Art. 53      Aree produttive di nuovo impianto

1. Le zone produttive artigianali e industriali di nuovo impianto riguardano aree prevalentemente non edificate e non urbanizzate. L'Amministrazione Comunale può agevolare l'approvazione dei piani attuativi a specifici criteri per garantire priorità di insediamento alle attività insediate nel comune di Fossano.

2. In tali aree gli interventi sono subordinati alla predisposizione di uno strumento urbanistico esecutivo di iniziativa pubblica o privata, esteso all'intero ambito individuato dal Piano. Fino all'approvazione dello strumento urbanistico esecutivo sono ammessi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli edifici esistenti; mediante applicazione del disposto di cui al c.12, dell’art.17 della L.R. 56/77 e s.m.i..

3. Parametri

 

UT

Indice Utilizzazione Territoriale

=

=

1,00 mq/mq di ST nel centro capoluogo

0,80 mq/mq di ST nei centri frazionali

Hmax

Altezza massima

=

=

12,50 metri nel centro capoluogo

10,00 metri nei centri frazionali

sono ammesse deroghe all’altezza massima (fino a un max complessivo di 18 m.) per particolari esigenze produttive e di stoccaggio, nel rispetto della S.U.L. massima realizzabile

N°p

N° massimo piani fuori terra

=

2 piani fuori terra

VL

Indice di visuale libera

=

0,50

Rc

Rapporto massima di copertura

=

=

0,65 mq/mq di SF nel centro capoluogo

0,50 mq/mq di SF nei centri frazionali

Dc

Distanza confini proprietà

=

5,00 metri

Dz

Distanza confini di zona

=

5,00 metri

D

Distanza tra edifici

=

10,00 metri tra pareti e pareti finestrate

Ds

Distanza dai confini stradali

=

=

=

=

5,00 metri da strade con larghezza inferiore a 7 metri

7,50 metri da strade con larghezza compresa tra 7 e 15 metri

10,00 metri da strade con larghezza superiore a 15 metri

Distanze maggiori se previste dal presente PRG

Vp

Verde privato di pertinenza

=

Min. 10% di SF definita al netto della viabilità privata. È considerato tale anche quello scoperto, realizzato con pavimentazione permeabile ed almeno una essenza di alto fusto, preferibilmente autoctona, ogni  100 mq. così come definita dall’articolo  892 del Codice Civile. Tale area può coincidere con la superficie destinata a parcheggio privato di pertinenza.

Urbanizzazione primaria

=

Come da progetto di SUE, nel rispetto dell’assetto di PRG

Aree di cessione

=

Quota maggiore tra il minimo di legge pari al 20% di ST e le aree di cessione da quantificare per singolo uso in sede di definizione dell’intervento così come stabilito dall’articolo 103 delle presenti norme

4. Prescrizioni di zona

Lo SUE dovrà prevedere e/o disciplinare un’adeguata dotazione di spazi da destinare alle operazioni di carico e scarico delle merci dai mezzi, affinché non sia compromessa la funzionalità della viabilità.

Nelle aree produttive di nuovo impianto non sono ammesse attività produttive a rischio di incidente rilevante.

Negli interventi di nuova edificazione è obbligatoria la piantumazione di una fascia circostante il fabbricato, realizzata con essenze arboree preferibilmente autoctone; tale prescrizione, da individuarsi nella tavole degli elaborati progettuali, è condizione vincolante al rilascio del relativo titolo abilitativo. Tale fascia è computabile ai fini del parametro Vp (Verde privato di pertinenza)

5. Destinazioni d’uso

Usi previsti (Tali usi prevalgono sulle disposizioni degli strumenti urbanistici esecutivi approvati)

P = funzioni produttive di tipo artigianale e industriale

C2 = Commercio all'ingrosso

C3 = Merci ingombranti

C4 = Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni

C5 = Distribuzione di carburanti per autoveicoli

D = Funzione direzionale, finanziaria, assicurativa

S1     = Pubblica amministrazione

S2     = Istruzione

S3     = Sanità e altri servizi sociali

S4     = Organizzazioni associative

S5  = Organizzazione del culto religioso

S6  = Attività ricreative e culturali

S7  = Attività sportive

S8  = Difesa e protezione civile

S9 = servizi tecnici e tecnologici

T4  = Attività ludiche a carattere privato ad alta affluenza di pubblico

N = Funzione agricola non connessa alla conduzione del fondo

6. Specifiche opportunità di intervento

Nelle aree destinate agli usi previsti è ammessa la realizzazione di un alloggio di custodia o del titolare nel rispetto dei seguenti parametri:

 

Sm

Superficie minima di intervento

=

=

1.000 mq di SF produttiva per un alloggio

1.400 mq di SF produttiva per due alloggi

SUL

Superficie residenziale massima

=

=

180 mq di SUL residenziale per un alloggio

250 mq di SUL residenziale per due alloggi

Rapporto tra SUL residenziale e SUL produttiva

=

La SUL residenziale non potrà superare il 50% della SUL produttiva esistente o da realizzare contestualmente all’intervento.

