Art. 52      Ambiti progetto dell’espansione urbana perequata

1.       Le aree di espansione perequata con concentrazione della capacità edificatoria rappresentano una particolare modalità attuativa dell'espansione urbana e rispondono all'obiettivo di introdurre il principio di perequazione urbanistica e di garantire una equilibrata e funzionale crescita urbana.

2.       Gli interventi nelle aree sopraccitate, corrispondenti a tutti quelli previsti  dal titolo I° - Capo IV delle presenti Norme, sono subordinati alla predisposizione di uno strumento urbanistico attuativo di iniziativa pubblica o privata esteso all'intero perimetro dell'Ambito Progetto definito dal P.R.G.. Lo strumento urbanistico attuativo dovrà prevedere la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e la cessione di aree non attrezzate come specificato nelle schede progetto; inoltre dovrà prevedere la realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, funzionali all'intervento sia pur non specificate nelle schede progetto e, nell’ambito della specifica convenzione, i meccanismi di trasferimento di cubatura e di premio specificati nelle successive schede di progetto.. Nelle aree di cessione non attrezzate, l'Amministrazione Comunale procederà alla realizzazione delle attrezzature nel rispetto delle presenti NTA e della legislazione vigente in materia. La capacità edificatoria generata dall’estensione dell’intero ambito progetto dovrà essere concentrata nelle aree appositamente individuate nello schema di assetto di PRG.

3.       Le schede progetto definiscono i principali standard edilizi e urbanistici e le destinazioni d'uso, articolati anche per sub ambiti coerentemente con l'assetto urbano previsto e con i caratteri dei tessuti circostanti.

4.       In sede di redazione del piano attuativo, il dimensionamento delle aree a standard dovrà essere pari alla quota maggiore tra quella degli standard di legge e quella individuata nelle tavole di progetto del PRG; a tal fine la verifica deve essere effettuata per singola categoria di attrezzatura applicando gli standard di legge. Il verde pubblico dovrà essere computato al netto del verde di arredo. Le aree per la mitigazione degli impatti generati da infrastrutture potranno essere destinate ad uso pubblico, ma non potranno essere computate come standard di cessione.

5.       Nelle more di approvazione dello strumento urbanistico esecutivo sui volumi esistenti sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria anche eccedente il mantenimento tecnico funzionale e l’integrazione degli impianti tecnologici anche esterni; nell’ambito dell’area interessata dalla presenza dell’impianto di depurazione individuata nel Piano previgente quale “Area per attrezzature ed impianti speciali” sono altresì consentiti gli interventi volti alla bonifica dell’impianto esistente e la sua conversione per la realizzazione di una centrale di teleriscaldamento fatte salve le seguenti prescrizioni:

§         sia documentata la totale compatibilità dell’impianto, sotto il profilo ambientale, con la circostante destinazione residenziale;

§         le eventuali fasce di rispetto necessarie siano a totale carico del proponente la riconversione;

§         l’impianto sia realizzato e dimensionato in maniera funzionale al suo utilizzo per la limitrofa area  dell'”espansione urbana perequata” e sia presentato atto unilaterale di impegno volto a consentire detto utilizzo;

§         superficie coperta massima: 1.000 mq.

6.       E’ facoltà dell’amministrazione comunale, previo acclarato mancato interesse alla adesione allo S.U.E. da parte dei proprietari e purché sia fatta salva  la congruità del disegno urbanistico, individuare nell’ambito dello strumento urbanistico esecutivo aree residuali poste all’interno dei sub-ambiti da identificarsi quali “Aree a verde privato della città residenziale” prive di potenzialità edificatoria che, in ossequio ai disposti dell’articolo 17 comma 8 della Legge Regionale 56/77 e s.m.i, risultano escluse da diritti ed obblighi dello S.U.E.

scheda progetto ambiti dell’espansione urbana perequata

Espansione settentrionale del centro capoluogo – Comparto Nord

A)   Finalità

L'intervento risponde all’obiettivo di qualificare al rango di quartiere i tessuti urbani posti a nord ovest di Viale Regina Elena, concentrando in quel quadrante di città una quota rilevante della risposta al fabbisogno abitativo stimato. L’intervento è orientato ai criteri della perequazione urbanistica. Lo schema di assetto è finalizzato ad allestire un centro di quartiere (verde e attrezzature pubbliche, attrezzature commerciali), a potenziare le connessioni con la S.S. 231 e a qualificare le connessioni con viale Regina Elena e con il centro storico.

