "sostituzione edilizia" e di "riplasmazione dei
volumi", con quantità pari al volume esistente sono assoggetti alla
preventiva stesura di Piano di Recupero demandando la valutazione di detti
interventi alla Commissione Regionale di cui all'articolo 24 della L.R. 56/77 e
s. m. ed i..
7. Tutela storica e
standard edilizi funzionali
Gli
edifici con vincoli di Piano che impediscono la modificazione delle aperture e
lo spostamento di solette possono mantenere le quote interne esistenti e gli
attuali rapporti aeroilluminanti.
Il
progetto di recupero dovrà indicare gli usi dei locali, le integrazioni nella
ventilazione forzata e gli accorgimenti per migliorare la funzionalità
dell'edificio.