62.01 Il Progetto di PRG individua nell’Elaborato Pr1 - Proposte per il sistema ambientale e
nell’elaborato P5a – Vincoli,
prescrizioni, rispetti, servizi le aree costituenti la Rete ecologica, con l’obiettivo:
- di tutela, conservazione e riqualificazione
del paesaggio e dell’ambiente naturale, in particolare quello delle aste dei
canali e dei corsi d’acqua pubblici, delle rogge e dei rii;
- di attuare la continuità della rete,
interconnettendo tra loro gli ambienti e gli ecosistemi naturali con il sistema
del verde urbano e del verde estensivo;
- di definire, attraverso specifici progetti
di riqualificazione ambientale di livello locale, intercomunale e/o
provinciale, gli usi, i tipi di intervento e le modalità di conservazione,
integrazione e nuova realizzazione del sistema di rete ecologica, anche secondo
quanto prescritto all’art. 3.1 del P.T.P.
62.02 Le componenti della Rete ecologica sono i seguenti:
a) componenti
primarie (aree “A”), costituite dagli elementi del reticolo ecologico
principale del P.T.P. provinciale che nel territorio comunale individua:
a.1 l’area del Parco Naturale della valle del
Ticino
a.2 le fasce spondali dei canali Cavour e
Diramatore Vigevano, ove la profondità delle fasce risulta di norma pari a mt.
50, con le eccezioni cartograficamente indicate in prossimità delle aree urbane
ed edificate.
b) componenti
secondarie (aree “B”), che costituiscono altri elementi importanti per
garantire la connettività locale della rete e che riguardano in particolare il
reticolo idrografico minore ad alveo naturale ed artificiale, gli ambiti
classificati in classe geomorfologica edificatoria nulla, i tratti di strade
vicinali ed interpoderali e gli ambiti delle fasce di rispetto delle nuove
infrastrutture ferroviarie e viarie.
c) componenti
di connessione locale, di mitigazione e compensazione ambientale (aree
“C”), che comprendono gli elementi di connessione sia del territorio
extraurbano sia di quello urbano; le azioni dovranno garantire la connessione tra
le altre componenti della rete e l’incremento del potenziale
ecologico-ambientale, volte alla rinaturalizzazione dei suoli ai margini delle
aree urbanizzate e delle aree libere. Le aree agricole di cui al presente
punto, specificamente indicate nella cartografia di PRG o individuate dagli
Strumenti Urbanistici Esecutivi anche in attuazione dei disposti della Lr 40/98
e s.m.i. o previste quali fasce di rispetto nel caso di realizzazione di reti
tecnologiche (elettrodotti, gasdotti, ecc…) o individuate o da individuare in
attuazione di prescrizioni relative ad ambiti di trasformazione, sono poste
prioritariamente ai margini o entro gli ambiti di trasformazione urbanistica ed
assolvono alle funzioni di compensazione e/o mitigazione degli impatti
ambientali indotti da dette trasformazioni.
62.03 Gli spazi individuati dal Piano, ancorché classificati in classe
geomorfologica edificatoria nulla, o ricompresi entro fasce di rispetto dalle
infrastrutture e dai corsi d’acqua, sono inedificabili ai sensi dell’art. 13,
7° comma della Lur 56/77 e s.m.i.; ove non ne sia stata prevista dal Piano
l’acquisizione per destinazioni d’uso pubbliche a parco e verde estensivo,
possono essere utilizzate ai fini del calcolo delle volumetria per le
abitazioni rurali, ai sensi dell’art. 59, con trasferimento delle relative
possibilità edificatorie su altre aree agricole edificabili.
62.04 Compatibilmente con i vincoli connessi alla presenza di reti
infrastrutturali e tecnologiche, è richiesto l’impianto di componenti
vegetazionali intensive e autoctone d’alto fusto (essenze autoctone specifiche
dell’Ecosistema della Valle del Ticino nella formazione “Querce-Carpineto”),
nuclei arboreo-arbustivi (nocciolo, ciliegio, gelso, melo selvatico, salice,
ecc…), barriere verdi e siepi (biancospino, prugnolo, rosa selvatica, ecc…); le
specie da impiantare vanno scelte esclusivamente tra quelle autoctone.
62.05 Le aree di
cui al presente articolo, sono inoltre considerate:
- ambito prioritario per l’assegnazione di
incentivi finanziari a sostegno delle opere di rinaturalizzazione e di aumento
delle biomasse, anche al fine di compensazione ambientale per le trasformazioni
di suoli agricoli in aree urbane, con le modalità previste all’art. 10.03.
- ambito privilegiato di applicazione degli
interventi e dei benefici relativi a Regolamenti CEE legati al Piano di
Sviluppo Rurale; potrà essere favorita dal Comune di Galliate la costituzione
di consorzi di miglioramento fondiario e boschivo tra proprietà private e
proprietà pubblica per l’attuazione dei suddetti interventi.
62.06 Negli ambiti di cui al presente articolo gli interventi si
attuano anche con riferimento alle “Linee guida di attuazione della rete
ecologica provinciale” approvate dalla Provincia di Novara con D.C.P. n. 10 del
30-03-2007.