ART. 28
ZONE F
28.1 - Norme generali
I nuovi interventi
finalizzati alla destinazione di zona dovranno essere inseriti in progetto
quadro esecutivo esteso all'intera area e suddiviso in strutture o opere di
organizzazione finanziabili autonomamente ma funzionali al progetto quadro.
Gli edifici
residenziali compresi in zona F sono confermati.
Sono consentiti
interventi di cui alla Legge 457/78 art. 31 fino alla ristrutturazione
edilizia conformemente alle indicazioni
dell'art. 13; sono consentiti frazionamenti interni a condizione che le Ua
risultanti siano di Sl > a mq. 60.
Nelle aree di
pertinenza degli edifici residenziali sono sempre consentiti gli interventi di
cui all'art. 10 delle presenti N. di A.
28.2 - Norme particolare
per singola zona
28.2.1.
- F1 Feglino - Impianti sportivi. (St mq 19.250)
La zona F1 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina ISMA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
L’intera area è destinata
alle attrezzature sportive e dovrà essere oggetto di un unico progetto quadro
che dovrà prevedere:
- Fasce
di rispetto alle abitazioni esistenti > di m 10 dalle fronti
delimitate da quinte alberate.
-
Adeguati collegamenti tra la viabilità principale e le zone D1 e EA6
comprensivi di piste ciclabili e
percorsi pedonali da
e per il centro abitato;
- La completa rete di urbanizzazione
tecnologica;
- Distanze dal torrente Aquila delle volumetrie
di servizio necessarie non inferiore a m 10,00 e
comunque
valutate da apposito studio idrogeologico;
-
Parcheggi pari al 15% della superficie interessata;
-
Volumetrie con Superficie coperta (Sc) complessiva non superiore al 25%
dell'area di pertinenza.
- Altezza
(H) massima = 9,00 metri.
I volumi
di servizio per le attrezzature sportive non dovranno richiamarsi ai tipi
edilizi dei fabbricati artigianali o produttivi ma cercare , pur
nell’espressione di soluzioni formali moderne, una armonia di linguaggio con i
tipi edilizi e con i tipi architettonici prevalenti nell’intero ambito di
Feglino.
Le attrezzature sportive dovranno essere
pubbliche ovvero, se private, dovranno essere di uso pubblico normato da apposita
convenzione stipulata tra la A.C. e i privati che garantisca il controllo
pubblico della struttura sia in termini di fasce orarie di apertura al pubblico
sia in termini di tariffe.
Con riferimento alle soluzioni progettuali si richiama
quanto disposto relativamente alla zona EA6.
28.2.2
- F2 - Località Tecchio. Zona di servizi e campeggio. (St mq 8.375)
La zona F2 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 41 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina ANI MA/ANI CE,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MA,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS/BAT CO.
La zona fa parte,
assieme ad altre zone, di un progetto quadro, oggetto, nel momento finale
dell’iter di approvazione del PRG, di Accordo di Programma, per la
valorizzazione ambientale e turistico-ricettiva delle aree limitrofe alle
palestre di roccia di Monte Cucco e della bastionata di Boragni.
Il progetto interessa
le seguenti zone.
- Un’area attrezzata
di un campo scuola ubicato nella zona Ame2.
- Il parco
archeologico di San Lorenzino coincidente con la zona Ame3.
- Un centro visite in
località Castello, attigua al parco archeologico di San Lorenzino, da
realizzare mediante il recupero dei volumi esistenti nella zona Esp4.
- Un’area attrezzata
per attività ricettive all’aria aperta nella zona Esp1 attigua alla zona E2.
- Una seconda area
attrezzata per attività ricettiva all’aria aperta nella zona Esp6 posta ai
piedi del Monte Cucco.
- Un’area attrezzata
per pic-nic nella zona F5 contigua alla frazione di Orco.
- Un museo
dell’arrampicata nei locali della ex biblioteca comunale della frazione di
Orco.
- Un percorso natura
e sentieri escursionistici nelle zone Ame1 e Ame2.
