Art. 89   Ambito di concertazione interistituzionale per insediamenti produttivi di livello territoriale previsto dal P.T.P. della Provincia di Novara e ambiti contermini al nodo di interscambio integrabili nel piano di concertazione di cui al Protocollo di Intesa del 1.4.2011. Tale ambito non contiene l’individuazione cartografica in quanto i contenuti della norma sono riferiti alle indicazioni derivanti dagli strumenti di pianificazione sovraordinata e dagli accordi siglati nel Protocollo di Intesa del 1-4-2011. L’attuazione dell’ambito sarà subordinata all’acquisizione della Conformità Urbanistica delle Aree individuate nel protocollo , in coerenza con le necessità di sviluppo del sistema logistico novarese.

89.01     Premesso che:

a)  Il Piano Territoriale Provinciale ha individuato nell’ambito territoriale ai confini tra i Comuni di Novara, Galliate e Cameri un’ “Area di riorganizzazione e concentrazione degli insediamenti produttivi in corrispondenza dei caselli autostradali” (ambito “A” in Tavv. P2.a, P5.a, I5) in cui prevedere:

-    il miglioramento delle condizioni di accessibilità del traffico operativo alle aree produttive;

-    la realizzazione di “aree ecologicamente attrezzate” secondo la definizione dell’art. 26 del D.Lgs. 112/98

-    le modalità di determinazione del dimensionamento con riferimento ad un bacino di utenza omogeneo sovracomunale, a politiche di distretto e /o di offerta insediativa per attività provenienti da aree extraprovinciali;

-    la valutazione degli effetti sul traffico, privilegiando allacciamenti diretti alla rete autostradale;

-    l’eliminazione o la riduzione della “visibilità” degli insediamenti, la formazione di adeguate fasce di vegetazione e di aree agricole;

-    la progettazione e approvazione degli SUE in forma coordinata tra gli enti territorialmente competenti.

b)  la Provincia di Novara, con Deliberazione 634/2007 in data 11-12-2007, nell’esprimere parere di compatibilità del PRGC del Comune di Novara con il PCTP e in particolare in merito al nuovo ambito denominato “Polo industriale nord-est (T2)” previsto nel suddetto PRGC e ricompreso nell’ambito intercomunale di cui al comma precedente, ha osservato che, “… si ritiene opportuno che i relativi interventi debbano essere demandati ad uno specifico Accordo di Pianificazione con la Provincia e gli altri Comuni interessati, nonché con la Regione Piemonte”.

b.bis)   la Regione Piemonte, la Provincia di Novara e i comuni di Galliate, Novara e San Pietro Mosezzo hanno sottoscritto in data 1 aprile 2011 un Protocollo di’Intesa costituente Atto di Indirizzo per il sistema del traffico merci e per la logistica del nodo di Novara

c)  la Valutazione Ambientale Strategica condotta per la formazione del Nuovo PRG di Galliate ha evidenziato le diverse principali criticità e ricadute sull’ambiente e le misure utili e necessarie per impedire, ridurre e ove possibile compensare gli impatti significativi derivanti dall’attuazione della previsione; tra queste in particolare:

-    la formazione di un ampia fascia a verde per mitigare l'intervento;

-    la conservazione dei passaggi a scavalco delle vie di comunicazione (To-Mi, AV-AC, tangenziale) e la costruzione di un esteso reticolo ecologico interno al nuovo insediamento;

-    la ricostruzione di un reticolo ecologico esterno all'area quale contributo alle perdite ambientali (ad es. lungo la linea ferroviaria da dismettere e lungo il reticolo idrografico minore);

-    la ricostruzione di un reticolo preferenziale per la viabilità lenta con un  percorso d’interconnessione sul sedime FNM dimesso da strutturare con siepi alberate e da continuare in direzione del Terdoppio;

-    l’integrazione ottimale dell'area con la fermata delle FNM e AV-AC;

-    l’avvicinamento dell'area al corridoio autostradale per ridurre l'effetto barriera;

-    la conservazione dei cavi principali, fontanili (elementi acquatici da strutturare e valorizzare con fasce di rispetto, piantumazione di siepi e alberate), dei fossi e dei canali temporanei;

-    la conservazione e valorizzazione dei laghi di cava.

89.02     Il Piano pertanto, in considerazione:

-    del nuovo assetto infrastrutturale in cui si prevede lo spostamento delle FNM e relativa nuova stazione e con la prevista fermata della linea AV-AC interconnessa con FNM e casello To-Mi,

-    delle condizioni ambientali all’interno e all’intorno dell’ambito previsto dal P.T.P. e degli indirizzi di tutela, mitigazione e compensazione individuati al punto precedente,

-    della opportunità di attuare un necessario approfondimento in merito all’integrazione funzionale tra nodi di interscambio e insediamenti produttivi e di servizio,

propone di assumere i seguenti obiettivi, indirizzi e contenuti normativi da portare alla definizione del Masterpla di Sistema relativo all’ambito così come delimitato nel Protocollo di Intesa del 1-4-2011, con le seguenti indicazioni:

Perimetro dell’Ambito

a1   verificare le possibili modifiche alla delimitazione dell’ambito di “Riorganizzazione e concentrazione degli insediamenti produttivi in corrispondenza ai caselli autostradali” come previsto all’art. 4.1 delle NTA del PTP, al fine di:

a1.1:  salvaguardare nella porzione nord una significativa connessione fra i grandi comparti ambientali-territoriali (ecosistema Terdoppio e ecosistema Ticino);

a.1.2: integrare ed ampliare le connessioni con le aree boscate esistenti, ancorché attualmente residuali, da mantenere e da potenziare con una significativa porzione di area agricola;

a.1.3: favorire la salvaguardia di un’ampia porzione di territorio agricolo dove attuare misure di compensazione volte alla riqualificazione ambientale e alla riconnessione ecologica.

a2   verificare le opportunità di connessione funzionale, di infrastrutturazione e di integrazione di destinazioni d’uso con il previsto “nodo di interscambio FNM, AV-AC, casello To-Mi”.

Destinazioni

b1   ospitare in forma integrata e compatibile con i caratteri ecologico-ambientali della zona, attività produttive, terziarie e di servizio, limitando sensibilmente le attività di deposito ed magazzinaggio;

Assetto ecologico-ambientale

c1   porre attenzione nella formazione degli SUE alla salvaguardia e valorizzazione degli elementi strutturanti il reticolo ecologico-ambientale all’interno ed all’intorno dell’ambito;

c2   garantire la “sostenibilità” delle trasformazioni con un bilancio ambientale positivo e favorevole anche attraverso la rigenerazione dei suoli urbani, l’ampia dotazione di verde ecologico, l’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni in atmosfera.