B)   Superficie Territoriale                                                    Intero Ambito Progetto

Attraverso apposito Piano Guida di iniziativa pubblica di cui all’articolo 46 comma 5 è possibile individuare sub ambiti di intervento, che dovranno rispondere a criteri funzionali e perequativi. Lo studio potrà inoltre individuare le aree di pertinenza ad insediamenti esistenti e le specifiche opportunità di intervento.

C)   Indice di Utilizzazione Territoriale                                             0,20 mq di SUL/mq di ST

La capacità edificatoria di comparto è da intendere al netto degli edifici esistenti alla data di adozione del presente PRG. Tale capacità edificatoria va inoltre incrementata:

-          della quota di edilizia sovvenzionata e convenzionata di cui al successivo punto H)

-          del 200% della volumetria esistente alla data di adozione del presente PRG nelle aree che lo schema di assetto di PRG individua come aree di cessione per attrezzature e spazi collettivi.

Il Piano Guida di iniziativa pubblica può prevedere un ampliamento max del 20% della volumetria esistente alla data di adozione del presente PRG, con esclusione di quella localizzata nelle aree di cessione già computata al punto precedente.

In sede di strumento urbanistico esecutivo, la capacità edificatoria d’ambito o di sub-ambiti può subire incrementi per effetto del trasferimento di cubatura di cui agli articoli 29 “Centro storico di Fossano” e 101 comma 7 “Vincolo paesaggistico e ambientale” con riferimento ai “detrattori ambientali”. In questo caso, per incentivare l’acquisizione delle quote trasferibili è concesso ai soggetti attuatori che “accolgono” la volumetria da trasferire un premio aggiuntivo di capacità edificatoria pari al 30% della cubatura “ospitata”.

La capacità edificatoria dell’ambito va concentrata nelle aree appositamente individuate nello schema di assetto di PRG.

D)   Assetto urbanistico                                                                     come da assetto di PRG

Assetto di dettaglio come da piano attuativo

Le funzioni direzionali, commerciali e i pubblici esercizi sono da concentrare nelle aree individuate nello schema di assetto di PRG e dovranno partecipare ad allestire un centro di quartiere.

E)   Urbanizzazione primaria e secondaria

Viabilità e aree a verde e per attrezzature collettive come da piano attuativo nel rispetto dello schema di assetto di PRG.

Altre opere di urbanizzazione e aree a standard non individuate nell’assetto di PRG, come da piano attuativo nel rispetto degli standard previsti per singolo uso (parcheggi pubblici, …) così come stabilito dall’articolo 103 delle presenti norme.

F)   Aree di cessione non attrezzate

Individuazione di aree per servizi pubblici di superficie complessiva minima 62.000 mq. così ripartita: aree per attrezzature di interesse comune nella misura minima di 22.000 mq.; aree per l’istruzione nella misura minima di 40.000 mq.

 

G)

Destinazioni d'uso

min.

max della SUL

 

Residenza

       70%

      90%

 

usi C1, D1, D2, P1, P2, T1, T2, T5 e funzioni di servizio (S) con esclusione degli usi S9 ed S10.

10%

30%

 

 

H)   Edilizia convenzionata e sovvenzionata                         20 % della SUL residenziale generata dall’utilizzazione  territoriale

Il 50% della superficie fondiaria e correlata potenzialità edificatoria destinata ad edilizia convenzionata, agevolata e sovvenzionata dovrà essere ceduta gratuitamente all’Amministrazione Comunale che procederà ad assegnarla nel rispetto delle graduatorie e dei regolamenti vigenti in materia di politica della casa. Il restante 50% potrà essere gestito dai soggetti attuatori nel rispetto dei criteri e delle finalità previsti per l’edilizia residenziale pubblica. Le dimensioni degli interventi dovranno comunque ossequiare ai parametri previsti dall’allegato C della Deliberazione del Consiglio Regionale del 21 giugno 1984 n.714-6794.