La parte di zona
ricadente nella zona ANI CE del PTCP ha al suo interno una piccola area
pianeggiante di risulta di una vecchia discarica comunale da molti anni ormai
in disuso. Su quell’area è possibile realizzare una pista di atterraggio per
elicotteri di soccorso.
E’ vietato l’uso di
qualsiasi pavimentazione realizzata con elementi artificiali ed è vietato il
parcheggio su tutta l’area.
La parte di zona
ricadente in zona ANI MA del PTCP è un’area sistemata a terrazzamenti con muri
di sostegno in pietra a secco. Esiste un fabbricato, di proprietà pubblica,
destinato a servizi igienici pubblici per i fruitori delle attigue palestre di
roccia.
E’ previsto un
incremento del volume esistente, mediante ampliamento, fino ad un volume
massimo, compreso l’esistente, di 500 mc, destinato a servizi igienici, pronto
soccorso, ristoro, ufficio gestione.
Il fabbricato deve
essere al massimo di due piani con una altezza massima di 7 metri.
Il tamponamento
esterno deve essere realizzato con rivestimento in pietra locale.
I serramenti devono
essere in legno verniciato ovvero in PVC, le ante esterne devono essere in
legno pieno verniciato.
E’ consentito
sistemare il terreno già terrazzato a parcheggio, utilizzando per l’accesso la
strada esistente, ripristinando i muretti in pietra a secco e realizzando
opportuni canali di scolo in terra per la regimazione delle acque
meteoriche. E’ vietato l’uso di
qualsiasi pavimentazione realizzata con elementi artificiali.
L’intervento
nell’intera zona deve essere di tipo unitario.
La dimensione del
parcheggio dovrà corrispondere a quella strettamente necessaria per l’utilizzo
di mezzi di soccorso e per l’accesso da parte di portatori di handicap, mentre
per la sosta degli escursionisti dovrà essere utilizzata un’area a parcheggio più
prossima alla viabilità in ambito IS-MA.
L’ampliamento e la
ristrutturazione del fabbricato dovranno assumere una tipologia coerente con le
tipologie rurali presenti nell’area, con l’uso appropriato di materiali di
rivestimento con intonaci ai silicati e materiali lapidei locali (pietra di
Finale, ardesia,..), con disposizione longitudinale maggiore lungo l’andamento
delle fasce. Il tipo di copertura dovrà essere a doppia falda, eventuali
superfici terrazzate dovranno essere realizzate su volumi pieni o su porticati a “troine”.
28.2.3
- F3 -Madrinea. Area per manifestazioni all’aria aperta. (St mq 5.500)
La zona F3 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina ANI MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina BCT-TRZ-BAT/BA CO.
La zona è ubicata
all’interno di un bosco di castagni da frutto ed è destinata ad ospitare manifestazioni
di tipo turistico-gastronomiche durante la stagione estiva. Attualmente è
attrezzata con baraccamenti in legno e metallo con una superficie complessivo di 100 mq, l’altezza massima è
di 3 metri.
Il piano consente la
ristrutturazione delle volumetrie esistenti con un aumento della superficie
lorda (Sl) pari al 20% dell’esistente.
La nuova edificazione dovrà
rifarsi alla tipologia rurale tipica dei volumi ad un piano non residenziali
presenti nelle zone boschive, con elementi verticali in muratura portante o in
legno, copertura a falda doppia o unica con manto di tegole marsigliesi in
laterizio di colore rosso, serramenti in legno.
Oltre al volume indicato è
consentito realizzare, per una superficie coperta uguale a quella del
fabbricato, delle tettoie in aderenti al fabbricato o isolate.
L’altezza non potrà essere
superiore a 3 metri.
L’intervento deve
essere esteso all’intera zona ed essere di tipo unitario.
28.2.4
- F4 - Autostrada Savona-Ventimiglia. (St mq 299.750)
La zona F4 è compresa negli
organismi territoriali di PTCP n. 41 e n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina AE (infrastruttura autostradale), ANI MA/IS MA (fascia di
rispetto),
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS/BCT-TRZ-BAT/BA CO.
