Le aree per usi produttivi sono destinate alle attività
industriali, artigianali (artigianato di produzione e di servizio) e
commerciali in sede propria, nonchè alle attività complementari ed agli usi del
suolo a queste strettamente connesse.
Il P.R.G. individua, fra le attività complementari da
insediare in tali zone:
· impianti e depositi connessi alla
commercializzazione all'ingrosso ovvero alla commercializzazione anche al
dettaglio di macchine, prodotti per l'edilizia, per l'agricoltura e affini,
nonché dei beni prodotti dalla unità
produttiva e di quelli integrativi o complementari.
· magazzini di rimessaggio in genere, esposizioni, depositi
containers
·
impianti
ed attività collegate ai trasporti, alla produzione e distribuzione energetica
e di servizi tecnologici
· impianti ed attività connesse alla lavorazione di prodotti
agricoli, e derivati dall'attività estrattiva
· impianti artigianali e laboratori di produzione non
compatibili con gli insediamenti residenziali (fra questi: attività di
rottamazione).
Le destinazioni d'uso strettamente connesse alle attività
produttive insediate, risultano:
·
residenziale, limitatamente alla abitazione del titolare,
conduttore e/o del custode, con superficie utile di ogni unità abitativa non
superiore a mq.200, in ogni caso non superiore al 30% della superficie utile
destinata ad attività produttiva:
1 unità alloggio per Unità Locale fino a 2.000 mq. di
superficie utile lorda
2 unità alloggio per Unità Locale > 2.000 mq. di
superficie utile lorda
·
direzionale, per uffici e locali di rappresentanza connessi agli
usi industriali - artigianali, con superficie utile non superiore al 40% della
superficie utile destinata ad attività produttiva
·
di servizio, per attrezzature ed attività relazionate
all'urbanizzazione secondaria delle aree, in misura corrispondente alla
dotazione di standards urbanistici di cui all'art. 21 L.R. 56/77
In dette aree è comunque ammesso l'impianto di attività
classificate commerciali, purché con le caratteristiche di cui al successivo
art. 34.