I)    Altezza                                                                            max 13,20  metri

Il Piano Guida di iniziativa pubblica, in sede di approfondimenti di analisi e proposta, dovrà articolare l’assetto di PRG per definire i caratteri e l’organizzazione la scena urbana e le relative quinte edilizie nel centro di quartiere, con l’obiettivo di allestire una piazza (o un sistema di piazze e slarghi), privilegiando tipologie condominiali con altezza minima di 10,00. Il Piano Guida può, se adeguatamente motivato, aumentare l’altezza massima delle quinte edilizie prospicienti la piazza centrale, fino a una altezza massima di 16,00 metri e 5 piani fuori terra.

L)   Distanza tra pareti e pareti finestrate                            minimo metri 10,00

M)  Ds = distanza dalle strade

Dalla viabilità di PRG interna o esterna                               min. 10,00 metri

Dalla restante viabilità interna                                             min. 5,00 metri

scheda progetto ambiti dell’espansione urbana perequata

Espansione settentrionale del centro capoluogo – Comparto Sud

A)   Superficie Territoriale                                                    Intero Ambito Progetto

In tali aree gli interventi sono subordinati alla predisposizione di uno strumento urbanistico esecutivo di iniziativa pubblica o privata, esteso all’intero ambito individuato dal Piano. Fino all’approvazione dello strumento urbanistico esecutivo sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli edifici esistenti.

B)   Indice di Utilizzazione Territoriale                                             0,20 mq di SUL/mq di ST

La capacità edificatoria di comparto è da intendere al netto degli edifici esistenti alla data di adozione del presente PRG. Tale capacità edificatoria va inoltre incrementata:

-          della quota di edilizia sovvenzionata e convenzionata di cui al successivo punto G)

-          del 200% della volumetria esistente alla data di adozione del presente PRG nelle aree che lo schema di assetto di PRG individua come aree di cessione per attrezzature e spazi collettivi.

La capacità edificatoria dell’ambito va concentrata nelle aree appositamente individuate nello schema di assetto di PRG.

La potenzialità edificatoria delle aree i cui proprietari si avvalgono dei disposti del comma 6 è trasferita gratuitamente ai restanti proprietari, comprensiva degli oneri perequativi, nelle modalità stabilite dallo strumento urbanistico esecutivo in funzione della equa ripartizione in rapporto alla rispettiva superficie territoriale delle proprietà effettivamente partecipanti.

Nella attuazione degli interventi vale l’indice di utilizzazione territoriale assegnato e la misurazione catastale eseguita al momento della formazione dello S.U.E..

C)   Assetto urbanistico                                                                                 come da assetto di PRG

Assetto di dettaglio come da piano attuativo.

Le funzioni direzionali, commerciali e i pubblici esercizi sono da concentrare nelle aree individuate nello schema di assetto di PRG.

D)   Urbanizzazione primaria e secondaria

Viabilità e aree a verde e per attrezzature collettive come da piano attuativo nel rispetto dello schema di assetto di PRG.

Altre opere di urbanizzazione e aree a standard non individuate nell’assetto di PRG, come da piano attuativo nel rispetto degli standard previsti per singolo uso (parcheggi pubblici, …) così come stabilito dall’articolo 103 delle presenti norme.

Sono inoltre previste prescrittivamente le seguenti opere di rango perequativo:

·         rotatoria prevista fra Via Card.Beltramo e Via Santa Lucia;

·         rotatoria prevista fra Via del Lucchetto e Viale Po;

·         tratto di strada fra l’incrocio Via Mons. Angelo Soracco e Via Card.Beltramo ed il canale di Bra (escluso l’attraversamento dello stesso)  limitatamente alle opere stradali con esclusione della illuminazione pubblica e dell’arredo vegetativo circostante.

