REGIONE PIEMONTE
COMUNE DI
- PIANO REGOLATORE
GENERALE COMUNALE
PIANO
REGOLATORE
GENERALE
COMUNALE
VARIANTE
N° 3 EX ART. 17
COMMA
7 L.R. 56/77 E S.M.I.
DEFINITIVO
OGGETTO:
NORME DI ATTUAZIONE
DATA GENNAIO 2013
IL SINDACO IL PROGETTISTA
IL RESPONSABILE IL SEGRETARIO
DEL PROCEDIMENTO
LEGENDA
CAPO I - GENERALITA'
1.1. - Applicazione del Piano Regolatore Generale Comunale
1.2. - Validita’ e durata del P.R.G.C.
1.3. - Documenti costituenti il progetto di P.R.G.C.
CAPO II - ATTUAZIONE DEL P.R.G.C.
2.0. - Prescrizioni geologico-tecniche
2.1. - Modalita’ di attuazione del P.R.G.
2.1.bis - Definizione degli interventi edilizi
2.2. - Attività edilizia libera
2.3. - Interventi subordinati a denuncia di inizio attività
2.4. - Interventi subordinati a permesso di costruire
2.5. - Caratteristiche del permesso di costruire
2.6. - Abitabilita' ed usabilita’ delle costruzioni
2.7. - Parametri urbanistici ed edilizi
CAPO III - FASCE E DISTANZE DI RISPETTO
3.2. - Fascia di rispetto cimiteriale
3.3. - Fascia di rispetto da fiumi, torrenti, canali
3.4. - Zone a vincolo idrogeologico vigente e zone boscate
3.5. - Fascia di rispetto degli elettrodotti
CAPO IV - AREE A STANDARDS URBANISTICI
Il P.R.G.C. assicura una dotazione complessiva di aree per servizi sociali comprendenti attrezzature pubbliche e di uso pubblico esistenti ed in progetto commisurata all'entità degli insediamenti residenziali, produttivi, direzionali, commerciali, turistici di cui all'art. 3 D.M. 2/4/68 n° 1444 modificato ed integrato dall'art. 21 della L.R. n° 56 del 5/12/1977 e successive modifiche ed integrazioni che si intende di seguito integralmente riportata.
L’intervento sulle aree a servizio è riservato in via principale alla Pubblica Amministrazione o agli Enti istituzionalmente competenti.
E’ ammesso l’intervento diretto del privato per la realizzazione di strutture di uso pubblico solo previa stipulazione di specifica convenzione regolante il regime giuridico del suolo, nonchè le modalità e le forme di utilizzazione del bene che ne garantisca la fruibilità pubblica.
E’ anche ammesso l’intervento da parte di privati, su aree di proprietà pubblica, sulla base di concessioni da parte dell’Ente proprietario dell’area, che regolino con convenzione le modalità per l’esecuzione ed eventualmente la gestione e l’uso delle opere previste.
Monetizzazioni
Nelle aree assoggettate a strumento urbanistico esecutivo fatta salva la cessione delle aree a parcheggio per le aree a verde è consentita la monetizzazione in quanto il fabbisogno complessivo derivante al rispettivo standard di cui all’art. 21 L.R. 56/77 e s.m.i. è già garantito dalla individuazione sulle tavole di P.R.G.C. vigente delle aree a tale destinazione.
Nelle aree perimetrate in caso di intervento su attività commerciali, direzionali, turistico-ricettive, professionali e artigianato di servizio la dotazione di aree a parcheggio e a verde, derivanti dal rispetto del relativo standard dovrà essere garantita anche in caso di mutamento di destinazione d’uso di immobili o parti di immobili preesistenti; qualora non siano reperibili aree a parcheggio e a verde all’interno delle singole proprietà l’obbligo di assicurare tali aree potrà essere virtualmente assolto mediante monetizzazione nel caso in cui, a giudizio della A.C. la dotazione da dismettere risulti troppo esigua o preesista una idonea dotazione di aree a parcheggio pubblico nelle immediate vicinanze come previsto nel successivo art. 4.3..
Il valore unitario da corrispondersi in caso di monetizzazione è quello definito secondo i criteri che saranno individuati dalla Giunta Comunale e che avrà la destinazione prevista dall’art. 12 della L. 28/01/1977 n° 10 e s.m.i..
Le somme versate dai concessionari in luogo della cessione delle aree verdi necessarie al rispetto del disposto dell’art. 21 della L.R. 56/77 e successive modifiche ed integrazioni, dovranno essere incamerate su apposito capitolo di bilancio, con vincolo di destinazione, e quindi potranno essere utilizzate esclusivamente per l’acquisto e la sistemazione ed arredo di aree verdi, gioco e sport e parcheggio individuate in P.R.G.C..