La zona è costitita dal
sedime dell’autostrada e dalle fasce di rispetto laterali.
In tutta la zona è vietata
ogni edificazione che non sia a servizio dell’autostrada.
28.2.5
- F5 - Berrea. Area attrezzata verde parco. (St mq 28.000)
La zona F5 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina ANI MA,
- per l’assetto geomorfologico
la disciplina MO B/MA/CE,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina BAT CO.
La zona sorge sulla sommità
di un rilievo posto lungo la dorsale di divisione tra le valli dello Sciusa e
dell’Aquila in posizione contigua con l’insediamento di Orco.
E’ interamente coperto da un
bosco di pini marittimi ed è collegato con una strada sterrata carrabile alla
frazione.
Il piano consente il
ripristino dei percorsi esistenti mantenendo il fondo sterrato, l’installazione
di tavoli e sedili in pietra e malta di cemento e/o in legno naturale, il
rimboschimento.
L’intervento deve
essere esteso all’intera zona ed essere di tipo unitario.
28.2.6
- F6 - Santuario. (St mq 4.500)
La zona F6 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
La zona è caratterizzata
dalla presenza di un santuario mariano del XIX secolo tuttora oggetto di culto.
L’intorno, inedificato, è
costituito da una area boschiva. La zona è attraversata dalla strada
provinciale Feglino-Calice.
Il piano consente il
restauro conservativo dei fabbricati esistenti e non consente la costruzione di
altri volumi.
28.2.7 - F7 - Fascia ambientale naturalistica da Cappellette
a Colla S. Giacomo. St -.
La zona F7 è compresa negli
organismi territoriali di PTCP n. 41 e n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina ANI CE/ANI MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina CE/MO B/MA,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina BAT CO/BCT-TRZ-BAT/BA CO.
La zona è costituita dal
sistema di percorsi storici che collegano il fondo valle dello Sciusa al valico
di San Giacomo sullo spartiacque ligure-padano. Si tratta di una zona di grande
importanza ambientale.
Gli interventi consentiti
finalizzati alla conservazione e recupero di tutta l'area sono:
a)
Il ripristino dei sentieri storici, solo attraverso i quali potrà essere
consentito l'avvicinamento alle emergenze
naturali delle pareti rocciose, utilizzate
come palestre di arrampicata, e delle grotte attraverso:
- l'uso del
terreno naturale per il fondo;
- la posa di
canalette trasversali in legno o pietra atte a regolamentare il deflusso delle
acque meteoriche;
- la posa, ove
necessario, di "smendole" di castagno fissate con picchetti di legno
per la formazione di
gradoni o
gradini;
- la messa in opera di segnaletica di sentiero posta su
palo in legno con simbolo da ripetersi in continuità sulle
rocce lungo il percorso.
b) La formazione di spazi di
sosta opportunamente protetti da quinte alberate ai margini delle zone in
corrispondenza della partenza dei sentieri.
c) La messa in opera di
barriere in legno che impediscano l'accesso ai mezzi motorizzati e di
cartelloni segnaletici che indichino i divieti, regolamentino l'uso a rotazione
delle pareti utilizzate per le arrampicate, indichino i percorsi possibili per
la fruizione dell'area, ed evidenzino le eventuali sanzioni.
28.2.8
- F9 - Località Bricco. Cabina riduzione pressione gas. (St mq 920)
La zona F9 è compresa
nell’organismo territoriale di PTCP n. 42 del Finalese.
Per la zona il regime di
PTCP prevede:
- per l’assetto insediativo
la disciplina IS MA,
- per l’assetto
geomorfologico la disciplina MO B,
- per l’assetto
vegetazionale la disciplina COL ISS.
E’ una zona attraversata dal
grande metanodotto che serve tutta la Liguria di ponente e sulla quale è
possibile costruire una cabina di riduzione della pressione del gas metano che
transita nel metanodotto per realizzare un impianto di distribuzione locale del
gas metano.
Le modalità
d’intervento sono indicate nell’art. 34 delle N.d.A.