La SUL residenziale va computata nella SUL complessiva realizzabile in ogni lotto.

La realizzazione dell’alloggio di custodia o del titolare è assoggettata ad atto unilaterale d’obbligo registrato e trascritto per quanto attiene il vincolo pertinenziale dell’alloggio (degli alloggi) all’attività produttiva.

Le suddette unità abitative dovranno formare un’unica unità architettonica con l’edificio principale e con essa armonizzare tipologicamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

7. Opportunità e prescrizioni per singola area

 

Capoluogo – tra Via Villafalletto e Via Levaldigi

Obbligo di SUE di libera iniziativa per il  sub-comparto A1- senza previa autorizzazione comunale. Per il sub comparto A3 si ammette la modalità attuativa diretta mediante Permesso di Costruire Convenzionato (P.C.C.); in caso in cui l’intervento ingeneri “lottizzazione” dovrà essere attuato con SUE.

I subcomparti risultano così delimitati:

A1 - Via Villafalletto, nuova circonvallazione , tronco nuova strada da realizzarsi tra la Strada Provinciale per Levaldigi e la Strada Provinciale per Villafalletto e mezzeria via di S.Chiara.

A3 - Via Levaldigi, nuova Circonvallazione, confine con la zona urbanistica C11 e l’area agricola di rispetto dell’abitato.

Ai comparti come sopra individuati, competeranno obbligatoriamente la realizzazione delle strade e aree a servizi di progetto rappresentate nella cartografia di Piano e meglio definite negli specifici elaborati di S.U.E.  o P.C.C. approvati. In particolare per il subcomparto A3 si richiama l’Accordo Procedimentale approvato.

Destinazioni d’uso ammesse: industria, artigianato produttivo e di servizio, depositi, terziario commerciale.

Prescrizioni ambientali /paesaggistiche sub comparto A3 area servizi oggetto di variante parziale 14:

·         saranno da realizzarsi le opere di mitigazione sotto descritte, oltre l’utilizzo di opportuni accorgimenti realizzativi per le opere previste in progetto;

·         per la parte di parcheggio adibita alle autovetture e piccoli automezzi commerciali (ad esclusione quindi dei parcheggi per gli autoarticolati) siano da utilizzarsi tipologie di pavimentazione drenanti ed a verde. I parcheggi dovranno essere convenientemente alberati utilizzando specie autoctone a chioma larga - indicativamente con un rapporto 1 albero x 5 posti auto se disposti in modo lineare e 1 albero per 10 posti auto se disposti in file contrapposte. L'area prevista a verde pubblico che si intende realizzare andrà a sua volta convenientemente alberata e minimamente attrezzata con strutture a basso impatto (es. panchine in legno) in modo da risultare di servizio agli utenti del parcheggio;

·         in sede di convenzione, quale attività compensativa di interesse pubblico, sia da effettuarsi la rimessa in pristino delle aree occupate dall'ex depuratore pubblico in località via Belmonte, foglio 144 part. 570 su una superficie di circa 2000 mq, mediante la demolizione delle strutture in cemento armato fuori terra e quelle parzialmente interrate oggi dismesse, la ricostituzione di un suolo adatto alla crescita di vegetazione arborea e il reimpianto arboreo a cucitura con l'adiacente fascia boscata del Rio San Giacomo. Tale operazione, adeguatamente progettata, dovrà essere approvata, attuata e portata a conclusione entro la messa in esercizio delle strutture sottese alla presente variante;

·         sarà da prevedersi che il proponente, in fase di realizzazione, operi una verifica sullo stato di fatto e di progetto di quanto previsto nell’ambito dell’istruttoria della variante parziale 13 e, ove ancora necessario, proponga ulteriori soluzioni idonee, con particolare riguardo alla sistemazione del tratto finale di via Pietragalletto, nell'ottica di mettere in sicurezza i percorsi pedonali in corrispondenza delle abitazioni e di allargare convenientemente il tracciato successivo sino ai parcheggi in progetto. Sia altresì da ridisegnare il blocco parcheggi attualmente insistente su suolo pubblico a fronte del civico 18 in modo da ricavare ampiezza di carreggiata utile per realizzare un camminamento frontistante le abitazioni sull'altro lato della strada;

·         il progetto definitivo dovrà curare con attenzione l'aspetto della progettazione della rete di smaltimento delle acque meteoriche anche alla luce della pianificazione degli interventi di natura pubblica, con l'obiettivo di evitare problematiche riguardanti le condizioni di deflusso nella rete di smaltimento lungo la direttrice di via Pietragalletto;

