Lungo l’alveo dei corsi d’acqua fiume Belbo, rio Trionzo e
rio Rocchea riconosciuti corsi d’acqua pubblici, il PRG individua per una
profondità di 150 metri le aree sottoposte a vincolo paesistico ai sensi
dell’art. 134 del D.Lgs. 42/04 e s.m.i.. Le fasce
indicate sulle tavole di progetto sono da intendersi illustrative e dovranno
essere debitamente interpretate all’atto di puntuali provvedimenti sulla base
di misurazioni dello stato dei luoghi da effettuare da parte del proponente.
All'interno di tali
fasce sono sempre ammessi interventi per la realizzazione di opere di
urbanizzazione primaria e secondaria previste dal PRGC e di quelle finalizzate
all'uso pubblico del bene (opere di protezione idrogeologica, percorsi
pedonali, opere relative alla realizzazione di servizi pubblici o di uso
pubblico, attrezzature sportive pubbliche o di uso pubblico, ecc.).
Sui manufatti edilizi
eventualmente esistenti in tali fasce sono ammessi interventi previsti dalle
rispettive zone urbanistiche di appartenenza, ottenuto il benestare regionale
(se non subdelegato) vincolante ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 42/04.
La realizzazione di
nuovi manufatti edilizi, nel rispetto delle indicazioni del PRG, è subordinata
al rilascio dell'autorizzazione ai sensi dell’art 149 del D.Lgs. 42/04.
Non è richiesta la
predetta autorizzazione per gli interventi di manutenzione ordinaria,
straordinaria, di consolidamento statico e di restauro conservativo che non
alterino lo stato dei luoghi e l'aspetto esteriore degli edifici, così come
previsto all’art. 149 del D.Lgs. 42/04.
Tutti gli interventi
ammessi, anche quelli subordinati alla formazione di strumenti urbanistici
esecutivi, devono garantire l’accessibilità delle sponde garantendo la loro
tutela e manutenzione.
Alla luce delle
puntuali analisi effettuate sul reticolo idrografico superficiale, ai sensi
dell’art. 29, comma 5 L.R. 56/77 per torrenti, rii e canali del territorio vale
quanto contenuto nel precedente art. 42 delle presenti NTA.