Tali opere dovranno comunque concorrere ad un valore non inferiore ad euro 22,36 per mq. di superficie territoriale aggiornati annualmente con riferimento alla variazione ISTAT dell’Indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale a decorrere dalla data di approvazione della Variante parziale n. 1 al P.R.G.C.

E)   Aree di cessione non attrezzate

Individuazione di aree per servizi pubblici di superficie complessiva minima  18.000 mq. per  aree per attrezzature di interesse comune

F)

Destinazioni d'uso

min.

max della SUL

 

Residenza

       70%

      90%

 

usi C1, D1, D2, P1, P2, T1, T2, T5 e funzioni di servizio (S) con esclusione degli usi S9 ed S10.

10%

30%

 

 

G)  Edilizia convenzionata e sovvenzionata                         20 % della SUL residenziale generata dall’utilizzazione  territoriale

Il 50% della superficie fondiaria e correlata potenzialità edificatoria destinata ad edilizia convenzionata, agevolata e sovvenzionata dovrà essere ceduta gratuitamente all’Amministrazione Comunale che procederà ad assegnarla nel rispetto delle graduatorie e dei regolamenti vigenti in materia di politica della casa. Il restante 50% potrà essere gestito dai soggetti attuatori nel rispetto dei criteri e delle finalità previsti per l’edilizia residenziale pubblica. Le dimensioni degli interventi dovranno comunque ossequiare ai parametri previsti dall’allegato C della Deliberazione del Consiglio Regionale del 21 giugno 1984 n.714-6794.

H)   Altezza                                                                                        max 13,20  metri

I)    Distanza tra pareti e pareti finestrate                                        minimo metri 10,00

L)   Ds = distanza dalle strade

Dalla viabilità di PRG interna o esterna                               min. 10,00 metri

Dalla restante viabilità interna                                             min. 5,00 metri

 

 

scheda progetto ambiti dell’espansione urbana perequata

Nuclei di Via San Michele

A)   Finalità

Coniugare le esigenze di completamento degli spazi interstiziali risultanti su Via San Michele, con l’obiettivo di ivi potenziare la dotazione di aree pubbliche strategiche per la loro posizione paesaggistica rilevante.

B)   Superficie Territoriale                 Nuclei siti in Via San Michele contraddistinti con la lett. A.

C)   Indice di Utilizzazione Territoriale        

-          UT = 0,15 mq di SUL/mq di ST

-          La capacità edificatoria di comparto è da intendere al netto degli edifici esistenti alla data di adozione del presente PRG (18 Gennaio 2006).

-          La capacità edificatoria dell’ambito va concentrata nelle aree appositamente individuate nello schema di assetto di PRG.

D)   Assetto urbanistico                                                                     come da assetto di PRG

Assetto di dettaglio come da piano attuativo

E)   Urbanizzazione primaria e secondaria

Aree a verde, viabilità pedonale di collegamento fra Via San Michele e Via San Lazzaro e parcheggio alberato, come da schema di assetto di PRGC.

Opere di urbanizzazione ed aree a standard come da piano attuativo nel rispetto degli standard di Legge.

Completa realizzazione, in conformità al P.R.G.C. ed in attuazione dell’art. 7 quartultimo comma e seguenti della convenzione ex art.49 comma 5 L.R. 56/77 8 marzo 2004 rogito Segretario Generale Fenoglio rep.5950, del tratto viario posto in adiacenza al lato nord del lotto sito in Via S. Lucia individuato quale “Tessuto specializzato per aree e impianti industriali” ivi compresi gli oneri correlati all’acquisizione delle aree.

F)   Destinazioni d'uso                                                                       Residenza

Gli strumenti urbanistici esecutivi potranno prevedere le destinazioni ammissibili nell’ambito dell’art. 38 delle NTA.

G)  Edilizia convenzionata e sovvenzionata                         /

H)   Altezza                                                                            max 7,50 metri derogabili fino a 9,50 nella fascia posta oltre 15 metri dal ciglio stradale di Via San Michele

I)    Distanza tra pareti e pareti finestrate                            minimo metri 10,00

L)   Ds = distanza dalle strade

Dalla viabilità di Via San Michele                                       min. 10,00 metri

M)  Prescrizioni particolari

La potenzialità edificatoria prevista dalla presente scheda è attuabile nelle more dell’approvazione del Piano Particolareggiato previsto dall’articolo 101 comma 4 delle presenti norme.

