ART. 23
CLASSIFICAZIONE
DELLE ZONE AGRICOLE
Le
zone agricole distinte per località sono le seguenti.
23.1 - EA1 Località Bricco. (St mq 112.320)
La zona EA1 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La zona si estende attorno
al nucleo di Bricco (zona An1) e ne costituisce l’area agricola di pertinenza.
E’ caratterizzata da una
diffusa sistemazione a terrazzamenti totalmente coltivati a uliveti, vigneti,
frutteti, orti
Nella zona sono presenti
quattro fabbricati residenziali monofamiliari di tipo isolato a corpo doppio
con due piani e con un numero variabile di cellule frontali da due a quattro. I
fabbricati più antichi sono di tipo rurale.
La zona è attraversata e
completamente servita dalla viabilità comunale.
23.2
- EA2 Località Palazzuolo. (St mq
61.280)
La zona EA2 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La zona, totalmente esposta
a sud, è l’area agricola di pertinenza dell’antico insediamento rurale di
Palazzuolo, oggi ristrutturato.
Tutta la zona è
caratterizzata dalla sistemazione a terrazzamenti del terreno. Metà della zona
è coltivata a uliveti, vigneti e orto, metà è invece in stato di abbandono.
Nella zona tre fabbricati
residenziali, uno plurifamiliare e due monofamiliari raggruppati nel piccolo
insediamento di Palazzuolo di tipo rurale. Un quarto fabbricato isolato,
anch’esso di tipo rurale monofamiliare, è ubicato altrove.
Una limitata ulteriore
presenza residenziale consentirebbe il ripristino ed il mantenimento della
struttura agricola tuttora esistente.
La zona è ben servita dalla
viabilità comunale.
23.3
- EA3 Località Santuario. (St mq 77.750)
La zona EA3 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La zona si sviluppa a metà
del versante destro della valle dell’Aquila lungo la strada provinciale
Feglino-Calice.
E’ un’area caratterizzata
dalla sistemazione a terrazzamenti del terreno tuttora coltivato ad uliveto,
vigneto ed orto.
Sono presenti due edifici
residenziali monofamiliari di tipo rurale.
23.4
- EA4 Località Cioso. (St mq 18.750)
La
zona EA4 è compresa nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La
zona è contigua all’abitato di Feglino, è caratterizzato dalla sistemazione a
terrazzamenti del terreno tuttora coltivato a vigneto,
Ha
un piccolo insediamento residenziale, in fregio alla viabilità comunale che
collega la zona con l’abitato di Feglino, costituito da alcuni edifici di tipo
rurale, un edificio a blocco isolato plurifamiliare a corpo doppio coevo degli
edifici di tipo rurale.
23.5
- EA5 Località Chirpo. (St mq 67.500)
La zona EA5 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La
zona si sviluppa a metà del versante destro della valle dell’Aquila, in
posizione simile a quella della zona EA3, dislocata più a sud della stessa. E’
caratterizzata dalla sistemazione a terrazzamenti del terreno tuttora coltivato
a uliveto e vigneto.
La
zona non è attualmente insediata.
La
zona è servita per tutta la sua estensione da una strada comunale.
Gli
interventi previsti dovranno attenersi alla normativa di Piano di bacino con
particolare riferimento a quanto previsto dall’art. 8c.3-4 (reticolo
idrografico principale) ed art. 16 (area a suscettività al dissesto Pg3b)
23.6
- EA6 Località Ansaldo. (St mq 175.000)
La zona EA6 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 41 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La
zona si estende lungo la piana alluvionale del torrente Aquila immediatamente a
sud dell’abitato di Feglino.
Ha
una morfologia pressoché pianeggiante. è interessata da alcune coltivazioni a
vigneto, a frutteto e a orto. Circa metà dei terreni della zona sono incolti.
Sono
presenti quattro o cinque edifici residenziali monofamiliari isolati. Due di
tipo rurale, due o tre recenti a corpo doppio.
La
parte della zona in sponda destra è attualmente servita solo marginalmente da
una strada comunale. Il Piano prevede la prosecuzione lungo tutta la zona della
strada comunale esistente e consente l’attraversamento, su viadotto, del
torrente Aquila da parte di strada privata.
