ART. 54 - CARATTERISTICHE ARCHITETTONICHE DEI MANUFATTI EDILIZI

 

Nelle operazioni da eseguirsi nelle aree edificate di interesse ambientale e nelle aree di utilizzo funzionale del patrimonio edilizio esistente, sono da osservare le norme di cui ai commi seguenti.

I muri degli edifici dovranno essere dove è possibile riportati all’originale pietra naturale o finiti a intonaco civile a vista, o in calcestruzzo armato a vista, o tinteggiati nei colori classici ocra, paglierino, aragosta o simili, salvo casi di preesistenza di diversi elementi caratteristici.

Non sono ammessi rivestimenti tipo klìnker, listelle di cotto, in pietra naturale e in altri materiali prefabbricati (plastiche, ecc.).

Sono permessi zoccoli in pietra a lastre verticali di larghezza minima cm 50 limitatamente ad altezza non superiore a m 1,00 dal piano esterno di calpestio.

E’ fatto obbligo di adeguamento ai tipi sopraindicati, del ripristino delle facciate con la rimozione di rivestimenti realizzati con materiali non idonei; le ringhiere saranno del tipo classico alla piemontese in ferro con bacchette verticali quadrate con mancorrenti in piattina di ferro.

               Le falde dei tetti devono risultare semplici nella loro concezione geometrica ed avere pendenze continue, con inclinazione non superiore a 25°, senza brusche variazioni tese soltanto ad un maggior recupero volumetrìco del sottotetto.

Il tetto deve essere realizzato con coperture in tegole curve tipo “coppi’.

I serramenti esterni e le persiane dovranno essere in legno. E’ ammessa deroga al presente comma, previo parere della Commissione Edilizia, per l’utilizzo di materiali alternativi, purché sia documentata la compatibilità estetica del manufatto finito. (7)

 

Le nuove costruzioni fuori da queste aree dovranno in linea massima attenersi alle suddette norme.

Per la progettazione di opere di particolare pregio architettonico, previa maggior illustrazione del progetto mediante fotomontaggi, plastici, vedute prospettiche, disegni particolareggiati in scala idonea per una facile e chiara comprensione, sono consentite delle deroghe alle norme dì cui al presente articolo.

Negli interventi A3, A4, A5, A7 il Comune potrà imporre l’esecuzione di portici da destinare all’uso pubblico quando ne ravviserà la necessità estetico-sociale.

 

In sede di rilascio di provvedimento edilizio o adozione di piano esecutivo, dovranno essere valutati gli aspetti del paesaggio sulla base dell’allegato a2) della relazione illustrativa generale “Metodologia e criteri per la valutazione degli impatti sul paesaggio”  del P.T.P

Al fine di garantire la qualità architettonica – edilizia delle nuove costruzioni, saranno da privilegiare l’adozione di tipologie tipiche del territorio (a “stecca” o “in linea”) evitando la tipologia a schiera. Particolare attenzione dovrà essere posta all’impiego di materiali e finiture tradizionali tipici dei luoghi. Per ulteriori approfondimenti potrà essere fatto riferimento al Manuale “il recupero degli edifici rurali” edito dalla Provincia di Asti  in collaborazione con la Regione Piemonte

Per i ripristini ambientali e per gli interventi di consolidamento e contenimento dei suoli deve essere privilegiato l’utilizzo delle tecniche di ingegneria naturalistica (9)