ART. 19

 

ZONE B

 

 

    Costituiscono l'insieme delle zone edificate sature o di completamento classificate di tipo B ai sensi del D.M. 1444/68.

 

    Descrizione delle zone.

 

    Le quattro zone individuate dal piano sono tutte in contiguità tra loro, ad eccezione della zona B4 separata dalle altre tre dalla zona F4 occupata dal sedime dell’autostrada e dall’area del casello, ma collegata attraverso la viabilità comunale, e rappresentano la porzione di territorio pianeggiante circostante il nucleo storico originario di Feglino.

    All’interno delle quattro zone si riscontrano manufatti edilizi e piccoli nuclei di epoche diverse e con caratteristiche tra loro eterogenee.

    In piccola parte, nella zona B1, c’è la presenza di organismi edilizi di tipo rurale molto articolati e complessi che denunciano come i primi insediamenti nella zona fossero ancora caratterizzati da un forte legame con il fondo agricolo di pertinenza. Essi sono ubicati lungo le direttrici dei percorsi locali tuttora esistenti.

    Di diverso significato è la presenza delle unità mono o plurifamiliari nei tipi isolati a corpo doppio , in linea a blocco, a corpo triplo tipico dei recenti organismi condominiali, sparse sul territorio.

    L’eterogeneità tra gli elementi edilizi ed i tessuti presenti dimostrano come tale area abbia accolto nel tempo la maggior parte delle trasformazioni dell’organismo urbano di Feglino. Soprattutto nella edificazione più recente l’edificio non coincide mai con la dimensione del lotto e solo  in alcuni casi il  lotto e l’edificio presentano un lato in comune.

    Manca sempre l’aggregazione tra più edifici. Quasi mai c’è coincidenza tra edificio e percorso, solo in alcuni casi un lato è coincidente con il percorso.

 

    Il tipo più diffuso è quello isolato monofamiliare o bifamiliare recente a corpo doppio.

    Essi sono privi di riferimenti precisi rispetto alla realtà territoriale nella quale si collocano,  presentano raramente i locali di servizio al piano terra sostituiti da locali ad uso abitativo a testimonianza della rottura del legame con il tessuto poderale.

    Presentano da due a quattro cellule frontali e corpo doppio a due piani entrambi abitativi.

    In questi elementi si riscontra la perdita di alcuni caratteri costruttivi peculiari dell’area territoriale come la prevalenza dei pieni sui vuoti, la posizione a ridosso della linea di gronda delle aperture dell’ultimo piano, la finitura della copertura con lastre di ardesia (lambrini), ecc...

 

 

 

    19.1 - Norme generali

 

    Sugli edifici esistenti ogni intervento dovrà rispettare le indicazioni di cui alla specifica scheda dell’Unità di intervento (Ui) contenuta nell’allegato 1 alle presenti norme di attuazione.

    Gli interventi dovranno sottostare alle norme di carattere generale di cui al Capo I con specifico riferimento alle caratteristiche edilizie di cui all’art. 9.

 

    Interventi nuovi e di completamento sono consentiti attraverso l’istituto della concessione singola convenzionata e l’applicazione dell’indice fondiario (If) sulle aree di proprietà asservite all’interno della zona di appartenenza e nel rispetto delle prescrizioni per singola zona.

 

Destinazione ammesse: residenziale, attività culturali, ricreative, amministrative, professionali, commerciali al dettaglio nei limiti della D.C.R. n. 29/1999, artigianato di servizio, servizi pubblici e di interesse pubblico, di ristorazione, turistico ricettiva, agrituristica così come definita dall’art. 5, comma 2 della LR n. 33/1996, intendendo che le attività accessorie dell’azienda agrituristica, quali stalle, maneggi, ecc... siano ubicate al di fuori delle zone residenziali.

 

 

 

    19.2 - B1 - Feglino, via San Rocco - satura. (St mq 13.416)

 

    La zona B1 è compresa nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.

Per la zona il regime di PTCP prevede:

- per l’assetto insediativo la disciplina ID CO, 

- per l’assetto geomorfologico la disciplina MO B,

- per l’assetto vegetazionale la disciplina COL ISS.

 

Destinazione

Residenziale, commercio al minuto, artigianato di servizio pubblici esercizi, attività ricettiva alberghiera.

 

Interventi consentiti.

 

a)        Recupero del patrimonio edilizio esistente con le modalità indicate nell’art. 13.