La
parte in sponda sinistra è servita dalla strada provinciale Finale-Feglino.
23.7
- EA7 Villa, Fornacette, Roselia, Ca’
Borghese. (St mq 247.860)
La zona EA7 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 41/42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La
zona si estende sui primi contrafforti del versante in sponda sinistra del
torrente Aquila immediatamente a sud dell’abitato di Feglino, compresa tra le
strade provinciali Finale-Feglino e Finale-Orco.
E’
una ampia area interamente terrazzata e coltivata a uliveto, e vigneto.
Ha
poche case poste lungo le strade che la delimitano, di tipo monofamiliare a
blocco aggregate, tipiche della particolare collocazione lungo un percorso
matrice storica dell’edificato.
Gli
interventi previsti dovranno attenersi alla normativa di Piano di bacino con
particolare riferimento a quanto previsto dall’art. 8c.3-4 (reticolo
idrografico principale).
23.8
- EA8 Località Condera. (St mq 10.750)
La zona EA8 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 41 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
E’
una piccolissima zona a metà versante della sponda destra del torrente Sciusa
costituisce la pertinenza agricola del nucleo di Condera (zona An2).
La
zona è interamente terrazzata e coltivata a uliveto. Attualmente non è
insediata.
La
zona è servita dalla viabilità comunale.
23.9
- EA9 Località Ruggini. (St mq 11.250)
La zona EA9 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 41 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
E’
una piccola zona nella piana alluvionale in sponda destra del torrente Sciusa.
La
zona è coltivata a vigneto e a orto ed ha un insediamento residenziale
monofamiliare di tipo rurale.
23.10
- EA10 di Ca’ Bassi. (St mq 128.750)
La zona EA10 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 41 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La
zona si sviluppa a metà del versante destro della valle dello Sciusa,
nell’intorno del nucleo insediato di Ca’ Bassi (zona An3) e ne costituisce la
pertinenza agricola.
Tutta la zona è
terrazzata e coltivata a uliveto, vigneto frutteto e orto.
E’
presente un solo edificio residenziale antico a blocco con corpo doppio di
pregevole fattura.
La
zona è bene servita dalla viabilità comunale.
23.11 - EA11 di
Ca’ Magni-Boragni. (St mq 79.040)
La zona EA11 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 41 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La
zona si sviluppa sul versante destro della valle dello Sciusa in area contigua
ai nuclei di Boragni (zona Ame 5) e di Ca’ Magni (zona An4) e ne rappresenta
storicamente la pertinenza agricola.
Il
terreno è interamente sistemato a terrazzamenti in parte coltivati a uliveto e
vigneto e in parte incolto.
Sono
attualmente presenti due case monofamiliari recenti di tipo isolato a corpo
doppio.
La
zona è attraversata dalla viabilità comunale.
23.12 - EA12 Castello (S. Lorenzino). (St mq 54.325)
La zona EA12 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 41 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina ME,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La
zona si sviluppa alle pendici del rilevato naturale su cui sorge il complesso
di San Lorenzino (zona Ame3).
E’
caratterizzato dalla totale sistemazione a terrazzamenti coltivati a vigneto.
sono
presenti tre case monofamiliari di tipo rurale.
Gli
edifici esistenti sono collegati tramite una strada privata alla strada
provinciale per Orco.
23.13 - EB. Tutta la
restante parte boschiva del territorio comunale. (St mq 14.014.990)
La zona EB è prevalentemente
compresa nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
prevalentemente la disciplina ANI MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B, MO-A nelle parti sommitali dei bacini dei
torrenti
Aquila e Sciusa.
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina BA-CO, BCT-TRZ-BAT.
Costituisce la parte
interamente a bosco e non insediata del territorio comunale dallo spartiacque
padano a nord fino a penetrare, e dividere tra loro, tra gli insediamenti di
Boragni e di Orco-Costa e tra quelli di Orco-Costa e Feglino.
E’ attraversato da una serie
di percorsi pedonali e veicolari di valico e di fondo valle di origine storica,
che collegano i vari insediamenti con l’Alta Via dei Monti Liguri e con il
territorio delle valli della Bormida nel bacino padano.