Se lo strumento urbanistico non sarà presentato con completezza documentale entro due anni dall’approvazione del presente PRG, tale previsione decadrà e, con variante ai sensi del comma 7 art. 17 LR 56/77 e s.m.i,  l’assetto di Piano sarà adeguato allo stato dei luoghi previgente, con o senza la rilocalizzazione della capacità edificatoria;

scheda progetto ambiti dell’espansione urbana perequata

nei centri frazionali

A)   Finalità

Coniugare le esigenze di sviluppo del centro con l’obiettivo di qualificare l’assetto urbano con riguardo alla moderazione del traffico di attraversamento e di potenziare la dotazione di aree pubbliche.

B)   Superficie Territoriale                                                    Intero Ambito Progetto

C)   Indice di Utilizzazione Territoriale        

-          UT = 0,10 mq di SUL/mq di ST dell’intero ambito progetto a San Vittore

-          UT = 0,15 mq di SUL/mq di ST dell’intero ambito progetto a Loreto, San Sebastiano, Piovani, Mellea e Tagliata

La capacità edificatoria dell’ambito va concentrata nelle aree appositamente individuate nello schema di assetto di PRG.

D)   Assetto urbanistico                                                                     come da assetto di PRG

Assetto di dettaglio come da Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica o, previa modificazione non costituente variante al P.R.G.C. ai sensi dell’articolo 17 comma 8 lettera d) della Legge Regionale 5 dicembre 1977 N.56 e s.m.i., di strumento urbanistico esecutivo di iniziativa privata.

E)   Urbanizzazione primaria e secondaria

Viabilità e aree a verde e per attrezzature collettive come da Strumento Urbanistico Esecutivo di cui alla lettera D, nel rispetto dello schema di assetto di PRG.

Altre opere di urbanizzazione e aree a standard non individuate nell’assetto di PRG, come da piano attuativo nel rispetto degli standard di Legge.

Nel comparto sito in frazione Tagliata dovrà essere realizzato, a carico del proponente, idoneo collegamento tra la strada statale e la strada comunale (Strada di Tourvilla) tramite infrastruttura viaria della larghezza minima di mt. 10,50, volto alla sostituzione dello svincolo esistente. Il tracciato individuato in cartografia è da ritenersi indicativo e potrà essere spostato in funzione della più idonea connessione con la rete viaria esistente. Conseguentemente potrà essere modificata la conformazione dell’area di concentrazione della capacità edificatoria e dell’area per servizi attrezzature e verde pubblico facendo salve le rispettive superfici originarie e la connessione di quest’ultima con il parcheggio esistente posto a sud.

Nel comparto sito in frazione Mellea dovrà essere realizzato, a carico del proponente, idoneo collegamento tra il comparto e la strada provinciale.

F)   Destinazioni d'uso                                                                      Residenza

Gli strumenti urbanistici esecutivi potranno prevedere gli usi C1, T5, D1, D2, P1, P2, T1, T2 e funzioni di servizio (S) con esclusione degli usi S9 ed S10.

G)  Edilizia convenzionata e sovvenzionata                         /

H)   Altezza                                                                            max 9,50 metri

Per un massimo di tre (3) piani fuori terra

I)    Distanza tra pareti finestrate                                         minimo metri 10,00

L)   Distanza dalle strade

Dalla viabilità di Piano                                                        min. 10,00 metri

Dalla restante viabilità interna                                             min. 5,00 metri

M) Prescrizioni particolari

Il progetto di Piano recepisce la vigente previsione in località Mellea per un arco temporale limitato; se lo strumento urbanistico non sarà presentato con completezza documentale entro due anni dall’approvazione del presente PRG, tale previsione decadrà e, con variante ai sensi del comma 7 art. 17 LR 56/77 e s.m.i,  l’assetto di Piano sarà adeguato allo stato dei luoghi previgente, con o senza la rilocalizzazione della capacità edificatoria.