Art. 56      Ambito della campagna parco di Stura

1.      L’ambito della campagna parco comprende le aree dei terrazzi fluviali di Stura limitrofi al centro capoluogo caratterizzate dalla presenza di paesaggi rurali e da insediamenti prevalentemente produttivi o tecnologici, a diverso grado di utilizzo, che necessitano di una riqualificazione formale e funzionale per renderli coerenti con il ruolo fruitivo ambientale che il PRG assegna all’ambito.

2.      Per allestire la Campagna Parco di Stura sono necessarie due linee di intervento:

-          un Bando esplorativo preliminare

-          un Piano Guida di iniziativa pubblica esteso all’intero ambito

3.      Il Bando esplorativo è finalizzato ad offrire ai proprietari di aree interne all’ambito e ad ogni altro soggetto l’opportunità di manifestare il proprio interesse a partecipare all’allestimento della campagna parco e a formalizzare proposte in tal senso, partendo da quanto previsto nella successiva scheda progetto, con priorità agli interventi di riqualificazione dei tessuti extragricoli esistenti, alle funzioni connesse al ruolo fruitivo ambientale dell’ambito e ad allestire aree ed attrezzature pubbliche per la fruizione ambientale.

4.      Il processo conoscitivo e propositivo del Piano Guida, esteso all’intero ambito, è finalizzato a definire l’assetto e i caratteri della campagna parco, avendo a riferimento sia gli esiti del bando esplorativo che i contenuti della successiva scheda progetto.

5.      I contenuti del Piano Guida con valenza urbanistica, in particolare quelli relativi all’assetto insediativo e alle aree ed attrezzature pubbliche, dovranno essere formalizzati in uno Sstrumento Uurbanistico Eesecutivo di iniziativa pubblica, integrato da strumento di concertazione ai sensi dell’articolo 2 comma 203 lettera a) della Legge 23 dicembre 1996 n. 662.

6.      Interventi finalizzati all’allestimento delle attrezzature e strutture pubbliche e di uso pubblico su area di proprietà comunale per la fruizione ambientale e il tempo libero potranno essere attuati dall’Amministrazione Comunale previa approvazione di un SUE di iniziativa pubblica, anche per singoli sub ambiti.

7.      Fino all’approvazione del Piano Guida sono ammessi :

·         gli interventi di cui al comma 6,

·         interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia non comportante la demolizione totale del fabbricato, con preclusione del mutamento d’uso;

·         esecuzione di autorimesse totalmente interrate - da valutarsi compatibilmente con le caratteristiche geologiche - realizzazione di autorimesse fuori terra, a servizio degli edifici esistenti alla data di adozione delle presenti norme (18 Gennaio 2006), per una SUL di mq. 25 per alloggio, nel rispetto del rapporto di copertura di 0,5 mq/mq, del rapporto minimo di 1 mq. ogni 10 mc. di volume e dell’altezza massima, misurata all’imposta del tetto, di m. 3,50; le autorimesse fuori terra dovranno essere ricavate senza soluzione di continuità con il fabbricato preesistente, oppure, nel caso in cui si dimostri l'impossibilità di tale soluzione, potranno essere edificate ad una distanza minima di m. 5,00 dal fabbricato preesistente. Le autorimesse dovranno necessariamente rispettare i caratteri tipologici tradizionali ed inserirsi in maniera armoniosa nel paesaggio circostante.

·         ampliamenti una tantum fino a un max del 20% della S.U.L., con esclusione del mutamento della destinazione d’uso legittimata, degli insediamenti produttivi ed industriali esistenti alla data di adozione delle presenti norme (11.02.2008). Tale intervento deve prevedere una riqualificazione complessiva dell’area di pertinenza in coerenza con gli obiettivi previsti nell’ambito, fatto salvo quanto disposto nelle specifiche schede di progetto;

·         Al fine di perseguire gli obiettivi richiamati di pubblica fruizione dell’ambiente naturale e rurale si ammette, previa valutazione dell’Amministrazione Comunale, la realizzazione di modeste strutture a servizio dei fruitori e visitatori dell’area a Parco Fluviale (esempio servizi, piccola somministrazione, zone ricarica veicoli elettrici, etc…) nei limiti di 25 mq ciascuna, e mt. 3,50 di altezza; secondo le specifiche esigenze connesse all’ambito e comunque da contenere in massimo n. 30 strutture. Non sono conteggiate per tali fini le strutture di carattere provvisorio, precario, non infisse stabilmente al suolo (es. capanni avvistamento).