·         mettere in atto sistemi e soluzioni tecniche finalizzati a limitare gli impatti determinanti degrado del suolo (erosione, contaminazione, impermeabilizzazione);

·         nella scelta delle essenze da utilizzare per le aree a verde, si dovranno impiegare specie autoctone escludendo quindi le specie alloctone, sia invasive che non. Le fasi di progettazione e realizzazione del verde dovranno svilupparsi contestualmente a quelle di edificazione, in modo da garantire, fin da subito, soluzioni paesaggisticamente apprezzabili. La realizzazione di quinte arboreo arbustive dovrà essere prevista in caso di nuovi edifici che si interfacciano con ambiti agricoli integri;

·         i piani e i progetti attuativi delle previsioni urbanistiche dovranno documentare le modalità di recapito delle acque bianche e nere al fine di verificare l’idoneità dei ricettori previsti;

·         garantire la funzionalità e la salvaguardia di corpi idrici e opere di presa al fine di evitare di compromettere l’irrigabilità dei terreni ed il mantenimento dell’attuale stato di biodiversità e connettività ecologica;

·         per l’illuminazione delle nuove aree urbanizzate, prevedere la limitazione della dispersione di flusso luminoso mediante l’utilizzo di sistemi ad alta efficienza, la regolamentazione degli orari di accensione e l’applicazione di regolatori di flusso luminoso;

·         per le fasi di cantiere, adottare tutte le precauzioni possibili per non trasferire in loco terreni di riporto / suolo fertile contenenti semi o propaguli vegetativi di specie alloctone invasive oltre a controllare il possibile sviluppo delle stesse tramite l’inerbimento in tempi rapidi dei cumuli di terra accantonati attraverso la semina di miscugli di specie erbacee autoctone e compatibili con il territorio;

Si richiamano altresì le eventuali ulteriori valutazioni dell’Organo Tecnico Comunale riportate in sede di provvedimento di esclusione dalla procedura di Valutazione della variante parziale 14

Capoluogo – a est di via Mondovì (Comparto nord)

Obbligo di redazione di Piano Esecutivo Convenzionato (P.E.C.)

Il SUE dovrà inoltre prevedere la cessione obbligatoria dell’area verde, la realizzazione della viabilità cartograficamente individuata, nonché la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria come da strumento attuativo.

I fronti visibili da Via Mondovì, in considerazione della posizione nei confronti dell’accesso della città, dovranno essere impostati su criteri di composizione architettonica che privilegino e valorizzino esteticamente tale affaccio con pari dignità del prospetto principale.

Clausola temporale

Il progetto di Piano recepisce, modificandola, la vigente previsione sulla SS per Mondovì per un arco temporale limitato; se lo strumento urbanistico esecutivo non verrà presentato in conformità con la norma e con completezza di documentazione entro due anni dall’approvazione del presente PRG, tale previsione potrà essere fatta decadere e, con variante ai sensi del comma 7 5  art. 17 LR 56/77 e s.m.i., l’assetto di Piano sarà adeguato allo stato dei luoghi (rurale), con o senza la rilocalizzazione della capacità edificatoria e la definizione del nuovo assetto infrastrutturale.

 

Capoluogo – Via Torino

Obbligo di P.I.P. o, previa modificazione non costituente variante al P.R.G.C.. ai sensi dell’articolo 17 comma 12 8 lettera d) della Legge Regionale 5 dicembre 1977 N.56 e s.m.i. di SUE di libera iniziativa.

Obbligo di realizzazione strade di progetto rappresentate nella cartografia di Piano (in caso di realizzazione di S.U.E. di libera iniziativa e di  mancata adesione della totalità dei  proprietari del tratto di viabilità posta fra Via Torino e Via del Santuario è comunque a carico del proponente la realizzazione di condotta fognaria, nera e bianca e la realizzazione della infrastruttura viaria limitatamente al piano di posa per la stessa del manto bitumato).

Destinazioni d’uso ammesse: industria, artigianato produttivo e di servizio, depositi, terziario commerciale, direzionale e ricettivo alberghiero

Obbligo di realizzazione del controviale

E’ ammessa deroga all’altezza massima (fino ad un massimo complessivo di 18,00 metri) per particolari esigenze produttive, nel rispetto della volumetria massima realizzabile.

Capoluogo - Via del Santuario

Sia necessariamente da prevedersi per il comparto produttivo la predisposizione di Strumento Urbanistico Esecutivo. Il SUE dovrà inoltre prevedere la cessione obbligatoria delle aree cartograficamente individuate. La capacità edificatoria dell’ambito è da intendersi al netto degli edifici esistenti alla data di adozione del presente PRGC (18 Gennaio 2006)

Le aree a standard potranno essere localizzate in base alle esigenze produttive.

