ART. 9
PARTICOLARI
PRESCRIZIONI ARCHITETTONICHE E SU MATERIALI PER L'EDIFICAZIONE RESIDENZIALE
NUOVA O DI RECUPERO IN TUTTE LE ZONE E PER INTERVENTI SU AREE PUBBLICHE
A
- Coperture:
Le coperture dovranno
rispettare le caratteristiche originarie.
Quelle a tetto
potranno essere realizzate con grossa e piccola orditura in legname e tavolato
a pedenza variabile a seconda del materiale costituente i manto di copertura o
in soletta di c.a.
Le coperture piane
praticabili o non praticabili dovranno avere parapetto in muratura con
copertina in pietra di Finale, ardesia o mattoni pieni che dovrà proseguire il
piano verticale di facciata; l'eventuale vano scala di accesso alla copertura
dovrà essere ricavato in volume tecnico mai posto in prosecuzione delle fronti,
defilato alla vista dalla via e avente altezza all'estradosso del piano
terrazzato mai superiore a m 2.30.
La sporgenza delle
falde, composta di lastra in ardesia e di grondaia, non potrà sporgere più di m
0.30 dal filo della facciata; se la struttura portante della copertura è
realizzata in c.a., è fatto divieto di sporgenza della falda che evidenzia lo
spessore della soletta.
Detto sporto, non
deve contenere all'intradosso alcun elemento strutturale in legno o altro
materiale; è solo consentito il raccordo murale a semplice profilo con la
facciata.
I tetti a falda
dovranno avere semplice disegno geometrico risultante dalla coperta inclinata
impostata sul perimetro delle strutture principali sottostanti.
B
- Manti di copertura:
In generale sono
quelli costituiti dai seguenti materiali:
- abadini in ardesia
a secco e/o alla genovese;
- coppi, tegole alla
marsigliese di colore naturale;
Sono proibiti l'uso
di manti di copertura in eternit, ondulit, plastica, lamiera ondulata o piana,
tavolati con sovrapposti teli di qualsiasi genere, tegole in cemento o alla
canadese.
Nelle coperture piane
dovranno essere impiegati materiali il cui colore dovrà tendere al grigio
ardesia o al rosso mattone.
C
- Pareti esterne:
Le murature esterne
dovranno essere ripristinate in pietra o in mattoni pieni, ove questi siano
originari e prevalenti, nel rispetto delle strutture portanti, dei vincoli di
facciata prescritti e delle decorazioni di facciate esistenti.
Il pietrame per
muratura dovrà essere disposto in forma regolare.
Il tamponamento in
mattoni dovrà essere intonacato con tecniche tradizionali, finito in arenino
non in pasta.
Il cemento a faccia a
vista è consentito là dove fosse necessario evidenziare l'impianto esistente
dal nuovo.
E' consentito il
rivestimento in pietra purchè realizzato in forma regolare e con logica
strutturale.
E' vietato l'uso di
pannelli prefabbricati in gesso, cemento o laterizio, di intonaci plastici al
quarzo, di mosaici vetrosi, di klinker o rivestimenti di qualsiasi genere, con
particolare riferimento all'Eternit, all'ondulit e alla lamiera.
I colori di facciata
dovranno essere quelli delle terre naturali facendo uso di intonaci o pitture
minerali e di tinte a calce con calce di vecchio spegnimento e terre stabili e
additivi naturali.
Per la costruzione di
bassi fabbricati, di cui al successivo art. 10, è consentito il tamponamento
esterno in tavolato di legno.
D
- Balconi e cornicioni:
I balconi, ove
consentiti, dovranno avere sporgenza eguale o inferiore a m 0.80 al di fuori
del filo più arretrato della facciata.
La lunghezza non
potrà essere superiore a 2,5 volte l'apertura che dà ad essi accesso e, allo
stesso livello, due balconi dovranno avere distanza superiore ad 1/4 della loro
lunghezza.
Dovranno essere
realizzati in lastra di pietra o marmo o con soletta in c.a. (spessore massimo
12 cm) con sostegni in ferro o mensole in massello con protezione in ringhiera
di ferro a semplice disegno.
Su spazio pubblico
potranno essere realizzati solo se questo ha in corrispondenza una larghezza
uguale o
superiore a m 4.
Su spazio pubblico
l'altezza minima sotto l'intradosso dei balconi è di m 4.
E
- Serramenti:
Sia per portoni di
ingresso ai vani scala che per le luci di bottega su via non è consentito l'uso
di profilati anodizzati o in plastica.
Oltre al legno, su
stipiti in marmo bianco o in pietra di Finale o in ardesia, ad una o due
partite con spicchi (bugne) a tavola,
smaltati a colorazione verde, grigio, marrone, è consentito l'uso di telai in
profilati di ferro verniciato o smaltato e in alluminio verniciato a fuoco con
profili arrotondati.
E' vietato sui fronti
strada l'uso di serrande o cancelli riducibili di qualsiasi tipo.
