Art. 46      Criteri generali di intervento

1.      Le azioni di trasformazione urbana previste sono funzionali a perseguire la realizzazione dello schema di assetto di P.R.G. e comprendono interventi di riuso e recupero di aree già edificate, di urbanizzazione e nuova edificazione di aree libere e di razionalizzazione e potenziamento delle infrastrutture e delle dotazioni urbane. I criteri e le modalità attuative sono orientati ai principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale e, di conseguenza, il P.R.G. privilegia strumenti e procedure orientati alla fattibilità e funzionalità, alla concertazione e partecipazione, alla compensazione ambientale e alla perequazione urbanistica.

2.      Nello schema di assetto urbano le principali politiche di trasformazione si articolano nei seguenti ambiti e tessuti:

Ambiti della riqualificazione urbana che comprendono:

-         Tessuti della ristrutturazione urbanistica;

-         Tessuti del riordino produttivo;

Ambito speciale della riqualificazione urbana che comprende:

-         Ambito speciale delle dotazioni di rilievo urbano territoriale;

Ambiti dell’espansione urbana che comprendono:

-         Aree residenziali di nuovo impianto;

-         Ambiti progetto dell’espansione urbana, comprensivi di aree di concentrazione della capacità edificatoria, aree per attrezzature e spazi collettivi, polarità commerciali di quartiere, viabilità di rilievo urbano;

-         Aree produttive di nuovo impianto;

Spazio rurale periurbano di interesse paesaggistico ambientale che comprende:

-         Ambito perequato del cuneo agricolo;

-         Ambiti perequati degli impianti sportivi;

-         Ambiti della campagna parco fluviale della Stura, comprensivo dei tessuti edificati da riqualificare e/o da convertire per una qualificazione formale e funzionale della “presenza” urbana nei terrazzi fluviali.

3.      Negli ambiti di trasformazione i singoli proprietari delle aree partecipano all’edificabilità complessiva di ogni ambito in misura proporzionale alla proprietà posseduta, indifferentemente dallo schema di assetto urbano previsto dal PRG e da perseguire con il progetto di ambito.

4.      Negli ambiti di trasformazione gli interventi sono subordinati all’approvazione di uno strumento urbanistico esecutivo (SUE) di iniziativa privata o pubblica. La perimetrazione dello stesso deve intendersi indicativa. In sede attuativa è ammessa una tolleranza in più o in meno del 20% della superficie territoriale o fondiaria dell'area.

5.      Per favorire l’attuazione di interventi complessi di rilievo strategico-strutturale, ove espressamente previsto, l’Amministrazione si riserva la possibilità di predisporre un Piano Guida, i cui contenuti sono definiti secondo quanto previsto nella nota successiva, esteso all’intero ambito di trasformazione, con cui sviluppare ipotesi progettuali di assetto urbano coerenti con i criteri funzionali, qualitativi e perequativi assunti e, se del caso, individuare sub ambiti di intervento. Il Piano Guida costituisce inoltre lo strumento che l’Amministrazione Comunale potrà utilizzare qualora intendesse procedere anticipatamente alla realizzazione delle aree destinate ad attrezzature e spazi collettivi o viabilità interne agli ambiti di trasformazione, o ad interventi di edilizia residenziale pubblica; in questo caso, i proprietari che metteranno a disposizione del Comune tali aree, con relativa cessione gratuita o equivalente forma giuridica, rimarranno comunque titolari dei diritti edificatori, da utilizzare nell’attuazione degli interventi.

6.      I proprietari di superfici presenti nell’area, possono presentare, quale contributo per la redazione di un Piano Guida, una proposta di schema di assetto esteso all’intera area costituita da:

-         assetto proprietario dell’intero ambito, con evidenziate le aree in proprietà ai soggetti proponenti;

-         ipotesi di assetto dell’intervento, nel rispetto delle previsioni di PRG;

-         descrizione della proposta, dimostrando che l’eventuale suddivisione in sub-ambiti autonomi risponde a criteri funzionali e perequativi, persegue gli obiettivi di pubblico interesse e non penalizza le restanti proprietà.