·         per la sola area contraddistinta quale “archeologia industriale” è inoltre consentito il mutamento d’uso con destinazione finale:

S1        Pubblica amministrazione

S2        Istruzione

S3        Sanità e altri servizi sociali

S4        Organizzazioni associative

S5        Organizzazione del culto religioso

S6        Attività ricreative e culturali

S7        Attività sportive

S8        Difesa e protezione civile

8.       Ai centri aziendali esistenti alla data di adozione delle presenti norme (18 Gennaio 2006) si applicano i disposti relativi alle aree agricole normali previsti al TITOLO II° capo V°; gli interventi comprendenti l’ampliamento dovranno essere contestuali ad interventi di riqualificazione dei tessuti insediativi esistenti.

scheda progetto

Ambito della Campagna Parco di Stura

A)   Finalità

Il Piano Guida per la campagna parco di Stura è finalizzato a:

-         Valorizzare il ruolo fruitivo ambientale dell’ambito, con riguardo sia alla dotazione di strutture e attrezzature ricettive, sia ad incentivare la costituzione di imprese agricole multifunzionali;

-         Riqualificare i tessuti insediativi esistenti;

-         Allestire aree, attrezzature e infrastrutture per la fruizione ambientale e il tempo libero, e le connessioni con il centro storico anche mediante l’acquisizione dell’uso pubblico delle aree o dei percorsi;

-         Incentivare l’insediamento di funzioni terziarie compatibili con i caratteri ambientali del contesto per potenziare il rango urbano del capoluogo;

-         Potenziare la dotazione vegetazionale e la biodiversità dell’ambito.

Il raggiungimento sull’intera area di detti obiettivi, incentivati con i criteri perequativi di seguito descritti, configura l’attuazione dell’area della campagna parco di Stura quale attrezzatura di interesse generale.

B)   La manovra insediativa e le azioni di riqualificazione urbana

Il Piano guida, nel definire l’assetto della Campagna Parco e le azioni di riqualificazione formale e funzionale dei tessuti produttivi e specialistici (al netto degli insediamenti rurali e residenziali confermati), può disporre di una capacità edificatoria complessiva pari ad un massimo di  7.000 mq di SUL per usi residenziali ed ulteriori 5.000 mq. di SUL (che includono le quantità di SUL destinate alle due funzioni T1 e T2 di cui al successivo punto D) da destinare a funzioni connesse alla finalità della campagna parco, quali: pubblici esercizi e artigianato artistico; funzioni turistico-ricettiva, ludica e ricreativa; funzioni di servizio e in particolare pubblica amministrazione, organizzazioni associative, attività ricreative e culturali, attività sportive, attrezzature fieristiche e convegni, oltre alle destinazioni ammesse dal punto D). Lo schema di assetto dovrà distribuire la capacità edificatoria coerentemente con la vocazione fruitivo ambientale dell’ambito, garantendo un adeguato mix funzionale e prestando attenzione prioritariamente alle proprietà pubbliche e alla riqualificazione formale e funzionale dei tessuti insediativi extragricoli presenti. Le eventuali aree di nuovo impianto, qualora necessarie, sono realizzate rigorosamente in coerenza con i tessuti già edificati.

C)   La manovra perequativa per allestire aree e attrezzature pubbliche

Il Piano Guida definisce quali spazi e attrezzature assimilare ai servizi pubblici di cui all’art. 21 della LR 56/77 e s.m.i., prendendo spunto anche da quanto emerso dalle proposte e dalle disponibilità emerse dai bandi esplorativi. Il Piano Guida definirà pertanto manovre perequative per acquisire tali aree al patrimonio pubblico, applicando i parametri e le modalità previsti per il polo sportivo ricreativo di Stura; ossia con una proporzione di cessione gratuita ad uso pubblico per una proporzione di 4/5 della superficie territoriale con un limite minimo complessivo finale di 33.333 mq., fermi restando i limiti di carico insediativo previsti dal presente articolo.