Parametri

UT

Indice utilizzazione territoriale

=

0,78  mq di SUL/mq di ST dell’intero ambito al netto della viabilità esistente di proprietà comunale che è esclusa dal P.E.C.

Hmax

Altezza massima

=

16,00 metri - sono ammesse deroghe all'altezza massima (fino ad un max complessivo di 18,00 m.) per particolari esigenze produttive, tecnologiche e di stoccaggio, nel rispetto della superficie utile lorda massima realizzabile.

Rc

Rapporto massima di copertura

=

0,65  mq/mq di SF

N°p

N° massimo piani fuori terra

=

3 piani fuori terra

VL

Indice di visuale libera

=

1

Dc

Distanza confini proprietà

=

5,00 metri

Dz

Distanza confini di zona

=

10,00 metri

D

Distanza tra edifici

=

10,00 metri tra pareti e pareti finestrate

Ds

Distanza dai confini stradali

=

=

=

=

5,00 metri da strade con larghezza inferiore a 7 metri

7,50 metri da strade con larghezza compresa tra 7 e 15 metri

10,00 metri da strade con larghezza superiore a 15 metri

Distanze maggiori se previste dal presente PRG

Vp

Verde privato di pertinenza

=

Min. 20% di SF. È considerato tale anche quello scoperto, realizzato con pavimentazione permeabile ed almeno una essenza di alto fusto, preferibilmente autoctona, ogni  100 mq. così come definita dall’articolo 892 del Codice Civile. Tale area può coincidere con la superficie destinata a parcheggio privato di pertinenza.

Aree di cessione

 

=

Quota maggiore tra il minimo di legge pari al 20% di SFA e le aree di cessione da quantificare per singolo uso in sede di definizione dell’intervento così come stabilito dall’articolo 103  delle presenti norme In essa sono comprese le aree in cessione  cartograficamente individuate.

Clausola temporale

La destinazione dell’area è assegnata per un arco temporale limitato; se lo strumento urbanistico esecutivo non verrà presentato in conformità con la norma e con completezza di documentazione entro due anni dall’approvazione della Variante parziale n. 6, tale previsione potrà essere fatta decadere e, con variante ai sensi del comma 7 5 art. 17 LR 56/77 e s.m.i., l’assetto di Piano sarà adeguato alla situazione previgente all’approvazione della Variante parziale n. 6.

Specifiche prescrizioni

Dovranno essere valutate ed adottate adeguate soluzioni estetiche e cromatiche improntate all'armonizzazione del fabbricato nel paesaggio. A tal proposito si prescrive che i progetti attuativi prevedano la predisposizione di uno specifico elaborato contenente la proposta di inserimento paesaggistico (in cui siano comprensibili visuali, forme e colori in rapporto ai diversi punti di vista delle opere previste).

Frazione San Lorenzo

Indice di Utilizzazione Territoriale UT = 0,50 mq/mq di ST

Rapporto di copertura Rc = 0,3 mq/mq

Destinazioni d’uso: attività produttiva di riparazione e vendita macchine attrezzature agricole

Obbligo realizzazione fascia alberata circostante, con specifico piano di piantumazione da sottoporre alla C.E.

Parcheggi esterni alla recinzione minimo 5% di ST

Frazione Murazzo

Indice di Utilizzazione Territoriale UT= 0.80 mq/mq di ST

Rapporto di copertura Rc = 0.5 mq/mq

Superficie = 29.000 mq. (in sede attuativa verrà considerata la superficie reale)

Area copribile massima dell’intero Comparto = 14.500 mq

Superficie utile lorda massima dell’intero comparto Sul = 23.200 mq

Altezza massima = 10 m. Tale altezza è derogabile fino ad un massimo di 14 m per l'installazione di carri-ponte o strutture similari.

Cessione aree = 20% di S.T. nell’area così computata è compresa quella pubblica di PRG 100% di S.U.L. commercio al minuto 20% restante terziario 15mq/100mc per le residenze

Destinazioni d’uso: attività industriali, artigianali, terziario, commerciale, depositi, residenza come indicato dal comma 6.

Clausola temporale

Il progetto di Piano recepisce la vigente previsione di dislocazione dell’area produttiva per un arco di tempo limitato; se lo strumento urbanistico esecutivo non verrà presentato in conformità con la norma e con completezza di documentazione entro due anni dall’approvazione del presente PRG, tale previsione potrà essere fatta decadere e, con variante ai sensi del comma 7 5 art. 17 LR 56/77 e s.m.i., l’assetto di Piano sarà adeguato allo stato dei luoghi (rurale), con o senza la rilocalizzazione della capacità edificatoria e la definizione del nuovo assetto infrastrutturale.