Eventuali ante piene
in legno aventi caratteristiche di porta, potranno essere utilizzate a
scomparsa, o pieghevoli, all'interno dello spessore del muro, ma mai
ribaltabili verso la via.
Sono invece in
particolare ammessi cancelli in ferro a semplice disegno con profilati di
sezione inferiore a 2 cmq (1,5 cmq. per i ferri piatti).
Le finestre saranno
in genere in legno ad una o due ante; gli elementi di oscuramento esterno
devono essere realizzati mediante persiana alla genovese, sugli spazi pubblici
sono consentite ai piani oltre quello rialzato.
Serramenti e persiane
possono essere in metallo verniciato a fuoco purché con dimensioni e caratteristiche del tipo tradizionale in legno.
E' fatto assoluto
divieto del serramento anodizzato.
Il colore del
serramento dovrà tendere al bianco, quello delle persiane al verde.
Non sono consentiti
serramenti, persiane ed ante aventi il colore del legno naturale.
La dimensione delle
finestre ai vari piani, ove sia consentito il loro spostamento, nuove aperture,
o nei nuovi interventi, dovrà
uniformarsi alla più vicina fronte vincolata.
Per le aperture
(porte e finestre) si potrà fare uso di piattabande di qualsiasi tipo purché di
lunghezza non superiore alla più vicina realizzata in muratura semplice.
Sono consentite nuove
aperture ad arco solo in caso costituiscano sopraluce di porta di ingresso.
Ai piani terreni
rialzati dove non è consentito l'uso di persiane, l'eventuale inferriata dovrà essere a semplice disegno costituita
da profilati in ferro (tondo di spessore massimo 2 cmq. piatto 1,5 cmq).
F
- Gronde e pluviali:
Dovranno avere sempre
sezione circolare, essere in rame naturale o in lamiera verniciata di colore
verde, grigio o marrone.
G
- Recinzioni:
Fatta esclusione
delle zone E, EA, EB le recinzioni di divisione di proprietà dovranno essere
realizzate:
a - in solida muratura di
pietrame o in mattoni convenientemente intonacati per una altezza mai superiore
a metri 1.50 - 2.00;
b - con inferriate
(nel rispetto di quanto disposto alla voce E del presente articolo) alternate a
parti in muratura di ampiezza mai superiore a m 1.00, o ad identica tipologia
con interposta rete metallica;
c - a siepe su aiuola
con cordolo non superiore a m 0.60 o in legno a semplice disegno;
d - in legno
a semplice disegno.
I cancelli dovranno avere
larghezze non superiori a m 1.10 (passo pedonale) e m 3.50 (passo carraio), a
semplice disegno.
H
- Coperture di portoncini:
Le coperture e le
tettoie a sbalzo a protezione degli ingressi esterni dovranno essere realizzate
a falda unica con lastre di ardesia sostenute da mensole costituite da profilati in ferro di sezione inferiore a 2
cmq (1.5 cmq per ferri piatti) e la larghezza in pianta non potrà superare 1.5
volte la larghezza del serramento sottostante, lo sporto non potrà superare in
pianta m 1.00.
I
- Archi:
Gli archi nelle
murature esterne dovranno essere a tutto sesto ribassati, a tre centri ovvero
rampanti per le scale.
In genere detti archi
dovranno essere intonacati; è consentito l'uso della pietra a vista qualora la
tipologia usata risulti di tipo strutturale.
L
- Verde pubblico attrezzato, percorsi e spazi pedonali:
Le aree verdi di
norma dovranno essere alberate: è ammesso prevedere in sede esecutiva
attrezzature per il gioco (fosse sabbia, altalene, scivoli, ecc.); i percorsi,
gli spazi pedonali e le eventuali piste ciclabili, dovranno essere
adeguatamente pavimentate in mattoni di costa listati con materiale lapideo.
La sistemazione delle
aree verdi con eventuali attrezzature per manifestazioni all'aperto, dovranno
sempre consentire facile accessibilità e contestuale utilizzo per attività
legate al tempo libero.
M- Bucature.
Negli edifici
esistenti con caratteri dell’edilizia spontanea devono essere conservati i
rapporti tra i pieni e i vuoti delle facciate.
Sono da evitare
bucature anomale, la normalizzazione generalizzata delle bucature esistenti e
l’aggiunta di porticati.
N- Sistemazioni
esterne.
Tutte le aree esterne
pertinenziali dei fabbricati dovranno essere pavimentate con lastre di
pietra (porfidi, arenarie, luserne,
pietre del Finale), moduli di cemento autobloccanti, mattoni. Ovvero sistemate
a verde (orto, giardino, manto erboso, ghiaia lavata di fiume).
Tutte le alberature
dovranno essere mantenute o se rimosse sostituite. Le nuove essenze ammesse
sono le piante da frutta, gli ulivi, tutte le essenze della macchia
mediterranea e tutte le essenze locali.
Oltre alle
prescrizioni di cui al presente articolo (lettere da A a L) ogni intervento
dovrà rispettare le tipologie costruttive di cui all'abaco allegato