L’Amministrazione Comunale, preso atto della proposta, si riserva l’opportunità di predisporre un Piano Guida esteso all’intero ambito e procedere, se del caso, all’individuazione di sub ambiti di intervento.

 

Nota:

Contenuti e Procedura di approvazione del  Piano Guida ai sensi dell’Art. 46         Criteri generali di intervento comma 5 delle Norme di attuazione

 

1.      Sentita, con parere obbligatorio e vincolante, la II Ccommissione Cconsiliare, la Giunta Comunale avvia la predisposizione del Piano Guida con l’elaborazione di un documento che, sulla base delle indicazioni del PRGC e nel rispetto delle previsioni cartografiche, esplicita:

-          le caratteristiche del regime perequativo previsto e le potenzialità edificatorie nell’area;

-          le modalità con cui sarà approvato il Piano Guida;

-          le relazioni tra il Piano Guida e i successivi S.U.E.;

-          possibilità e criteri per l’eventuale individuazione, nell’ambito del Piano Guida, di eventuali sub-comparti attuativi.

2.      Ai singoli proprietari di superfici comprese nell’area viene comunicato, con modalità idonee a garantirne l’effettiva conoscenza da parte dell’interessato,  l’avvio del processo rivolto alla definizione del Piano Guida, accompagnato:

-          dalla trasmissione del documento approvato dalla Giunta Comunale;

-          dalla specificazione dei modi e tempi con cui è formalizzata la verifica dell’intendimento dei singoli proprietari di partecipare all’attività edificatoria. L’acclaramento di tale volontà costituisce anche presupposto per l’applicazione dei disposti di cui all’art. 52 comma 6 della NdA.

3.      Sulla base del documento approvato dalla Giunta Comunale è realizzata una fase di consultazioni, nel corso della quale sono raccolti pareri e proposte da parte di enti e organismi di partecipazione, in primo luogo i Consigli di Quartiere o di Frazione.

4.      Conseguentemente a quanto emerso nelle fasi precedenti ed alle eventuali proposte di cui al successivo comma, si procede all’elaborazione del Piano Guida, costituito:

-          da una relazione che espliciti, in linguaggio non tecnico, le motivazioni che hanno condotto al disegno generale e illustri la tempistica per la realizzazione dei conseguenti atti di pianificazione esecutiva;

-          dagli elaborati grafici, in scala non inferiore a 1:1000, atti ad illustrare il disegno dello sviluppo urbano con la definizione delle infrastrutture viarie, la localizzazione dell’edificazione, la sua tipologia, gli standard connessi nonché le connessioni con le aree limitrofe.

Sulla base dei riscontri ottenuti dai proprietari e di una valutazione tecnico-economica degli interventi infrastrutturali e delle cessioni di aree previste, il Piano Guida può individuare sub-ambiti attuativi con un’equa ripartizione dei carichi perequativi, al fine di assicurare un corretto disegno urbanistico, un’attuazione graduale e adeguate priorità nello sviluppo urbano.

5.      In ciascuna fase del procedimento finalizzato all’approvazione del Piano Guida i privati proprietari delle aree potranno contribuire alla sua formulazione, presentando proposte progettuali ai sensi del comma 6 del presente articolo.

6.      Il Piano Guida è adottato dal Consiglio Comunale e pubblicato per 30 giorni. Nei successivi 30 giorni chiunque può presentare osservazioni e proposte nel pubblico interesse. Il Piano Guida è approvato in via definitiva dal Consiglio Comunale; la delibera di approvazione contiene le motivazioni con cui le singole osservazioni sono state respinte o accolte, anche parzialmente.

7.      Il Piano Guida costituisce linea di indirizzo per i successivi S.U.E., vincolante a livello generale. In sede di approvazione di tali S.U.E. il Consiglio Comunale potrà acconsentire a modifiche del Piano Guida recependole con contestuale e motivata nuova deliberazione del Piano Guida stesso.

8.      L’iter procedurale soggiace alla disciplina relativa alla Valutazione Ambientale Strategica ed alla Valutazione di Impatto Ambientale nei modi e termini stabiliti dalla normativa vigente al momento dell’adozione del Piano Guida.