Dovranno essere mantenute tutte le tipologie presenti e recuperati, ove possibile, i tipi preesistenti mediante interventi di restauro conservativo.

Gli eventuali nuovi edifici o parte di essi realizzati mediante la ricostruzione totale o parziale di edifici esistenti, le cui schede di Unità di intervento (Ui) ammettono la ristrutturazione edilizia, dovranno integrarsi con i caratteri prevalenti riconoscibili nei tipi presenti rurali o a blocco a corpo doppio aggregato.

- Tipo di intervento = scheda di Unità di intervento (Ui).

- Distanza dai confini (Dc) = m 3.00 o a confine previo accordo tra le parti.

- Distanza tra fabbricati (Df) = m 6.00

- Altezza (H) max = per ogni Unità di Intervento (Ui) quella esistente.

 

b) Interventi di cui al precedente art. 10 nei limiti dell’articolo stesso.

 

 

 

19.3 - B2 - Feglino via Santuario, via Benne.  Di completamento.  (St mq 33.250)

 

                    La zona B2 è compresa nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.

Per la zona il regime di PTCP prevede:

- per l’assetto insediativo la disciplina ID CO, 

- per l’assetto geomorfologico la disciplina MO B,

- per l’assetto vegetazionale la disciplina COL ISS.

 

Destinazione.

 

Residenziale, ricettiva alberghiera, pubblici esercizi.

 

 

Interventi consentiti.

 

a) Recupero del patrimonio edilizio esistente con le modalità indicate nell’art. 13.

Dovranno essere mantenute le tipologie storiche presenti e recuperati, ove possibile, i tipi preesistenti mediante interventi di restauro conservativo.

Gli eventuali nuovi edifici o parte di essi realizzati mediante la ricostruzione totale o parziale di edifici esistenti, le cui schede di Unità di intervento (Ui) ammettono la ristrutturazione edilizia o mediante l’utilizzo dell’indice fondiario, dovranno integrarsi con i caratteri prevalenti riconoscibili nei tipi presenti rurali o a blocco a corpo doppio aggregato.

- Tipo di intervento = scheda di Unità di intervento (Ui) ovvero ristrutturazione edilizia per le Unità edilizie

  prive di scheda di Unità d’intervento.

- Distanza dai confini (Dc) = m 5.00 o a confine previo accordo tra le parti.

- Distanza tra fabbricati (Df) = m 10.00.

- Altezza (H) max = per ogni Unità di Intervento (Ui) quella esistente.

 

b) Interventi di nuova edificazione.

Ogni nuovo intervento dovrà integrarsi con il processo evolutivo ed i caratteri prevalenti riconosciuti nella intera zona  che sono i tipi rurali ed i tipi a blocco.

Tra i tipi edilizi individuati non è riconoscibile con sicurezza la presenza di caratteri dominanti sugli altri in maniera da determinare un preciso orientamento per le nuove edificazioni. Tale promiscuità e indeterminatezza non devono però giustificare l’introduzione di ulteriori tipi oltre a quelli esistenti ma richiedono la ripetizione rigorosa di quelli esistenti giudicati non estranei. 

                    La nuova edificazione dovrà perciò rifarsi ai tipi rurale, a blocco a corpo semplice sia isolato che a case aggregate tutti mono o bifamiliare e non al tipo a blocco a corpo triplo giudicato estraneo all’organismo insediativo di Feglino.

-  Indice fondiario (If) = mq/mq  0,50 

-  Lotto pertinenziale (Lp) min. = mq 400 nel rispetto dell'art. 8 lettera f.

-  Superficie lorda di solaio (Sl)  [Ss]  massima = mq 400

-  Distanza dai confini (Dc) = m 5.00

-  Distanza tra fabbricati (Df) = m 10.00

-  Distanza dai cigli della strada (Ds) = m 3.00

-  Altezza (H) max = m 9.00

-  N° piani = 2 + sottotetto abitabile

-  Superficie coperta (Sc) massima = 40%

 

c) Interventi di cui al precedente art. 10 nei limiti dell’articolo stesso.

 

 

 

19.4 - B3 - Feglino, Piazza Durante.  Di completamento.  (St mq 4.273)

 

                    La zona B3 è compresa nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.

Per la zona il regime di PTCP prevede:

- per l’assetto insediativo la disciplina ID CO, 

- per l’assetto geomorfologico la disciplina MO B,

- per l’assetto vegetazionale la disciplina COL ISS.

