1 Per soddisfare gli standard urbanistici di
cui all'art. 21 della L.R. Piem. 56/77 e succ. modif. il P.R.G. procede nel
modo seguente :
a) perimetra le aree per i servizi sociali
esistenti specificandone la destinazione anche in difformità dello stato di
fatto;
b) individua aree per servizi sociali
integrative a quelle esistenti e ne fissa la destinazione;
c) determina la quantità d’area per servizi
sociali, che partecipa obbligatoriamente alla costituzione della dotazione
complessiva di PRGC, da prevedersi in sede di strumento urbanistico esecutivo,
in alcune aree residenziali di nuovo impianto, e n’evidenzia la destinazione e
la dimensione nelle tabelle allegate alle presenti Norme. Per queste aree,
stabilisce che sono vincolanti sia la superficie sia il tipo d’attrezzatura
indicata nelle tabelle, mentre la localizzazione planimetrica definitiva
avverrà in sede di strumento urbanistico esecutivo. La quantità d’aree per
servizi sociali, non potrà mai essere inferiore ai minimi fissati dall'art. 21
della L.R. 56/77, tenuto conto che ad ogni abitante teorico insediabile
corrispondono 90 mc. di volumetria;
d) è sempre facoltà del Comune chiedere la
monetizzazione di quote d’aree per servizi sociali, salvo i parcheggi e il
verde elementare, quando la loro dismissione non fosse funzionale alle
effettive necessità dell’utenza o all’organica distribuzione delle attrezzature
sul territorio.
2
L'edificazione di tali aree avverrà
nel rispetto delle norme di legge e di regolamento specifiche per ogni tipo di
attrezzatura e comunque nel rispetto dei limiti di altezza, confrontanza ed
allineamento fissati dal P.R.G. per l'area di appartenenza.
3
Per i fabbricati esistenti su tali
aree alla data di approvazione del P.R.G. sono ammessi interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria, di modifiche interne, di restauro e
risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia di tipo A, fatte salve
le disposizioni per i beni culturali ambientali di cui agli articoli 15 e 31
delle presenti Norme.
4
Per gli interventi di
carattere commerciale si dovranno garantire le dotazioni previste dal comma 3
dell’art. 21 della L.U.R. 56/77 e s.m. ed in particolare secondo una
percentuale pari all’80 % per il parcheggio e 20% a verde. Il fabbisogno totale
di posti a parcheggio è calcolato secondo i parametri della tabella seguente:
FABBISOGNO TOTALE
DEI POSTI PARCHEGGIO |
|||
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|
|
|
Tipologia
delle strutture distributive |
Superficie
di vendita mq (S) |
Metodo
di calcolo del numero di posti parcheggio N. |
|
M-SAM2 (*) |
400-900 |
N = 35 +
0,05(S-400) |
|
M-SAM3 |
901-1500 |
N = 60 +
0,10(S-900) |
|
G-SM1 |
1501-2500 |
N = 120 + 0,20(S-1500) |
|
M-SE 2, 3 |
401 - 1500 |
N = 0,04 x S |
|
M-CC |
151-1500 |
NCC = N + N’
(***) |
|
G-SE1 |
1501-3500 |
N = 40 + 0,08
(S-900) |
|
G-CC1 |
Fino
a 3.000 |
NCC
= N + N’ (***) |
(*)
gli esercizi commerciali con superficie di vendita inferiore a mq 400 devono
soddisfare la prescrizione di cui al comma 3 dell’art. 21 della L.U.R. 56/77.
(***)
N è calcolato sommando il fabbisogno di ciascuna delle medie e grandi strutture
di vendita presenti nel centro commerciale.
N’
è uguale a 0,12 x S’, dove S’ è il totale della superficie di vendita degli
altri negozi presenti nel centro commerciale.
5
Viene
individuato l’ambito formato dalle aree a servizi n. 33 e 33/A, a corona degli
impianti sportivi, quale sito per la futura ed eventuale collocazione di un
centro socio-assistenziale per anziani mentre la nuova area 27/A per ospitare
il nuovo polo dell’istruzione in ampliamento alla esistente 27.