Resta salvo il rispetto della L.R. n° 43 del 23/03/1995.
Per quanto attinente alle dotazioni di superfici a parcheggio privato si richiama quanto disposto dalla L. 122/1989 (1 mq/10 mc di costruzione).
Restano in ogni caso fermi i vincoli previsti in materia di distanza da strade.
4.2. - Aree a parco pubblico, per il gioco, per lo sport, per il verde
4.4. - Aree per attrezzature al servizio degli insediamenti produttivi
4.5. - Aree per impianti tecnologici
4.6. - Aree per attrezzature di interesse generale private: Casa di Riposo
4.7. - Aree per impianti di urbanizzazione indotta
CAPO V - AREE RESIDENZIALI Centro Storico-Centro Abitato
Destinazioni d'uso ammesse:
- Residenza
- Attività professionali
- Artigianato di servizio
- Locali per il commercio al minuto limitatamente quanto previsto dalla D.C.C. n°42 del 27/11/2007 dei criteri approvati
- Alberghi, ristoranti, pensionati o simili
- Locali di spettacolo
Destinazioni d'uso vietate:
- Insediamenti industriali nocivi e molesti destinati ad attività economiche che per numero di addetti, per tipo e quantità di materiali di rifiuto siano incompatibili con la destinazione residenziale
- Laboratori artigianali non di servizio
- Complessi industriali
- Depositi o magazzini di merce all'ingrosso
- Macelli di tipo industriale
- Stalle di ogni tipo
Le aree libere pertinenti ogni fabbricato dovranno essere decorosamente sistemate e mantenute con sistemazione delle aree cortilive e delle aree a verde e comunque non dovranno servire all'accumulo di materiali o rottami a cielo aperto.
Norma tecnica generale relativa all'assetto idrogeologico
Classe |
Prescrizioni di cui alla allegata "Relazione e Normativa geologica" |
II |
Art. 1-2-3-4-5-6 |
III |
Art. 7-8-9-10 |
III - Ac |
Art. 15-16-17 |
III - Ap |
Art. 11-12 |
III - A - 1p |
Art. 13-14 |
III - B - 3p |
Art. 18-19-31-32-34-35-36-37-38-39 (cronoprogramma scheda 1) |
Per quanto concerne l'ambito di Classe III-B-3p, corrispondente ad un'area 'Eb' ai sensi del P.A.I. dovranno essere escluse previsioni di nuove edificazioni e di ampliamento di edifici esistenti, ad eccezione degli interventi di ristrutturazione o di adeguamento igienico-funzionale consentiti dall'art. 9 delle N.T.A. del P.A.I. per le aree 'Eb'. Solo ad avvenuta realizzazione delle opere di sistemazione ritenute necessarie e previa condivisione in sede regionale del mutato quadro del dissesto in accordo con gli 'Indirizzi di attuazione del PAI nel settore urbanistico' di cui alla DGR 45-6656 del 15/7/2002, potranno essere eventualmente attuate previsioni di 'modesto aumento del carico antropico' in deroga all'art.9 delle N.T.A. del P.A.I. per le aree 'Eb'. A seguito dell'ultimazione delle opere di sistemazione previste nel concentrico, la possibilità di modifica della delimitazione e dei vincoli associati all'area 'Eb', dovrà essere sottoposta all'esame di competenza del Settore Decentrato OO.PP. di Cuneo".
5.1. - Norme per gli insediamenti residenziali del centro storico
5.2. - Norme per gli insediamenti nelle aree residenziali CA1/CA27
5.3. - Norme generali per gli insediamenti delle aree residenziali di origine rurale
5.4. - Area agricola di tutela per futuro ampliamento del Centro Abitato
5.5. - Norme particolari per le aree residenziali CA01/CA27 - CAR1/CAR5
5.6. - Caratteristiche architettoniche del Centro Abitato CA06-CA10-CA07-CA11-CA12-CA13-CAR1/2/3/4
CAPO VI - AREE ARTIGIANALI ED INDUSTRIALI CD01-CD02-CD03-CD05
6.2. - Edifici ad uso civile abitazione esistenti in aree a destinazione produttiva
CAPO VII - AREA TURISTICO RICETTIVA CT01
Il P.R.G.C. individua l'area di pertinenza di una attività ricettiva esistente nella località Sioneri.
CAPO VIIl - AREE AGRICOLE
8.3. - Caratteristiche edificatorie
CAPO IX - AREE DI ELEVATA VALENZA AMBIENTALE
9.1. - Aree di elevata valenza ambientale
CAPO X - NORME FINALI E TRANSITORIE
10.4. - Disposizioni di legge con finalità abbattimento barriere architettoniche