D)   Il ruolo turistico fruitivo

Per incentivare il ruolo turistico fruitivo dell’area, il Piano Guida potrà disporre di una manovra insediativa consistente in:

-         4.000 mq di SUL per funzioni T1 albergo. Al fine di incentivare l’intervento di soggetti privati alla realizzazione e gestione dell’albergo, il Piano Guida (e ancor prima il bando esplorativo) può assegnare al medesimo soggetto un premio, aggiuntivo, pari a 1.000 mq di SUL residenziale realizzabili solo quando l’albergo sarà già in attività.

-         1.000 mq di SUL per funzioni T2 ostelli e forme di ricettività per il turismo itinerante. Al fine di incentivare l’intervento di soggetti privati alla realizzazione e gestione dell’ostello, il Piano Guida (e ancor prima il bando esplorativo) può assegnare al medesimo soggetto un premio aggiuntivo pari a 500 mq di pubblico esercizio.

-         10.000 mq di ST per funzioni T3 complessi ricettivi all’aperto – campeggi. Una quota della ST può essere assegnata, come attività complementare, all’insediamento dell’ostello e/o a imprese agricole multifunzionali, e, in questo caso, sono ammessi locali di servizio fino ad un max di 100 mq di superficie coperta con altezza massima di 4,00 metri per complesso ricettivo all’aperto. L’organizzazione del campeggio come attrezzatura autonoma dovrà prevedere un minimo del 50% della ST per piazzole e potrà prevedere strutture coperte per locali di servizio all’attività fino a un max di 500 mq di superficie coperta con altezza massima di 4,00 metri.

-         Ampliamenti una tantum fino a un max del 30% di ogni insediamento agricolo, per incentivare la costituzione di imprese agricole multifunzionali.

E)   archeologia industriale

Per incentivare il recupero, il riuso e la valorizzazione dei manufatti con caratteri architettonici da archeologia industriale così come individuati in cartografia, il Piano Guida potrà disporre di una ulteriore manovra insediativa pari a 2.000 mq di SUL da destinare ad attività terziarie e artigianali compatibili con i caratteri e le vocazioni dell’ambito.

F)   I parametri urbanistici ed edilizi

 

Hmax

Altezza massima

=

=

7,50 metri nell’edilizia residenziale

10 metri per tutti gli altri usi

N°p

N° massimo piani fuori terra

=

=

2 p.f.t. nell’edilizia residenziale

3 p.f.t. per tutti gli altri usi

VL

Indice di visuale libera

=

0,50

Dc

Distanza confini proprietà

=

5,00 metri o inferiore se esistente

Dz

Distanza confini di zona

=

5,00 metri o inferiore se esistente

D

Distanza tra edifici

=

10,00 metri tra pareti e pareti finestrate

Ds

Distanza dell’edificato dai confini stradali

=

=

minimo 5,00 metri

Distanze maggiori se previste dal presente PRG

Q

Rapporto max di copertura

=

0,4 SF

Vp

Verde privato di pertinenza

=

Min. 30% di SF nelle aree residenziali

Min. 20% di SF nelle altre aree

Urbanizzazione primaria

=

Come da progetto di SUE, nel rispetto delle indicazioni di PRG

Aree di cessione

=

15 mq/30mq di SUL di cui: verde 10 mq/30 mq di SUL; parcheggio 5 mq/30 mq di SUL residenziale da incrementare per gli usi non residenziali per la quota standard eccedente

 

G)  Specifiche opportunità di intervento

Nei fabbricati esistenti ad uso diverso dal residenziale è ammessa la realizzazione di un alloggio di custodia o del titolare nel rispetto dei seguenti parametri:

 

SUL Superficie Utile Lorda

-          180 mq di SUL residenziale per un alloggio

-          250 mq di SUL residenziale per due alloggi

 

scheda progetto

Ambito produttivo Strada Cartiera

Per il complesso produttivo sito lungo Strada Cartiera identificato a Catasto al Fg.150, mapp. 330, 331, 116, 215, 297, 298 si ammettono interventi di ampliamento e completamento, sulle aree in disponibilità poste in contiguità alle strutture esistenti (al fine di limitare la compromissione delle aree maggiormente periferiche aventi maggiore vocazione naturale), per una Superficie Coperta massima di incremento pari al 50% di quella esistente e legittimata alla data di adozione della Variante Parziale n.15.