 

Destinazione.

 

Ricettiva alberghiera, pubblici esercizi, residenziale

 

 

Interventi consentiti.

 

a) Recupero del patrimonio edilizio esistente con le modalità indicate nell’art. 13.

Dovranno essere mantenute le tipologie storiche presenti e recuperati, ove possibile, i tipi preesistenti mediante interventi di restauro conservativo.

Gli eventuali nuovi edifici o parte di essi realizzati mediante la ricostruzione totale o parziale di edifici esistenti, le cui schede di Unità di intervento (Ui) ammettono la ristrutturazione edilizia, dovranno integrarsi con i caratteri prevalenti riconoscibili nei tipi presenti rurali o a blocco a corpo doppio aggregato.

- Tipo di intervento = scheda di Unità di intervento (Ui).

- Distanza dai confini (Dc) = m 3.00 o a confine previo accordo tra le parti.

- Distanza tra fabbricati (Df) = m 6.00

- Altezza (H) max = per ogni Unità di Intervento (Ui) quella esistente.

 

 

b) Interventi di nuova edificazione.

La zona è contigua al viadotto autostradale ed è caratterizzata da alcuni edifici a blocco a corpo triplo posti in fregio alla strada provinciale per cui la nuova edificazione dovrà uniformarsi ai caratteri prevalenti riconosciuti nella zona stessa.

                    L’attacco del piano terra dovrà essere posto alla quota della strada provinciale che attraversa la zona.

- Tipologia = uni-bi-trifamiliare

-  Indice fondiario (If) = mq/mq  0,50  [2,00]

-  Lotto pertinenziale (Lp) min. = mq 400 nel rispetto dell'art. 8 lettera f.

-  Superficie lorda di solaio (Sl)  [Ss]  massima = mq 600

-  Distanza dai confini (Dc) = m 4.00

-  Distanza tra fabbricati (Df) = m 8.00

-  Distanza dai cigli della strada (Ds) = m 3.00

-  Altezza (H) max = m 10.50

-  N° piani = 3 + sottotetto abitabile

-  Superficie coperta (Sc) massima = 60%

 

c) Interventi di cui al precedente art. 10 nei limiti dell’articolo stesso.

 

 

19.5- B4 - Feglino, Burnenghi.  Satura.  (St mq 25.357)    

 

                    La zona B4 è compresa nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.

Per la zona il regime di PTCP prevede:

- per l’assetto insediativo la disciplina IS MA, 

- per l’assetto geomorfologico la disciplina MO B,

- per l’assetto vegetazionale la disciplina COL ISS.

 

La zona B4 rappresenta l’ultima propaggine urbanizzata a valle del nucleo centrale dell’abitato di Feglino, è separata dal resto dell’abitato dal viadotto dell’autostrada ma è connessa dalla via comunale Benne che è a tutti gli effetti una via urbana. Lungo la stessa via sono sorti una serie di edifici a destinazione residenziale ed il centro sportivo comunale, costituito, attualmente, da un campo da calcio regolamentare, tribune, spogliatoi, servizi, magazzino comunale che assieme alle aree destinate al potenziamento del centro sportivo costituisce la zona F1.

 

Gli edifici residenziali esistenti si rifanno ai tipi rurali, per alcuni insediamenti più antichi, a blocco, isolato mono o bifamiliare recenti a corpo semplice o doppio.

 

Destinazione.

 

Residenziale, ricettiva alberghiera, artigianato di servizio, pubblici esercizi, attrezzature sportive.

 

Interventi consentiti.

 

 

a) Recupero del patrimonio edilizio esistente con le modalità indicate nell’art. 13.

Dovranno essere mantenute le tipologie storiche presenti e recuperati, ove possibile, i tipi preesistenti mediante interventi di restauro conservativo.

                    Gli eventuali nuovi edifici o parte di essi realizzati mediante la ricostruzione totale o parziale di edifici esistenti dovranno integrarsi con i caratteri prevalenti riconoscibili nei tipi presenti rurali o a blocco a corpo doppio aggregato.

- Tipo di intervento = ristrutturazione edilizia.

- Distanza dai confini (Dc) = m 3.00 o a confine previo accordo tra le parti.

- Distanza tra fabbricati (Df) = m 6.00

- Altezza (H) max = per ogni Unità di Intervento (Ui) quella esistente.

 

b) Interventi di cui al precedente art. 10 nei limiti dell’articolo stesso.